Semplicemente Noi

al mio "angolo di paradiso"

- Forza ragazzi, potete farcela...

- Sì sì, facile per voi, questa strada la fate ogni giorno!

Stavamo andando al mio "angolo di paradiso" come deciso quella mattina. Appena arrivammo i ragazzi rimasero a bocca aperta:

- Non me lo ricordavo così questo posto!

- Ora capite perché mi piace tanto?

- Sì, lo capiamo eccome!

Davanti a noi c'era un panorama stupendo: il fiume, la valle, il bosco; quello era l'unico posto in cui si era isolati da tutto, eppure si era al centro di tutto: era il posto che separava la Stellarium dal bosco e il fiume divideva l'inizio della città e la fine della campagna.

Restammo lì per un bel pezzo. Finché non arrivò la sera e dovemmo tornare a scuola. Quel pomeriggio ci divertimmo molto però.

Tornando a scuola incontrammo dei ragazzi che si credevano i più fighi della scuola:

- Ohohoho! Ma guarda un po' chi c'è qui: la principessina con la sua combriccola della 1E... che ci fate ancora fuori, non è tardi Vostra Altezza?

- Già, non dovresti tornare a scuola? Mammina si potrebbe arrabbiare...

- Ma come vi... ahem. Voi piuttosto, mi sa che il vostro cervello è già andato a dormire... oh. Dimenticavo... voi non ne avete mai avuto uno.

- Hey! Noi siamo più grandi e svegli di te cara la nostra Miss Mondo. E più bravi con la magia.
- Ah voi credete eh?
- si, decisamente.

- D'accordo allora: Topis undis comunis!

Un secondo dopo erano diventati dei topi.

- Siete sicuri di essere così bravi? Provate a ritrasformarvi!

Ci provarono, ma io non ero così stupida e avevo fatto un incantesimo che avrei potuto sciogliere solo io. Così restarono dei topolini e ad essere sincera, erano meglio così.

- Alina, hanno sofferto abbastanza, ritrasformali.

- No, non credo.

- Alina!

- No!

- Alina!!

- Ok ok. Sinumo sidu sipo.

- Grazie.

- Non c'è di che, lo rifaccio se volete

- Alina!

- Sì sì scusa, stavo scherzando, non lo rifarei mai! Uff...

In effetti esagerai un po' quella volta, ma se lo meritavano!
Però... avevo sentito dire così tanti "Alina!" uno dopo l'altro solo da mia madre fino a quel momento.