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Dopo cena mi preparai per andare a chiedere a Shizuka di fingere che fossi andata da lei per un progetto. Corsi a più non posso finché non raggiundi l' abitazione della rosa, appoggiai le mani sulle ginocchia in modo da riprendere fiato quando la persona che cercavo uscì dal suo appartamento e confusa dalla mia presenza mi chiese venendomi in contro
-A cosa devo la tua presenza, ragazza stalker?-
-Shizuka *affanno* potresti *affanno* fingere che a causa *affanno* di un progetto scolastico *affanno* ho dormito da te?-
-Si, ma a chi lo dovrei dire?-
-Se qualcuno ti dovesse chiedere dove sono stata rispondi così-
-É successo qualcosa?- chiese preoccupata, appoggiando le mani sulle mie spalle mettendo ben in evidenza la sua altezza e la mia nanezza
-No, stai tranquilla- mentii
-É da quando vivi con quei vampiri che sei strana!- esclamó lei facendomi trasalire
-V-Vampiri? Ma che dici-
-Tu gli hai sempre definiti così, ricordi?-
-Ah... Già- dissi e nel mentre arrivammo a scuola, con la coda del occhio vidi la limousine dei Mukami arrivare e decisi di comportarmi normalmente camminando a passo regolare con Shizuka fino ad arrivare davanti alla classe, stavo per entrare, il corridoio era vuoto quando fui sbattuta al muro da Yuma super-incazzato-nero, incrociai le braccia sotto il seno e alzai il sopracciglio sinistro in segno di sfida
-Dove cazzo eri?-
-Prego?-
-Hai capito bene, puttana. Dove sei stata?- sapevo che avrei potuto rispondere dicendo la balla ben pianificata con Shizuka, ma non sarebbe stato da me: NESSUNO mi puó dare della puttana e pensare che io sia ancora educata!
-A fare i cazzi miei- la mano destra, che prima affiancava la sinistra nel bloccarmi il passaggio poiché vicina alla testa, ora era sul collo stringendomi la trachea
-Rispondi, o farai una brutta fine!- ringhió lui
-Sto tremando di paura!- dissi io alzando per un attimo le mani per poi ricongiungerle nuovamebte sotto le mie piccole doti (se non si é capito le tette)
-Rispondi-
-Non sono affari tuoi, e ora spostati che faccio tardi a lezione- ora la sua mano mi stringeva di piú il collo, segno che stava perdendo la pazienza, lasció lentamente la presa per tirarmi un pugno sul naso. Caddi a terra e mentre Yuma se ne stava andando lo buttai a terra e iniziai a tirargli calci che, anche se non erano proprio fortissimi, erano tanti e quindi gli sarebbe lo stesso rimasto il segno. Mi prese per il piede, mi fece sbilanciare e cadere, lui si alzó, mi prese per i capelli e mi diede una sonora ginocchiata nello stomaco e mi lasció lí. Infine mi rialzai per l' ennesima volta e, mentre mi coprivo con una mano il naso e l' altra lo stomaco, bussai alla porta della mia classe, quando sentii l' avanti della prof di arte l' avvisai delle mie condizioni
-Prof, scusi il ritardo sono presente, ma potrei andare in infermeria?- Shizuka mi guardava perplessa cosí come tutta la classe, quando infine ricevetti la domanda da Laura
-Cosa ti é succeso? Hai una faccia...-
-Ti dico dopo-
-Ah, si vai pure ininfermeria Fujioara poi peró cerca di recuperare la lezione-
-Si prof non si preoccupi😎😏-
E andai in infermeria dove l' infermiera, ormai mia amica visto che ha solo 25 anni, che aggrottando la fonte mi chiese
-Haru-chan, sei stata coinvolta di nuovo in una rissa?-
-Si, Nagisa-sama😊-
-Stupida😂- e detto ció mi fece stendere su un lettino dove dormii tutto il giorno finché non fui risvegliata da Sayo che mi scuoteva come una dannata
-*Sbadiglio* Sayo, che succede?-
-Non ti svegliavi e ho sentito cosa ti ha fatto Yuma e dobbiamo andare e devi spiegarci dove sei stata ieri- disse tutto dun fiato lei
-Ok ok calma-
Ce ne andammo dall' infermeria, salutai Nagisa e ci avviammo verso villa Mukami a piedi perché la limousine se ne era già andata e per tutta la durata del tragitto Sayo ha persistito nel fatto di voler che mi appoggiassi a lei per camminare, ma a causa del mio orgoglio non volli accettare e anche perché non volevo darla vinta a Yuma. Arrivate alla villa trovai tutti in sala a parla ma vedendoci arrivare i 4 fratelli puntarono tutti gli sguardi e le attenzioni su di me, mi irrigidii e a spezzare il silenzio che si era andato a creare fu Yuma
-Mi comolimento con te per il fatto di riuscire a rimaner ancora in piedi, nana- strinsi i pugni sino a far diventare le nocchie bianche, folgorai Yuma con lo sguardo ricambiato da uno piú divertito e fiero, quando Ruki interruppe il nostro contatto visivo richiamando la mia attenzione
-Haru dove sei stata?-
-Questi sono affari miei-
-Kou, pensaci tu- e detto ció il biondo mi spuntó dietro e mi mise in spalla portandomi in una stanzetta con una sola sedia dove mi appoggió delicatamente sopra. Poi inizió a parlare
-Dove sei stata?-
-Pensi che io venga a dirlo proprio a te?!- ringhiai
-Cerca di assecondarmi per una volta!- sbuffai
-Dove sei stata?- riprovó
-Da una mia compagna di classe Shizuka per un progetto di scuola- dissi

L' Ombra Del Mio CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora