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Ero stata dimessa dall' ospedale domenica mattina cosí decisi di andarmi a prendere un gelato e comprare un libro nuovo.
Dopo di che mi incamminai verso casa con ancora il mio gelato a 4 gusti con in piú panna in mano. Entrai in casa quando dal nulla sbucó Yuma che vedendomi col gelato gli si formó un sorriso malefico😈
-Hey, quel gelato?-
-É mio😡!- dissi nascondendomelo manco fosse un tesoro
-Si, ma ha un aspetto invitante- e detto ció gli diede un bel morso
-Il mio gelato😢, restutuiscimelo!-
-Dovrei vomitare😐?- chiese scettico lui
-Si😭! Il mio gelato...-  dissi ancora guardando i superstiti del mio gelato poi rivolta a lui -Mi devi un gelato 4 gusti con piú panna sopra-
-*Sbuffa* Daccordo, bambinetta!- e se ne andó mentre io mangiavo ció che restava del mio cono. Salii in camera e iniziai a leggere il nuovo libro. Poi andai a dormire nonostante fosse ancora mattina perché avevo in incredibile sonnolenza improvvisa. I sogni che feci erano quasi delle immagini:
Io in lacrime;
Mia sorella a terra che non si muoveva, poiché addormentata;
Io su uno scoglio;
Il mare in subbuglio;
E la villa Sakamaki.
Poi mi svegliai in un bagno di sudore, quindi andai a farmi una doccia e rimasi nella bella vasca quadrata per un' ora e mezza. Quando vi uscii ero solo coperta da un asciugamano ma feci lo stesso un tratto di corridoio cosí fino a camera mia, non che avessi altra scelta visto che avevo dimentitaco di portarmi i vestiti. Mi cambiai e rimasi sul letto ancora un po', guardai l' ora: 14.23. Cavoli se era volato il tempo, ma visto che ne avevo abbastanza di star ferma mi addentrai nella casa giusto per far qualcosa, e poi avrei avuto la scusa pronta se mi avessero chiesto perché stessi vagando per la casa da sola, immagino che un "Mi sono persa" vada piú che bene. Finii per ritrovarmi in una biblioteca enorme

dove subito mi infognai nel cercare libri di testi antichi che a me piacciono

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dove subito mi infognai nel cercare libri di testi antichi che a me piacciono. Alla fine delle mie ricerche trovai cinque libri di mitologia arcaica, che feci fuori circa in un' ora l' uno. Alzai nuovamente il capo e vidi Azusa che mi fissava
-Ciao Azusa, come mai qua?-
-Potrei...farti...la...stessa...domanda-
-Io mi ero persa, ma poi ho trovato questa!- esclamai con occhi sognanti
-Immaginavo-
-Te?-
Ti...ho...vista...aggirarti...per...la...casa...da...sola...e...ti...ho...seguita...fin...qui-
-Capito, sai che ore sono?- scosse la testa e poi si alzó dalla sedia e se ne andó. Io proseguii la mia lettura e una volta finito di leggere rimisi i libri a posto, miracolo visto il mio disordine cronico impiantato nel mio cervello (sempre che esista...). Uscii dalla biblioteca e a stento tornai in camera mia dove dormii come un sasso. Il giorno dopo tornai in biblioteca per leggere altri libri e in fine mi preparai per la scuola. Una volta raggiunto l' edificio Annika all' intervallo mi chiese di raggiungerla in bagno che mi doveva parlare
-Senti ho una proposta da offrirti...- inizió a parlare la mora suscitando il mio interesse
-Sentiamo- la incitai
-Ti va se oggi tu vai a Villa Sakamaki spacciata per me ed io a Villa Mukami spacciata per te?-
-Come mai quest' idea, sorellina?-
-Avevo questo pensiero già da un po', ma ovviamente nessuno ci deve scoprire-
-Ci sto!- non lo avessi mai fatto
-Perfetto!- scavai la mia e la sua fossa con le mie stesse mani
-Torniamo a lezione, ora- e neanche me ne ero resa conto.
A fine lezione facemmo la strada insieme e ci spiegammo alla lettera come comportarci
-E soprattutto stai attenta a Kou, sa capire se menti oppure no, ci potrebbe scoprire-
-Tranquilla, sono piú intelligente di te: giocheró d' astuzia-
-Grazie- dissi ironica- a domani- ma prima che potessi procedere di solo un altro passo che subito lei mi abbraccció come se ci stessimo dicendo addio
-Ti voglio bene- disse infine staccandosi da me mostrando un sorriso mai visto sul suo volto: era triste, ma felice.
-Questo... non é un addio. Vero?-
-Ovvio che no, saró sempre con te-
-Grazie di esserci-
-E tu di tuttto, ricorda: qualunque cosa accada io ti vorró sempre bene- e a quelle parole mi spaventó ma non potei fare altre domande perché era partita in quarta entrando nel cancello e iniziando a correre verso la porta, la cosa che mi turbava oltre alle sue parole fu quel suo sorriso triste e sembrava sul punto di piangere e poi perché quelle parole? E nel mentre mi facevo queste domande arrivai alla villa, sorrisi il piú falsamente possibile per assomigliare alla mora
-Ciao a tutti, sono tornata- salutai calorosamente per non destare sospetti e fortunatamente funzionó bene, subito mi rintanai in camera di Annika (nonostante stessi per entrare nella mia) e mi ricordai che a lei piace leggere i libri di testo (sí, lo so. Mia sorella é pazza sotto ogni punto di vista) e cosí feci anch' io. Iniziavo ad avere fame, ma io e Annika ci eravamo accordate di far finta di non essere affamate per non farci scoprire. Ma se non uscivamo dalla stanza dell' altra, che senso aveva scambiarci? Poi mi venne un illuminazio: non é che le immagini-sogno che rappresentavano Annika a terra dormiente le avessi fraintese? E poi c' erano quelle parole, troppo simili ad un addio. No, é solo un tuo stupido pensiero. Annika non morirà, non puó morire. Ma nonostante cercassi di autoconvincermi oramai ero troppo propensa a pensare negativamente. All' improvviso comparve Kanato
-Hey, si mangia-
-Non ho molta fame...-
-Magari- si avvicinó -ti torna se forse...- ma non finí la frase che posó le labbra sulle mie. Aspé, non é che quei due stavano insieme? E in effetti quando abitavo ancora con loro erano sempre vicini. Senza pensarci due volte cercai di allontanarlo delicatamente e senza fargli capire che fossi disgustata da questa cosa.
-Che hai?- mi chiese confuso
-Niente, sono solo un po' stanca, non ho dormito molto bene 'sta notte-
-Ok...- disse molto poco convinto -riposati allora- e io annuii vedendolo poi uscire dalla porta in mogano. Mi distesi sul letto coprendo la faccia col cuscino, poco dopo sentii qualcuno infilarsi sotto il mio stesso cuscino. Riconobbi subito il dolce odore di lana del suo maglione, e cosí lo salutai
-Ciao Shu-
-Ciao Haruka-
-Come hai fatto a capirlo?-
-Probabilmente sono quello che distingue meglio il tuo odore da quello di tua sorella-
-Pedofilo- scherzai sorridendo
-Come mai sei qua?-
-Annika mi ha chiesto di scambiarci per un giorno anche se sto cercando di capirne bene il motivo-
-Era da un paio di giorni che mi diceva che continuava a sognare il futuro- mi spiegó -Il tuo fututo- specificó subito.
-Anchio ho fatto sogni strani, e ora ho qualche dubbio di come li ho interpretati- e gli spiegai l' ultimo mio sogno, ma specialmente del fatto che nel sogno c' era mia sorella distesa sul pavimento. Subito, come già ho specificato, mi sembrava dormisse, ma ora quasi ci speravo fosse solo un sonno temporaneo e non eterno.
-Ti... ti ha parlato di altri sogni strani su di me nell' ultimo periodo? Intendo, tipo, 'sta mattina o ieri?-
-Ha sognato...- ma si stoppó, probabilmente ricordandosi qualcosa di non molto gradito-... la tua morte a Villa Mukami- e a quella parole un brivido mi percosse la schiena: mi alzai dal letto facendomi cadere il ciscino dal volto, scorgendo finalmente quello conosciuto del mio interlocutore.
-Dimmi- iniziai -che non é andata a Villa Mukami solo per impedire di morire?-
-Non lo so- affermó sconsolato il biondo -non lo so- ripeté

Raga bordello!
Stiamo giungendo al termine della prima storia e raga, cazzo, ditemi nei commenti se lo volete o no il sequel!
Ciao minna🙆

L' Ombra Del Mio CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora