You're in love with him

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30 dicembre – domenica

Nathan:

Non vedo l'ora che arrivi domani.

Tu:

Anche io.

Tu lo sai cosa si fa a mezzanotte vero?

Nathan:

Mmh...

Si scopa?

Tu:

Nathan!

Dio, sei incredibile!

Nathan:

Lo so, non c'è bisogno che me lo dici.

Tu:

Modesto, eh?

Comunque, ritenta: sarai più fortunato!

Nathan:

Si mangia la lenticchia!

Tu:

Ultimo tentativo!

Nathan:

Si da il primo bacio dell'anno alla persona che si ama...

Tu:

Esatto, tesoro.

E tu cosa farai a mezzanotte?

Nathan:

Andrò a baciare Matthew Gardner!

Luke?

Non mi lasciare con un visualizzatooo!

Ehi, scherzavo scemo.

A mezzanotte verrò da te e ti bacerò come non ho mai baciato nessuno, angelo.

Angelo.

Tu:

Così va meglio.

31 dicembre – lunedì

La musica è altissima, più alta di quella volta alla festa di Halloween della scuola, è come se la mia cassa toracica fosse collegata con le casse del dj e vibrasse a ritmo di musica. Quando sono arrivato, circa tre ore fa, con Matt, la casa era ordinata e pulita, ora è un casino. Bicchieri e bottiglie vuote intralciano i piedi di chi cammina; il divano che prima era in salotto ora si trova in giardino, a fare da trampolino per la piscina – si, è il 31 dicembre e ci sono dei pazzoidi che fanno il bagno. Io e il mio migliore amico abbiamo fatto fatica a trovare Jason e Richard, mi sono accorto poi che entrambi mi guardano in modo strano come se avessi disegnati con un pennarello dei baffi e degli occhiali sulla faccia. Ora che ci faccio caso anche Matt sembra un po' turbato dalla mia presenza, ma non più di loro.

Ho visto Nathan solo un paio di volte, giusto per salutarlo e dargli qualche bacio di nascosto nel bagno del piano di sopra, poi sono stato trasportato dalla folla di adolescenti verso le aree dove si balla. Si, la casa di Josh è davvero grande. Fortunatamente non si trova proprio nel cuore di New York, altrimenti sarebbe un inferno per i vicini settantenni che festeggiano l'ultimo dell'anno dormendo. E' appena fuori città, è una vera e propria villa in un quartiere molto espanso con poche case, deve essere molto ricco perché la casa ha tre piani e in ognuno è situato un dj che fa diversi generi di musica – senza contare l'immenso giardino dov'è situata la musica afro.

Ora, non so come, mi ritrovo a ballare i balli di gruppo con ragazzi e ragazze scatenati che a mala pena riescono a ricordare i rispettivi passi delle danze rimaste nella storia, ovviamente tutti – e dico proprio tutti tutti! – hanno bevuto almeno tre bicchieri di alcolici. Io solo due, per ora, e non è che sto così messo bene, ma sono ancora lucido. Quando mi ritrovo nel bel mezzo di un trenino scatenato sento una voce dal giardino che grida al microfono:- DIECI MINUTI!-

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