Capitolo 15

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 "Louis! Dove ti sei nascosto? Fighetta! Vieni fuori adesso!" ho sentito la voce di Harry mentre ero seduto sul pavimento del bagno con un polso sanguinante.
Cosa vuole adesso?
"Sono in bagno, quindi lasciami in pace!" gli ho risposto urlando e l'ho sentito sbuffare.
"Sei lì dentro da tipo mezz'ora! Esci, dobbiamo andare."
Dobbiamo andare?
"Dove?" gli ho chiesto mentre cominciavo a pulirmi il braccio; ho preso una benda da un cassetto e ci ho fasciato i nuovi tagli. Il fischio adesso è più forte che mai.
"Abbiamo un'intervista con una rivista e poi un servizio fotografico, sbrigati! Liam è già qui!" ha detto Harry prima di scendere le scale.
Oh mamma, dobbiamo lavorare e io me ne sono scordato! Devo ricordarmi le cose! Sono così stupido.
Ho afferrato un maglione a maniche lunghe e l'ho indossato sopra la maglietta a righe. Sono sceso al piano di sotto e ho subito visto la macchina nera che sicuramente ci avrebbe portati ovunque dovessimo andare.
Sono uscito e la fredda aria invernale mi ha pizzicato la pelle prima di entrare in macchina e sedermi con gli altri ragazzi.
Sorridi Louis, ho pensato mettendo su un finto sorriso.
"Hey Louis, sai che se mangi troppa pizza ti fa male lo stomaco?" mi ha chiesto Niall facendo ridere gli altri ragazzi.
"Si lo so Niall, perché?" gli ho chiesto sorridendo.
"Perché ho mangiato troppa pizza a colazione." ha detto Niall.
Poi è successa una cosa che mi ha sorpreso.
"Louis non ha fatto colazione in questi ultimi giorni." ha detto Harry facendomi alzare la testa verso di lui, mentre gli altri erano rivolti verso di me.
Perché lo ha detto? Perché non se lo è tenuto per sé? Non è affar suo.
Merda, il fischio sta crescendo.
"E' vero Louis?" ha chiesto Liam preoccupato e io mi sono sistemato sul sedile ignorando i loro sguardi.
"Beh, non sono stato molto affamato e comunque sono stati solo pochi giorni e...si." mi sono difeso mentre mi guardavano curiosi.
"Ma Louis, tu hai sempre fame al mattino." ha detto Zayn inclinando la testa di lato.
"Lo so, è solo che non l'ho avuta in questi giorni. Non vi preoccupate ragazzi, è solo una cosa temporanea. Ve lo prometto!" ho detto mentre loro mi scrutavano gli occhi come a voler trovare un'altra risposta.
"Se lo dici tu. Ma Louis, ricorda che noi siamo sempre, e dico sempre, qui per te. Puoi parlare di qualsiasi cosa con noi." ha detto Liam sorridendo, questa volta con un vero sorriso sule labbra.
Come ho ottenuto degli amici così buoni? Perché li ho? Non li merito, per niente.
Sono solo un coglione gay, perché non riescono a capirlo?
Solo Harry ci è riuscito. Pensando questo ho perso il sorriso.
Per il resto del tragitto sono rimasto in silenzio, a guardarmi le gambe.

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Dio, sono così stanco; stiamo tornando a casa ora. Non è stata solo un'intervista, ma otto! Otto interviste e un servizio fotografico.
La mia testa pulsa per il dolore, il fischio più forte del solito..così ho chiuso gli occhi. Sono esausto, forse riuscirò a dormire qualche ora stanotte.
Devo essermi addormentato perché qualcuno mi sta scuotendo gentilmente, così ho aperto gli occhi assonnati.
"Siamo a casa Louis."
Sono sorpreso di quanto il volto di Harry sia vicino a me. Riesco a sentire il suo respiro sul mio viso e il mio, di respiro, si è bloccato.
E' così dannatamente vicino! Solo qualche pollice lontano da me. Ho annuito, non fidandomi della mia voce.
"Stai bene?" mi ha chiesto ed io mi sono schiarito la gola cercando di ignorare la vicinanza.
"Si." ho sospirato dal momento che Harry non si muoveva e continuava a studiare il mio volto. I suoi occhi vagavano dalla mia fronte ai miei occhi, al mio naso, alle mie guance, e, alla fine, alle mie labbra. Sentivo la gola secca.
Ha guardato la mia bocca un po' troppo a lungo prima di sospirare.
"Dai fighetta, dobbiamo entrare." ha detto facendo crescere la rabbia dentro di me.
"Quindi ora sei tornato di nuovo a 'fighetta'?!" sono sbottato mentre lui oltrepassava la porta.
"Non ora Louis, non sono in vena."
Non lo avrei lasciato andare, non questa volta.
"Beh, non mi importa se sei dell'umore adatto o no per parlare, perché sono stufo del tuo modo di trattarmi e ho bisogno di alcune risposte." gli ho detto chiudendo la porta.
"Allora chiedimi qualcosa." ha detto girandosi verso di me e facendomi alterare per la sua tranquillità nel dirlo.
"Cosa ho fatto di sbagliato?" ho chiesto e lui ha sorriso tristemente.
"Tu sei tu."
Le mie spalle hanno ceduto ascoltandolo. Il problema sono io. Certo che sono io. Cosa mi aspettavo?
Ho annuito verso di lui e sospirato.
"Ora è il mio turno. Perché sei stato in bagno così a lungo questa mattina?" ha chiesto lui e io ho scosso la testa.
"Non è giusto. E' personale." gli ho risposto e lui ha sorriso.
"Beh anche la mia lo era, quindi perché eri lì?" ha risposto. Irritante ma vero.
"Stavo sistemando alcune cose." ho detto facendo ridere di gusto Harry.
Merda, che cosa ho detto? Ohhh.
"Non in quel senso!"
Harry ha riso prima di dire "Non dirmi che ti sei masturbato per mezz'ora?!"
"No! Non stavo facendo quello!" gli ho detto, sentendo l'imbarazzo farsi strada sulle mie guance.
"Oh Dio, stai arrossendo!" ha detto ridendo.
"Lo so, quindi sta' zitto!" ho farfugliato mentre lui continuava a ridere.
"Scusa Lou, vado a letto adesso." ha detto per poi andarsene.
Lo ha fatto di nuovo, mi ha chiamato Lou.
Come si può non amarlo?  


Worthless||Larry Stylinson[Italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora