Semplicemente Noi

C 6: Mark e la biblioteca

*(M)*

Strano. Troppo strano, persino per me. Insomma... che diavolo stava succedendo?! Dopo cena andai in camera da mia sorella per avere qualche spiegazione: magari quel "genio" sapeva qualcosa...

- Allora?

- Allora cosa?

- Hai scoperto qualcosa?

- Ah... no

- No? in questa tua caterva di libri non c'è neanche un possibile accenno al riguardo?

- No.

La trovai lì: letteralmente sommersa nei libri. Non chiedetemi come facesse a vivere così, perché non lo so e come facesse a mettere in ordine era un bel mistero anche per me che vivevo con lei da 15 anni.

- Quindi che si fa?

- Niente.

- Come niente?

- Cosa vorresti fare scusa?

- Non lo so, di solito sei tu quella che vuole sempre trovare il motivo di qualsiasi cosa...

- Be', non questa volta: lascio a te l'onore e quando trovi qualcosa, avvertimi.

- Tutto qui? È tutto quello che hai da dire?

- Ehm... aspetta...sì.

Quando faceva così non la sopportavo. Odiavo anche me stesso perché probabilmente io facevo la stessa cosa, ma vista da fuori era davvero insopportabile.

***(A)

Avrebbe dovuto imparare a cavarsela da solo, insomma, non potevo fare tutto io! Comunque non lo avrei certo lasciato solo con un mistero così tra le mani: anch'io avrei fatto le mie ricerche, solo che volevo vedere come se la sarebbe cavata senza di me. Credevo inoltre di aver già trovato una possibile pista, ma questo non glielo avrei certo detto, non ancora...

***(M)

- Bene, divertiti. Ora se vuoi scusarmi, ho un paio di cose da fare...

- Come??

Ed è stato così, in un attimo, tutti i libri, tutto il disordine che c'era in quella stanza svanì, in uno schiocco di dita.

- Ma cosa...?

- Cosa?

- Come fai?

- Schioccando le dita: si mette il medio sopra il pollice e...

- Sì sì ok, ma a fare questo

- Ah... non hai idea di quante cose si imparano leggendo, dovresti provare ogni tanto...

- Certo...

Tutti i misteri di una vita svelati. Non ci potevo ancora credere. Sul serio bastava così poco per mettere tutto in ordine? Mia sorella è strana. Davvero strana: non c'era altra spiegazione. Comunque, non avevo ottenuto molto, anzi, niente. Avrei dovuto fare tutto io, il problema era che non sapevo neanche da dove cominciare. In realtà il 'dove' lo sapevo e mi venivano i brividi solo a pensarci... ma non occorreva farlo subito, insomma, era tardi e buio e io ero stanco, per cui avrei anche potuto pensarci un altro giorno, no?

- No, non puoi pensarci un altro giorno Mark, perché domani ci dobbiamo preparare e dopodomani c'è il solstizio. Devi farlo ora. Forza!

- Sì sì, adesso vado...