28.

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Una scossa di brividi percorre il mio corpo a causa dell'aria fredda. Mi guardo intorno e capisco che siamo fuori la casa, direi che si sta molto meglio qui e pian piano sto iniziando ad abituarmi alla temperatura.
Guardo verso il basso e le nostre mani sono ancora unite. È un intreccio bellissimo, starei ore e ore a fissarlo senza stancarmi. Poi alzo lo sguardo e i suoi occhi stanno guardando anche loro l'intreccio. Dopo nemmeno un secondo punta gli occhi nei miei. Al buio hanno un colore più scuro del solito, quasi mi mettono i brividi.
«Ti senti meglio?»
«Si» mi limito a dire.
«Non ci riesci proprio eh» accenna un sorriso che manda in tilt il mio cervello.
Resto ad osservarlo per pochi secondi.
«A fare cosa?»
«A resistermi» mi guarda negli occhi.
Lascio la sua mano immediatamente ma subito dopo me ne pento.
«Ma smettila» mi scappa una piccola risatina imbarazzante.
«E dai El, ammettilo.» si avvicina.
«E va bene. Ammetto che sei un coglione, contento?» sorrido e lui anche.
«Mi farai diventare pazzo»
Mi squadra e arriva a tenere lo sguardo fisso sulla mia mano destra. Dopo poco la prende. Il suo tocco è talmente delicato che socchiudo lentamente gli occhi sospirando.
Le sue mani mi trasmettono sicurezza ed io ne ho bisogno. Ho bisogno di sentirmi sicura e se le mani di questo ragazzo sono capaci di soddisfare il mio bisogno, a me va più che bene.
«Lo sei gia» faccio un passo lento verso di lui.
«El.. piccola El, tu non sai niente» mi sussurra più vicino osservando attentamente ogni singola parte del mio corpo.
Sposta lo sguardo con estrema lentezza dai miei occhi alle mie labbra. Io faccio lo stesso e improvvisamente sento il bisogno di averle. Almeno una volta nella vita. Avverto il suo respiro irregolare sulle mie labbra e subito dopo un suo abbraccio.
Un gesto inaspettato da parte sua, soprattutto in questo momento.
Mi stringe fortissimo e in questo momento mi sento protetta. Sento che nessuno puó ferirmi con lui al mio fianco.
«Sei bellissima stasera» mi confessa mentre scioglie l'abbraccio.
Gli sorrido timidamente che quasi non mi riconosco.
Mi prende ancora una volta la mano ed io non la ritiro questa volta, cosi entriamo dentro.
Sono al settimo cielo.
Mi è bastato qualche minuto con questo ragazzo per stare bene.
Con lui, sono completa. Nel vero senso della parola. Ho tutto cio di cui ho bisogno.
«Che c'è?»
Senza accorgermene lo fissavo e lui si è accorto di tutto.
«Niente. Guarda, sono li» cambio discorso e indico i ragazzi seduti sui divani. Gli lascio la mano e trovo posto vicino a Taylor che appena si accorge di me si alza per poi sedersi più vicino.
Cameron è seduto di fronte a noi e Matthew è a un metro di distanza circa alla mia destra.
Taylor poggia una gamba sulla mia ed io gli appoggio l'altra sulla sua.
Sto abbastanza comoda e Taylor fa continue battute per farmi ridere. Riesce nel suo intento e lo vedo mettere un braccio dietro di me.
Cameron posa lo sguardo sulle nostre gambe. Poco dopo lancia un occhiataccia a Taylor che sembra non farci caso. Ma cosa gli prende?
Da lontano intravedo tra la folla, Lexi, Ally, Jacob e Shawn che si scatenano.
Sembrano divertirsi.
Poi vedo Matthew impegnato a parlare con una ragazza che gli sta appiccicata come una cozza. Quando saremo soli dovrà dirmi chi è. Il mio pensiero arriva a Ally ma decido di non rovinarle la serata e lasciarla divertirsi in pista. Quella ragazza mi da l'impressione che nasconde qualcosa. No qualcosa su di me, ma sulla sua vita ed io ho intenzione di scoprirlo. Cominciando dal perchè dorme nei dormitori della scuola.
Il telefono nella mia mano vibra distogliendomi dai pensieri.
Sullo schermo compare il nome "Dad". Mi allontano dal gruppo per avere più tranquillità e Taylor fa lo stesso seguendomi.
«Papà?»
«Elvira, dove sei?»
«Papà sono alla festa»
«Devo venirti a prendere?»
«No. Ho il passaggio, tranquillo» rispondo a mio padre.
«Ti levi?» dico a Taylor a bassa voce allontando il telefono dalla bocca. Continua a starmi appiccicato e a fare facce buffe per farmi ridere. Quando sto quasi per attaccare con mio padre mi avvicino pian piano ai divanetti.
«Taylor adesso ci prova anche con la nuova arrivata?» sento dire da qualcuno alle mie spalle ridendo e capisco che per "nuova arrivata" si parla di me.
Quando mi volto il mio sguardo si posa su Cameron che al sentir pronunciare quelle parole scatta. lo vedo alzare la testa e guardare in questa direzione. È come se avessi visto tutta la scena a rallentatore e non posso fare a meno di sorridere.
«Va bene, non fare tardi.» fa mio padre ed io chiudo immediatamente la chiamata senza dire altro.
Mi avvicino agli altri e mi siedo accanto a Lexi che è tornata tra noi. Taylor va a sedersi allo stesso posto di prima. Non capisco cosa gli sia preso. Ally e Lexi mi hanno avvisata su Taylor. Si dice in giro che sia uno di quei ragazzi che ci prova con tutte e credo proprio che stasera ne sia stata la conferma.
La serata procede abbastaza bene. Tra una drink e qualche sigaretta non ci siamo accorti che è arrivata l'ora di andare via.
Lexi mi ha proposto di dormire a casa sua vista l'ora che si è fatta e quanto ho bevuto. In effetti non me la sento di tornare a casa in queste condizioni. I miei comincerebbero a farmi mille domande ed io non ho per niente voglia di sentirli. Accetto la proposta di Lexi e scrivo un messaggio a Steven.
-Mi fermo a dormire a casa di Lexi. Ci vediamo domani mattina, dillo a mamma e papà. Notte
«El andiamo?» fa Matthew avvicinandosi.
Stranamente ci siamo parlati poco questa sera. Ero cosi concentrata su Cameron che a lui, o meglio, a tutti non ho fatto caso.
«Io mi fermo da Lexi»
«Ah, ti serve per caso un passaggio?» mi avvicina e mi stampa un bacio sulla guancia.
«Bhe, si» faccio poco sicura di me.
«Allora ti accompagno io» mi sorride.
Questo ragazzo è straordinario.
Siamo rimasti in pochi.
Io, Lexi, Ally, Aaron, Matthew e Cameron che sembra essere distrutto. Probabilmente è stanco e dai suoi continui sbadigli, deduco che non è abituato a stare sveglio fino a tardi.
Io e Lexi andiamo via con l'auto di Matthew. Aaron e Cameron con l'auto di quest'ultimo.
Il viaggio in auto procede silenzioso in meno di 10minuti siamo sotto casa di Lexi.
Saluto il mio amico con un bacio sulla guancia e lo vedo allontanarsi con l'auto. Un attimo dopo ne vedo arrivare un'altra in questa direzione. I fari accecanti non mi permettono di capire chi c'è all'interno.
«El che fai, vieni si o no?» fa ridendo Ally in compagnia con Lexi davanti la porta d'ingresso.
«Iniziate ad andare, vi raggiungo subito» le rivolgo un sorriso e torno a concentrarmi sull'auto sempre più vicina. Saranno Cameron e Aaron?
L'auto parcheggia davanti casa e scopro che alla guida c'è Aaron e Cameron è sul sedile del passeggero comodamente steso a dormire con la bocca semi aperta. Il tutto mi fa ridere e quasi mi fa tenerezza vederlo dormire beato. Mi dispiacerebbe svegliarlo se fossi al posto di Aaron. Decido di entrare in casa e mentre sono sul punto di salire le scale, qualcuno apre la porta causando un forte rumore chiudendola poco dopo. Compare il visino stanco di Cameron che non appena mi vede, fa un sorrisone.
È cosi bello.
«Lexi è al piano di sopra?» domanda iniziando a salire le scale lentamente. Io faccio lo stesso.
«Si» rispondo «Dormito bene in macchina?» domando ridendo. Mi va di prenderlo un po per il culo. Sembra essere di buon umore in questo momento e ne voglio approfittare.
Saliamo ogni gradino insieme e i nostri corpi sono vicinissimi.
«Non stavo dormendo, riposavo, è diverso.» si passa una mano tra i capelli spettinati.
Mi volto a osservarlo e il suo sorriso mi mozza il fiato all'istante. Mi piace vederlo sorridere, specialmente se la causa del suo sorriso sono io.
«Ma zitto» rido.
Improvvisamente mi da una leggera spinta che mi fa sbattere contro il muro ed io faccio lo stesso.
Scoppiamo a ridere entrambi e lo giuro, non c'è suono più bello di questo. Arrivati al piano di sopra, la luce si spegne improvvisamente. Dovrà essere automatica.
Metto una mano sulla parete per cercare l'interruttore della luce.
Sposto la mano di qua e di la fino a quando avverto un'altra sopra la mia. Capisco subito di chi si tratta. Riconoscerei la sua mano anche bendata. Riesco, o meglio, riusciamo ad accendere la luce e ci guardiamo negli occhi senza dire una sola parola. Quello che è appena successo è la cosa più strana che mi sia mai capitata da quando sono qui. Era come se, le nostre mani si stessero cercando a vicenda.
«El, sei tu?» fa Lexi cacciando la testa fuori dalla sua stanza.
Mi volto e raggiungo le mie amiche.

S/A.
Buon inizio settimanaaa!☀️
Come avete passato il vostro San Valentino? Io con il mio caro letto ahahaha, voi??
Cosa ve ne pare di questo capitolo?💕
Al prossimo, vi mando un abbraccioo💘💘

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