Una volta che la macchina arrivó misi dentro l' altra mia valigia contenente libri, manga, poster e action figures (dalle quali non avevo intenzione di separarmi) e mi sedetti in auto; dopo circa una decina di minuti di viaggio arrivai a destinazione: davanti a me si stagliava una villa che definirla enorme serviva a minimizzare la sua grandezza, intorno ad essa si trovava un giardio molto grande e infine, davanti a me, c'era un cancello che sembrava essere uscito da un film horror ~le cose si fanno interessanti~ pensai sogghignando e aprii il cancello preoccupandomi solo di prendere la valigia coi manga e dimenticandomi dell' altra. Una volta oltrepassato il cancello utilizzai la stradina di ghiaia per raggiungere la casa; una volta davanti bussai e il portone si aprí automaticamente mostrando il "padrone di casa" cioé Reiji Sakamaki, io allora sgranai gli occhi e domandai - Quindi dovrei venire abitare da voi?- - A quanto pare- rispose freddo lui per poi aggiungere subito dopo -Ti mostro la tua camera- e cosí fece. Dopo circa trenta secondi mi fece entrare in una stanza con le pareti azzurre che raggiungevano il blu e una grandissima finestra all' altezza della porta, cosí mi ricordai dell' altra valigia e informai Reiji - Ah Reiji ho dimenticato l' altra mia valigia ...- - È già qui- mi parlò sopra lui indicando dietro il mio letto a baldacchino azzurro situato in mezzo alla parete sinistra rispetto la porta della stanza, io allora mi alzai sulle punte per vedere che effettivamente la mia valigia era sul serio lí. Io avevo sempre adorato il sovrannaturale e ho sempre pensato che i Sakamaki fossero vampiri. Allora non sapevo di avere fottutamente ragione e che me ne sarei pentita di aver tanto preso alla leggera il fatto che quella famiglia fosse composta da vamipiri. Dopo che Reiji se ne andò decisi di incominciare a sistemare le mie cose nel armadio che si trovava di fronte al mio letto. Quando incominciai a disfare la valgia piú grande contenente i miei vestiti sentii qualcosa o meglio qualcuno dietro di me, mi girai di scatto trovandomi di fronte ad un Raito con uno sguardo malizioso e cosí alzai gli occhi al cielo recuperando la bottiglietta d' acqua che avevo preso a scuola, iniziai a bere quando Raito, senza che me ne accorgessi ( stavo iniziando a sistemare l' altra valigia), iniziò a frugare nella mia valigia coi vestiti quando tirò fuori una maglia gialla con la faccia di Bart. Ora voi starete chiedendo e dove stà il problema? Il problema stà nel fatto che io, essendo in parte gatta, quando dormo
1) Io uso sempre maglie di tre taglie in piú e che mi arrivano a metà coscia.
2) Io quando dormo rimango metà gatta metà ragazza, ma in alcune maglie (quella che ha in mano adesso Raito) non mi passa la coda e cosí faccio un piccolo buco circa un po' piú in alto del mio sedere quindi andate a immaginare tutti i giochi erotici che Raito ora pensa che io faccia. Raito, infatti, mi guardó, come al solito, maliziosamente per chiedere incuriosito dal buco - Cos'è fai giochi erotici con qualcuno?- io sputai l' acqua che stavo bevendo, chiusi la bottiglia, la buttai a terra e mi girai verso Raito e risposi subito - Cosa vai a pensare?!! Certo che no!!- - E allora come mi spieghi il buco- disse lui indicando io buco sulla maglia - É un segreto- mi giustificai io facendogli l' occhiolino - Ok, tutta la scuola sarà contenta di sapere che fai cose sconce- - Va bene, te lo dico dopo mangiato- -Ora- -Dopo e a proposito a che ora si mangia?- - Fra poco- - Bene meglio per te e ora fuori- gli dissi a chiare lettere spingendolo via. A ora di cena nessuno a tavola proferí parola finché, dopo aver finito di mangiare, Kanato urlò schifato -C' é un topo- e io sgranai gli occhi e, nonostante volessi evitare di fare figure di merda, riuscii a dire solo - Miao!- prima di far spuntare orecchie e coda e iniziare a rincorrere il topo, con sottofondo le risate dei sei fratelli. Quando lo catturai Raito affermò - Ecco cosa volevi dirmi prima- io annuii imbarazzatissima ma con il topo ancora in mano, infine Kanato mi domandò preoccupato - Ora te lo mangi?- - No certo che no!- lo avvisai subito per poi aggiungere - Anche se sono per metà gatta non vuol dire che ho gli stessi gusti dei felini!-. Dopo aver dato spettacolo notai che Shu aveva un sorrisino in faccia, probabilmente dovuto alla mia performance, quando però Reiji dichiarò - Bene ora possiamo ritirarci ognuno nelle rispettive camere-. Dopo essere andata a letto non riuscii ad addormentarmi quindi, visto che era tardi, decisi di andare a farmi una camomilla. Una volta in cucina vidi Shu che mi stava raggiungendo cosí gli chiesi - Come mai sveglio?- - Insonnia- -Vuoi una camomilla? Anche a me capita di soffrire di insonnia e una camomilla é proprio quello che ci vuole- - Sul serio lo faresti per me ?- annuii e mi misi a reparare la camomilla; una volta pronta presi due tazze, la zuccheriera (?) e due cucchiaini, posizionai il tutto sul tavolo in sala da pranzo uno di fronte all' altro. Una volta finito anche di apparecchiare sussurrai - Shu la camomilla é pronta- quando sentii qualcuno dietro di me, mi girai facendo rovesciare la mia tazza con la camomilla ma vedendo Shu e cosí, per allontanarmi, dissi - Tu inizia a bare io asciugo prima qua- andai in cucina e presi un pezzo di skotecs e pulii il disastro di prima; poi mi versai di nuovo la camomilla e insieme a Shu , che stranamente mi aveva aspettato per bere, bevemmo la camomilla. Dopo sparecchiai e mi incamminai verso le scale quando Shu mi sbatté al muro tenendomi i polsi e avvicinandosi, pericolosamente, al mio collo, io gli tirai un calcio nello stomaco che lo fece arretrare. Non si arrese e questa volta mi tenne ferme anche le gambe e si riavvicinò al mio collo per poi morderlo. Ora ne ero certa i Sakamaki erano vamipiri. Subito dopo il biondo mi chiese - Ce la fai a camminare ?- io annuii decisa e cercai di salire le scale ma barcollando non poco e cosí Shu mi prese a mo' di sposa e mi portò in camera nonostante le mie continue lamentele. Una volta in camera mia mi posò sul letto e una volta sulla porta mi disse - In questi casi si ringrazia- - Da questa bocca non uscirà mai nulla che possa essere un ringraziamento- e cosí facendo gli feci comparire il suo sorrisetto per poi far chiudere la porta, mentre io mi addormentavo dimenticando di essere in una casa di vampiri. Ecco il mio inferno iniziava. Non avevo idea che quei sei vampiri avrebbeto stravolto o per lo piú cambiato la mia vita.
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L' Ombra Del Mio Cuore
De TodoHaruka Fujioara. Una ragazza che indossa perennemente una maschera di ferro fatta di sorrisi. Al padre non gli importava della figlia. Parte della sua stessa famiglia non sapeva nemmeno della sua esistenza. Perse la madre a 12 anni e riuscí difficil...