Grazie a Dio oggi torna a scuola. Mi preparo e scendo con la cartella. Saliamo sulla limousine disposti: su un lato Yuma, io e Sayo; il lato adiacente al nostro invece sono seduti Kou e Azusa mentre Ruki si trova davanti a me, per quanto riguarda i sedili, e sta leggendo un libro del quale non riesco a leggere il titolo. Una volta a scuola non so come conportarmi con mia sprella ed i Sakamaki: saró fredda e distaccata per non avermi cercata, oppure salteró letteralmente addosso a mia sorella? Opto per la prima. Mi siedo al mio posto, prendo le cuffie le collego al cellulare e inizio ad ascoltare la mia playlist e aspetto che la classe si popoli di persone. Appena arriva Shizuka cado dalla sedia con lei addosso a me, stessa storia per Laura e Alexis, invece quando arrivano Annika, Raito e Ayato, nel mentre che stavo ridendo per una battuta di Shizuka sull' abbigliamento della nostra prof si arte, mi faccio fredda e mi irrigidisco nonostante Annika abbia le lacrime agli occhi dalla gioia
-Haru!- mi salutó venedomi ad abbracciare cosa che mi rese ancora piú tesa
-Che vuoi?- le chiesi scocciata staccandola da quel abbraccio
-Come "Che vuoi?", stai bene, ti hanno fatto qualcosa?-
-Non sono di certo affari tuoi!-
-Che stai dicendo Haruka?- si intromise Ayato abbastanza scioccato
-Vi sto trattando come vi meritate. E ora voglio ascoltare la lezione- gli avvisai visto che il prof di algebra era appena entrato in classe. A fine lezioni stavo per uscire quando
-Oh, tappa muoviti- mi incitó aggressivamente Yuma entrando in classe mentre stavo finendo di sistemare le mie cose
-Perché?-
-Lo sai perché, idiota ora muoviti!- sbottò lui
-Non aggredirla cosí- cercó di difendermi Annika
-Stanne fuori Annika- le dissi lanciandole uno sguardo supplichevole senza farmi notare dal biondo/roseo sulla soglia
-Muoviti-
-E se non volessi? Non puoi obbligarmi- giocai d' astuzia
-Ti porto via con la forza!-
-Siamo in un edificio pubblico, genio-
-Hey, Yuma che succede?- si intromise Kou appena arrivato
-La scrofa non si muove-
-Haru fai veloce, per favore-
-Ho altro da fare-
-Ti sto chiedendo per favore-
-E io ti ripeto: ho altro da fare!-
-Risposta sbagliata- controbatté lui avvicinandosi pericolosamente a me che nel mentre non battevo ciglio, anzi incrociai le braccia sotto il seno
-Annika va' fuori-
-Ma...-
-Va' fuori-
E detto ció uscí dalla aula non chiudendo la porta, Kou fece un altro passo verso di me, ma era ancora troppo lontano dalla mia postazione e ne approfittai per saltare su un banco e correre in corridoio come una furia mescolandomi con gli altri studenti. Mi addentrai in una zona mai vista della scuola, molto spoglia e in questo momento completamente deserta, feci un altro passo e ansimai per l' eccessiva corsa quando sentii dei passi e le voci dei Mukami che dicevano che mi stavano cercando, avanzai di un altro passo arrivando davanti alla porta di un' aula di musica, non mi mossi per la stanchezza e mi appoggia al muro con la mano destra esattamente accanto alla porta e mentre stavo per rimettermi a correre la porta si aprí di scatto, due braccia muscolose e a me ben note mi presero, due mani mi tapparono con l' una bocca e con l' altra fui afferrata per i fianchi.
Fui scaraventata nella aula con la schiena a contatto con pancia e petto di Shu che mi corpiva ancora la bocca con la mano e infine mi lasció andare quando sentimmo dei passi oltrepassare l' aula
-Grazie-
-Prego, ma perché scappavi? Cioé lo so che ti hanno rapita e ho visto il bel caratterino che hai, ma sono curioso di sapere il perché-
-Temporeggiavo per poter scappare e andare...- ma effettivamente non lo sapevo nemmeno io dove stessi andando
-Dove?-
-Non lo so-
-É meglio che ti riporti alla tua vera casa-
-Il mio appartamento?-
-No, alla villa. Alla nostra villa-
E detto ció mi prese a mo' di sposa, uscimmo dalla finestra e mi portó a villa Sakamaki con molta calma.
Una volta dentro corsi in camera di mia sorella che scoprii stesse piangendo sul cuscino con, stranamente, Kanato a guardarla con di spiacere e accarezzandole i capelli
-Ciao, possiamo rimanere sole Kanato?-
-Si- e detto ció, altra cosa strana, bació sui capelli la mora ancora con il volto sepolto sul cuscino
-Annika, non sono arrabbiata con te, non lo sono mai stata-
-E allora perché ti sei comportata cosí freddamente oggi? Non sembravi te- mi disse alzando il volto rigato da lacrime e sedendosi sul letto e dandomi le spalle
-Loro non devono sapere che io ti voglio bene, devono credere che sono arrabbiata con te-
-Ok- e mi abbracciò sorridendo e avremmo continuato ad abbracciarci se il mio stomaco non avesse iniziato a brontolare
-Fame?-
-Andiamo a mangiare!-
E detto ciò scendemmo in sala da pranzo dove dovetti spiegare la situazione a tutti
-Quindi, ricapitolando, oggi ha solo finto di essere arrabbiata con Annika?- mi chiese Reiji confuso dal mio insolito comportamento
-Si-
-Perché?-
-Non lo so a dir il vero. Ma devono credere che io mi fidi di loro, piú o meno-
-Daccordo, per 'sta sera rimani con noi. Domani dí a una tua amica di coprirti dicendo che sei andata da lei a dormire-
-Agli ordini capo- dissi facendo il saluto militare con la mano.
Dopo cena mi avviai verso quella che era la mia stanza quando senti una mano che oramai conoscevo meglio della mia mi afferró il polso, mi voltai per vedere il biondo in volto e domandargli il perché del gesto quando lui mi interruppe ancor prima di iniziare, lasciandomi solo aprire bocca
-Vieni a dormire con me per oggi-
-Ok- gli dissi sorridendo con leggero rossore in viso, recuperai una maglia che usai, come al solito, a mo' di piagiama e andai verso camera di Shu
-Entra- disse il vampiro appena bussai, feci come mi disse e lo trovai seduto sul letto con indosso solo un paio di boxer neri, cosa che mi fece diventare bordeaux e che fece comparire un piccolo sorriso che tanto mi era mancato sul suo bel volto
-Vieni che dormiamo- e detto ció si alzò per prendermi la mano e condurmi sul soffice materasso. Una volta sotto le coperte mi voltai verso il biondo che inizialmente mi diede le spalle, ma che in seguito si voltó verso di me e mi cinse la vita con le braccia stringendomi a se, io appoggiai le mani sul suo petto e lo stesso feci con la testa e cosí mi addormentai.
La mattina seguente mi svegliai quando sentii qualcosa stritolarmi, aprii gli occhi e capii che quel qualcosa fosse Shu che probabilmente stava avendo un incubo. Io gli accarezzai la guancia facendolo calmare e svegliare
-'Giorno- salutai
-Buon giorno- salutó a sua volta lui non accennando di voler cessare quel suo contatto con me. Rimanemmo a fissarci per quelle che a me sembrarono ore, finché la porta della camera si aprí rivelando mia sorella inizialmente spaventata per qualcosa ma poi maliziosa vedendoci nello stesso letto abbrracciati
-Che fate voi due?- chiese maliziosamente
-Niente!- mi affrettai a rispondere e poi per cambiare discorso le chiesi
-E tu, come mai qua?-
-Non ti ho vista nel letto e ho pensato subito ad un rapimento,quindi sono venuta a chiamare i soccorsi, ma capisco che sono stati prorpio i soccorsi a rapirti-
-E da quando io sarei "i soccorsi"?- chiese Shu, ancora avvinghiato a me, alzando un sopracciglio.
-Da quando hai inziato a preoccuparti di Haru-
-Capisco, ora andiamo ho fame- e detto ció ci avviammo verso la sala da pranzo, ma non dopo che il biondo si mise un pantalone ed una maglia.Yo, minna
Credevate di eeservi sbarazzate di me? Bene vi sbagliavate di grosso! Comunque sorry per i pochi contenuti ma devo temporeggiare per arrivare alla parte clue della storia😏 quindo aspettatevi dei capitoli un pochetto, non tanto, tenporeggiatori o comunqie privi di tanti contenuti, ma che servono a introdurre la parte piú importante di tutta la storia!!!
Ciao minna 👋
STAI LEGGENDO
L' Ombra Del Mio Cuore
RandomHaruka Fujioara. Una ragazza che indossa perennemente una maschera di ferro fatta di sorrisi. Al padre non gli importava della figlia. Parte della sua stessa famiglia non sapeva nemmeno della sua esistenza. Perse la madre a 12 anni e riuscí difficil...