tripla J

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- Quindi anche tu e i tuoi fratelli frequentate le Stellarium? Ma è pazzesco! Come mai non vi ho mai visti? Insomma, non credo passiate tanto inosservati, siete tre gemelli uguali!
- Già... diciamo che sappiamo nasconderci bene... ti va di conoscerli?
- Certo Jack! Che forte: i fratelli di Jack, di due anni più grande di me che frequentano la mia stessa scuola! Ma quello non è Mark? Bah... si starà nascondendo da una ragazza con cui non vuole ballare, certo poteva trovare un nascondiglio migliore...
Alzai gli occhi al cielo e feci finta di non vederlo, per non metterlo in difficoltà: ci sarà stato un buon motivo per cui si stava nascondendo... immaginai. Jack mi portò fuori, dove c'erano due ragazzi che parlavano. Più che altro, uno parlava e l'altro ascoltava, credo. I due erano molto carini, molto simili a Jack.
- Ciao ragazzi. Lei è Alina, Alina: i miei fratelli.
- Un secondo. Quell'Alina? La Principessa Alina Castervill?
- Ahaha si, proprio quella. Ok, siete davvero fratelli.
- Dubitavi forse?
- Decisamente no.
Erano tutti alti si e no come Jack, quindi alti. Avevano però degli stili duversi: il primo era perfettamente pettinato e in ordine, portava gli occhiali. E il secondo era una via di mezzo tra Jack e l'altro: capelli ordinatamente spettinati con un sorriso dolce e furbo, ma comunque dava l'idea di un ragazzo ordinato e responsabile. Quello che mi colpì di più però erano i suoi occhi: di un colore incredibile, tra l'azzurro, il verde e un po' di nocciola. Davvero incredibili... hey ma...
- Noi ci siamo già visti.- dissi a Occhiincredibili.
- Può essere Alina, te l'ho detto: andiamo nella stessa scuola...
- No. Cioè si, ovvio. Ma sono sicura che... sei quello che mi ha portata in infermeria!
- Come?- disse Jack
- Così ti ricordi, eh?
- Già... e ti devo ancora ringraziare. Quindi grazie.
- Oh non è niente. Figurati
mi sorrise. Era quel sorriso dolce e sincero che credevo non avrei più rivisto, ma così bello da fissare... mi accorsi che lo stavo fissando sul serio e distolsi lo sguardo. Mi venne in mente una domanda che avevo dal giorno dell'infermeria:
- Ehm... scusa, ma mi svegliai con questo in mano quella volta. È tuo?- tirai fuori il sassolino bianco, che per non so quale assurdo motivo portavo sempre con me...
- Cosa, quello? No ahahaha. È solo un sasso. L'hai tenuto per tutto questo tempo?
- Be'... in effetti si...- arrossii parecchio credo, perché mi sentii la faccia andare a fuoco e una perfetta idiota.
- Io sono Justin comunque.
- Molto piacere.
- E io sono James. Il primogenito.
- Di due minuti James, non montarti la testa...
- Oh lo faccio sempre anch'io con mio fratello. Comunque: James, Justin e Jack. Un amore per la J insomma...
- Già... così sembra...- disse Jack che era rimasto zitto.
- Ad ogni modo, vi presento mio fratello: il principe Mark Castervill.- dissi, mentre spostavo un vaso dietro di me (con la magia, intendiamoci).
- Salve.- sbucò fuori lui
- Mark davvero, devi trovare dei nascondigli migliori. Una volta eri bravo a nascondino!
- Già... forse sarebbe il caso...

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