25 dicembre - martedì
-Tu cosa?!- grida mia madre.
Questa mattina, non appena mi sono svegliato sono sceso di sotto e ho trovato i miei fare colazione, ci siamo scambiati i regali. Mi mancano i Natali in cui mamma e papà mi facevano veri regali e non denaro, perché significa che non ci hai messo neanche il cuore per trovare quello giusto, è facile mettere cento dollari in una busta e dire "Buon Natale, campione! Buon Natale, tesoro!" perciò io faccio sempre cose da rivestire da una carta natalizia con una coccarda. A mio padre ho comprato uno di quei libri che vorrebbe tanto leggere da tempo, magari durante le ferie di Natale; a mia madre ho regalato una sciarpa di cui si era innamorata mentre stavamo facendo una passeggiata in centro.
A Nathan ho assicurato che a mia madre non sarebbe cambiato niente se avesse pranzato con noi, ma ora non ne sono più tanto sicuro- Mamma, non ha nessuno con cui stare.-
-Luke, sai che di solito non mi piace sapere le cose in ritardo, figuriamoci a Natale. Ci hai fatto già una volta con questo tuo amico, è adorabile ovviamente, ma avresti dovuto dirmelo prima, almeno oggi.- sbuffa, aggiungendo un posto a tavola, su una tovaglia rossa con decorazioni di pungitopo.
-Mi dispiace, l'ho saputo solo ieri sera e voi stavate dormendo.- mi giustifico, dal suo tono di voce so che l'ho già convinta. Sobbalzo quando sento il campanello- E' lui!- grido, un po' troppo euforico. Mi chiedo come non si siano mai accorti del mio orientamento, gli porto un ragazzo a casa e loro non sospettano niente. Forse è perché con mio padre, quando ancora ero più attratto dalle femmine, facevo sempre commenti - molto positivi - su ragazze che incontravamo quando uscivamo.
Papà si alza dal divano, appoggia il giornale sul tavolino da caffè e va ad aprire. Faccio capolino dal muro della cucina e vedo mio padre stringere la mano a Nathan- Ciao, io sono James, tu sei Nathan, giusto?-
Il ragazzo sorride, indossa un cappello di lana che gli copre i capelli lisci e ha il naso rosso dal freddo: adorabile- Si, molto piacere.-
Mia madre prima di andarlo a salutare mi lancia un'occhiataccia- Buon Natale, caro!- è incredibile come le madri riescano subito a trattare gli amici dei figli come se fossero i propri, si affezionano subito. Gli da un bacio sulla guancia e lui ricambia.
Mi alzo dalla sedia e vado verso di lui, mentre i miei tornano in cucina a finire di preparare. Ci fissiamo per qualche secondo, sorridendo, è felice, lo vedo- Buon Natale, Nathan.- mi avvicino a lui.
Velocemente appoggia le labbra sulle mie, un bacio senza lingua, tenero e dolce- Buon Natale, Luke.-
Mentre pranziamo chiacchieriamo, papà fa molte domande a Nathan, del tipo "Come va la scuola?" o "Da quando giochi a basket?" e la domanda più imbarazzante "Hai la ragazza?". A quest'ultima domanda mi sono quasi strozzato, fortunatamente Nathan sorridendo ha risposto, tranquillo come non mai:- E' complicato.- e mio padre:- Ah, le relazioni quand'eravamo adolescenti erano molto più semplici, non è vero Liz?- e mia madre, ridendo:- Oh si, James!- lei ha ammiccato e io a quel punto:- Cambiamo discorso.-Alla fine del pranzo abbiamo mangiato un dolce al cioccolato che ha portato Nathan, poi ci siamo messi a guardare uno di quei film natalizi degli anni ottanta. E' incredibile, ora sono quasi le otto e ho passato la giornata intera di Natale insieme alla persona che amo.
-Io e James andiamo a cena fuori, venite con noi?- ci chiede mamma, mettendosi il cappotto. Accanto a lei c'è papà che le apre la porta.
Io guardo Nathan, seduto vicino a me nel divano, lui sorride- No, voi andate, ci vediamo domani mattina.- ci salutano e se ne vanno.
Non appena vediamo le luci dell'auto dei miei genitori allontanarsi per strada Nathan su china su di me, facendomi appoggiare la schiena sulla seduta del divano- Io devo darti il mio regalo.- sussurra. Io sorrido e gli metto le mani sulle guance, baciandolo.
-Anche io.-
-Però prima devi seguirmi in un posto, forza, preparati.- si alza dal divano e mi lascia il tempo di andare in bagno e vestirmi.
-Dove andiamo?- gli chiedo, quando usciamo di casa. Il suo regalo è nella mia tasca, mi chiedo dove abbia messo il mio.
-Lo vedrai, Luke.- risponde.
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Little Wonders ||GayStory||
RomanceLuke Taller ha 17 anni, è un ragazzo intelligente e profondo ed è sessualmente confuso. A sconvolgere ancora di più la sua situazione è Nathan Murphy, un ragazzo dell'ultimo anno che gioca a basket. Impareranno a conoscersi in quel poco tempo gli p...