capitolo 23

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*(M)*
Con l'aiuto di Alina avevo già fatto la maggior parte dei compiti il giorno prima. E il bello è che li avevo fatti consapevolmente, sapendo quello Che stavo facendo e capendo tutto. Era una bella sensazione. Mi sentivo davvero intelligente, non che non lo fossi, insomma, chi è meglio di me? Ma ero davvero orgoglioso di me stesso ed era una bella sensazione. In più avevo scoperto che quando ci si metteva Alina era in grado di spiegare, cosa che non avrei mai immaginato: quella ragazza non sa esprimersi.
***
(A)- Quella ragazza è tua sorella, è qui e sente Tutto!!
(M)- Mamma mia! Calmati. Tu hai detto cosa ben peggiori di me...
(D)- Non ha tutti i torti Aly
(A)- E va bene e va bene, va' avanti...
***
È stata una rivelazione. Dicevo, siccome avevo già fatto una gran parte dei compiti, decisi che per tutta la giornata, non ne avrei fatti. Neanche un po'. Insomma, avevo già usato tutta la giornata prima, un po' di riposo me lo meritavo, no? Certo che sì. Solo che non sapevo cosa fare. Avevo dimenticato cosa volesse dire essere a casa: solitudine. Tutti avevano da fare: i miei genitori erano al lavoro (già, anche nel mondo magico si lavora), guai disturbare Miranda, Alina boh, ha smesso da anni di passare del tempo con me, e gli altri nel castello avevano comunque i loro comliti da svolgere...
Andai a bussare alla porta di mia sorella. Non rispose nessuno. Bene.
- Aly, sono io, il tuo adorabile fratellino Mark! Pessima idea, se sa chi sono, non mi aprirà mai. Proviamo a camuffare la voce. Ahem! Volevo dire, principessa Alina, vi porto un messaggio da parte di... ehm... vostra madre. Hihi! Non si può non leggere un messaggio di nostra madre!
Nessuna risposta.
- Oh avanti!
La porta si aprì e ne comparve una Alina insonnalita con i capelli sciolti e per aria, una camicia da notte stropicciata e gli occhi praticamente ancora chiusi dal sonno
- Ma insomma, cos'è questa confusione? Lo sai che ore sono? Torna a dormire!
Detto questo, se ne tornò a letto, dimenticandosi la porta aperta. Grande.
- Alina guarda che è mattina: sono le 9!
Mi guardò malissimo, o almeno ci provò,  perché stanca com'era le venne decisamente male. Trattenni a stento una risata. Quindi andai alla finestra e tirai su le tapparelle.
- Guarda che bella giornata!
- Zitto!
E le tirò di nuovo giù. Con la magia ovviamente, figuriamoci se si alza. Ma come diavolo fanno a svegliarla di solito?!
- Un modo lo trovano sempre. Tu non sei capace. Loro hanno tatto.
Tatto... Tatto. Tatto! Ora te lo do io il tatto! Mi avvicinai al suo letto, molto lentamente, appena fui abbastanza vicino mi ci buttai Sopra e inizia a farle il solletico.
- Basta! Ahahaha! Basta Mark! Smettila! Ahahaha! Dai! Non ce la faccio più! Va bene, va bene, mi alzo!
- Ah. Bene. Era ora.
- Ma tu adesso me la paghi!
- Cos..? No, no Alina! Smettila! Lo sai che non... Ahahaha! Piantala!
Dopo tipo dieci minuti di tremenda tortura, finalmente si ritenne soddisfatta e mi lasciò andare. Con uno schiocco di dita si cambiò e si fece la coda alta e le ci volle un secolo. Sul serio. Continuava a farla e disfarla. Poi scese per fare colazione e la seguii.
- Ma tu non hai già fatto colazione?
- Si, perché?
- Perché la stai facendo di nuovo.
- È la mia seconda colazione.
- Ah. Ma certo, come ho fatto a non pensarci!
- Infatti. Tutti fanno due colazioni.
- Certo. Tutti quanti.

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