Capitolo 11

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 "E questi erano i One Direction!" siamo scesi dal palco, avevamo appena fatto un'intervista davanti ad un pubblico.
Le urla erano più alte del solito e la mia testa pulsava dolorante.
"E' stata veramente un'intervista divertente, e il pubblico..oh mio Dio, pensavo che le mie orecchie si sarebbero rotte!" ha detto Zayn ridendo.
Ho riso anch'io ma contro voglio, la testa mi fa davvero male.
"Hey Lou, stai bene? Sei pallido." mi ha chiesto Liam preoccupato.
"Si, sto bene. Ho solo un po di mal di testa." ho risposto io ed Harry mi ha guardato con occhi tristi.
Non so proprio in che situazione siamo io ed Harry, ma non mi ha colpito per due giorni. Tuttavia non mi ha davvero parlato, da quando l'ho trovato fuori dalla stanza della musica.
Proprio non capisco.
Prima eravamo amici, poi mi ha ignorato, poi mi diceva quelle cose, poi ha cominciato a colpirmi.. e ora?
Quello che fa non è chiaro; mi chiedo cosa passi per la sua testa.
Non può incasinarmi come fa. Non è salutare per me.
"Okay, dovremmo andare alla macchina adesso." ha detto Niall.
Il tragitto in macchina è stato pieno di conversazioni, ma non sono riuscito a concentrarmi su nessuna; la testa mi faceva male, si sentivano rumori da tutte le arti e non riuscivo a restare sveglio.
Un rumore acuto risuonò nelle mie orecchie e potevo dire dalla loro faccia che gli altri non lo avevano sentito. Che cosa non andava in me?
Ho sospirato massaggiandomi le tempie.
Dannato male di testa!
Dannati rumori nella mia testa!
Dannata stanchezza!
Ho chiuso gli occhi e ho appoggiato la testa al sedile.
"Sei sicuro di stare bene?" mi ha chiesto uno dei ragazzi.
Non ho aperto gli occhi e non sono riuscito a capire di chi fosse la voce.
"Si." ho risposto.
Il rumore acuto è diventato più forte e ho cercato di farlo smettere.
Dio, non puoi semplicemente stare zitto?
Dopo un po' ho sentito la voce di Harry..
"Siamo arrivati, fighetta."
Quindi siamo tornati a 'fighetta' adesso? Ho aperto i miei occhi e ho fissato i suoi magnifici occhi verdi prima di rimuovere la cintura di sicurezza e uscire dalla macchina.
Mi sono concentrato sul cammino mentre il mal di testa ricominciava a crescere e l'urlo continuava a sentirsi.
Harry cammina davanti a me, ha aperto la porta ed entrambi siamo entrati.
"Perché sei così silenzioso, testa di cazzo?"
"Sono stanco." ho detto onestamente. Sono esausto.
Sono salito in camera mia e ho preso due antidolorifici che si trovavano nel primo cassetto.
Li ho ingoiati e ho cominciato a camminare verso il etto, ma nel tragitto ho dato uno sguardo a me stesso nello specchio. Ho un aspetto orribile, i miei capelli vanno in ogni direzione senza controllo, i miei occhi sono rossastri e tutto il mio busto è scarno.
Ora capisco perché i ragazzi si preoccupavano così tanto.
Gemendo sono caduto pesantemente sul letto; tutta la casa è silenziosa, fatta eccezione per il ronzio nelle mie orecchie.

  Diavolo, è così irritante!

Sta zitto, sta zitto, sta zitto, sta zitto, sta zitto!Dio, perché non vuoi stare zitto?Mi sono passato le mani sul viso per la frustrazione, non può semplicemente smettere? Forse se penso a qualcos'altro smette. Harry. E' il primo pensiero che mi è saltato in mente, ma non voglio pensare a lui adesso, anche se è sempre nella mia mente. Ma per l'amor di Dio, non può stare zitto? Non ho mai avuto molta pazienza e questo ronzio mi sta decisamente stressando.Cosa faccio in genere quando sono stressato? No. Non lo farò. Non ora.


Forse solo un po'.  


Worthless||Larry Stylinson[Italian]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora