Shattered

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Leggete la nota d'autrice ^^

Nathan's POV

10 gennaio – giovedì

Nella vita bisogna sempre stare attenti, ci vuole così poco a prendere freddo e beccarsi l'influenza, o a scivolare e rompersi un braccio, o venire colpiti da qualche illuminazione e cambiare idea su qualcosa.

Paragonato a tutte queste cose, il tempo per ridurre un cuore in mille pezzi è assai di meno. Basta soltanto uno sguardo e poi senti una sensazione di dolore lancinante al petto, come se infilzassero il cuore per poi cuocerlo lentamente su un barbecue.

Per mia fortuna non ho mai avuto motivo di entrare in un ospedale in vita mia, apparte per delle analisi o per qualche certificato per lo sport, quindi non ero preparato a tutto questo.

Non ero preparato all'odore di guanti di plastica e farmaci tra i corridoi; non ero preparato a vedere Elizabeth Taller con il volto struccato, come se fosse invecchiata di dieci anni; non ero preparato a vedere il corpo di Luke steso su un letto, coperto da un lenzuolo bianco, con gli occhi chiusi; non ero preparato a vedere dei tubi bucare la sua pelle così morbida e bianca.

Non ero preparato a quel rumore di qualcosa che va in frantumi, dentro il mio petto.

Mi siedo sulla sedia accanto al materasso, percorro tutte le curve di Luke coperte dal lenzuolo bianco, vorrei che si muovesse. Che avvertisse la mia presenza.

-Mi servono le informazioni per registrarti, per quando verrai la prossima volta.- mi riscuote l'infermiere. Ci sarà una prossima volta? Per quanto ancora dormirà?- Qual è il tuo nome?-

-Nathan.- sussurro- Nathan Murphy.- il giovane ragazzo annota tutto nel foglio.

-Ha un rapporto di parentela, con Luke Taller?- riprende parola. Mi viene da sorridere, eccome se ho un rapporto per lui, ma è tutto tranne che di parentela. Avverto lo sguardo di Elizabeth su di me, dovrei rispondere, ma lei mi precede.

-E' un suo amico.- dice dolcemente la mamma di Luke.

-In realtà...- no, che sto facendo? Non posso dirlo. Ma deve saperlo, per quanto ancora dovrò tenere nascosta questa storia? Finiamola.- Luke il mio ragazzo.- ho una tremenda voglia di scusarmi con Liz, ma perché? Non ho fatto niente di male, eppure ho questo senso di colpa che colpisce costantemente il mio cuore. La madre sembra rimanere senza fiato, come se fosse appena andata in apnea, le sue mani adulte si stringono sulla stoffa del pantalone largo.

-Oh,- si stupisce l'infermiere- okay. Uhm,- sembra in difficoltà, perciò legge sul foglio delle pratiche le informazioni che le servono- ho bisogno anche di...- e inizia ad elencarmi una serie di cose tra cui età, gruppo sanguigno, e io sovrappensiero do tutte le informazioni.

Quando il giovane medico ci lascia soli, non mi sono sentito così solo in vita mia, ora la mamma del ragazzo che amo mi sta guardando con degli occhi mai visti prima, impietriti, di ghiaccio, che non le si addicono- Non dirò che avremmo voluto raccontarti tutto, sia a te che a James, perché non è così. Luke si vergognava di quello che è, e sinceramente anche io, ma a noi bastava solo stare insieme senza annunciare niente a nessuno. Perciò so che può essere traumatica questa situazione, ma io non avrei mai detto niente che Luke non volesse, però mi sembrava il momento giusto di dirtelo.-

Deglutisce a fatica, si tortura in continuazione le dita della mani, pizzicandosele, ma mantenendo comunque uno sguardo autoritario e severo- Da quanto state insieme?- apprezzo che abbia usato il presente.

Trattengo una risata- A dire il vero non lo abbiamo neanche stabilito.- con delicatezza afferro la mano di Luke e la stringo- Ti basta sapere che tuo figlio è felice con me?-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 18, 2016 ⏰

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