Seduta sul letto, cercavo di imprimermi nella mente lo stesso paragrafo da almeno un'ora, ma, anche se Ludwig era andato via da un po', non riuscivo a non pensare al fatto che ero oggetto di caccia. Chiusi alla fine il libro e lo gettai in un angolo con malagrazia.
<<Cosa studio a fare? Con molta probabilità sarò morta prima di domani>> dissi sdraiandomi sul letto e guardando il soffitto.
Mi toccai il seno, dove Ludwig mi aveva morso. Non aveva risanato la ferita. Il morso era ancora lì, due forellini speculari, i bordi rossi.
Presi il computer. Doveva esserci un modo per ucciderlo.
Un metodo alla Van Helsing, un rivenditore di paletti di legno, di pallottole d'argento... o forse quello era per i lupi mannari? Se i vampiri esistevano, sicuramente anche le leggende sui cacciatori di vampiri erano veri. Forse qualcuno aveva un sito web?
Non me ne intendevo di queste cose. Digitai le parole "uccidere vampiro" nel motore di ricerca e navigai tra i vari siti, uno più idiota dell'altro.
Alcune cose era davvero improponibili come: spalmarsi di olio di aglio, comprare un frassino, farlo benedire e tagliarne un ramo per poi ricavare un paletto per trafiggergli il cuore.
Sospirai. Sicuramente le persone che avevano davvero avuto a che fare con un vampiro non erano sopravvissute abbastanza per scrivere qualcosa su un blog.
Cercai qualche negozio esoterico della mia città e ne trovai uno non molto distante da casa mia.
In fretta mi vestii e uscii di casa.
Venti minuti dopo ero davanti un'insegna blu e rossa, dai caratteri gotici.
<<Exoteric>> lessi a fior di labbra.
Entrai.
Dentro c'era un forte profumo d'incenso, i lampadari erano delle vecchie lanterne appese al soffitto che mandavano strani bagliori nel locale. Gli scaffali erano pieni di roba. Finte ragnatele erano attaccate agli angoli del soffitto.
Al bancone, in contrasto con tutto, c'era un uomo panciuto, con il pizzetto, una maglietta del suo gruppo metal preferito, che masticava una gomma mentre leggeva un catalogo da cui mandare a ritirare altra roba per il suo negozio. Sembrava il tipo che vende fumetti nel cartone dei Simpson.
Mi schiarii la gola.
<<Per i vampiri di là>> disse indicando uno scaffale.
Lo guardai interdetta.
<<C-cosa?>>
<<Per i vampiri di là. Non è quello che ti serve?>>
Sbattei le palpebre sconcertata.
<<Ma lei come...>>
<<Ehi, sono il proprietario di questo negozio. So tutto>> disse lui sospirando.
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Vampire's Bites
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