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Mi fermai e mi guardai in torno per cercare di capire chi mi stesse fissando. Grande errore...

Mi ritrovai con la faccia a terra e qualcuno addosso a me, cercai di divincolarmi dalla presa ben salda del mio aggressore finché questi non si lamentó
-Scrofa smettila di agitarti!-
-Scrofa lo vai dire a tua madre e non a me!- sbottai molto ma molto irritata da come mi avesse appena chiamato ottenendo solo il risultato di essere alzata di peso presa per i capelli. Almeno avevo ottenuto un risultato: avevo appena conosciuto il volto del mio aggressore, un tizio alto e molto muscoloso dai capelli rosa/biondi (?) e gli occhi [ditemi voi il colore perché non l'ho mai capito 😅😉]
-Cosa hai detto?-
-Hai sentito bene!-
-Ora mi incazzo sul serio. Chiedi scusa!-
-No- risposi decisa ricevendo solo un pugno nello stomaco che mi fece comparire sul volto una smorfia di dolore che mi fece arrabbiare, cosí decisi di tirargli un calcio nello stomaco (scambio equo) e iniziare a correre via dal quell' altro tizio che mi voleva stuprare, almeno credo. Nonostante la fatica corsi il piú velocemente possibile fino a raggiungere un bosco nel quale mi appoggiai ad un albero per riprendere fiato. Mi alzai la maglia e vidi un enorme livido già violaceo sull' addome che mi fece imprecare
-Pezzo di merda-
-Sei carina quando sei in difficoltà- a quelle parole mi girai di scatto vedendo solo il paesaggio del bosco mi inqiuetai e rincominciai a correre
Va bene che volevi dimagrire ma qua rischi di diventare magra piú del dovuto
Concordo.
Mentre correvo inciampai nella radice di un albero e caddi a terra facendo scendere lungo la gamba il mio sangue, dopo solo pochi secondi scrollai le spalle e cercai di rialzarmi, ma quando cercai di rimettere il piede per terra caddi di nuovo poiché mi ero spelata, non so come, nella parte del piede che batte contro la scarpa e cosí decisi di togliermi le scarpe rimanendo con dei semplici fantasmini ai piedi per poi correre ancora piú veloce. Poi fui presa per i fianchi da dietro, vidi arivare altre persone, sentii voci ormai storpiate nella mia testa a causa della stanchezza e infine delle bende e una pozza di sangue e poi tutto nero.

Al mio risveglio ero sdraiata su di un letto caldo che capii non essere il mio (quello di casa Sakamaki) a causa dell' odore gradevole, ma strano: quasi a sembrare un miscuglio fra menta e liquirizia
-Buon giorno- mi salutó una voce femminile vicina a me che mi fece aprire gli occhi per vedere una ragazza bionda, dagli occhi viola e gli occhiali neri e della mia stessa statura e magrezza
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Al mio risveglio ero sdraiata su di un letto caldo che capii non essere il mio (quello di casa Sakamaki) a causa dell' odore gradevole, ma strano: quasi a sembrare un miscuglio fra menta e liquirizia-Buon giorno- mi salutó una voce femminile vicin...

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per capir meglio com' é esta chica]
-Giorno. Dove sono?-
-A villa Mukami. Piacere io sono Saeko ma chiamami Sayo-
-Daccordo Sayo, io sono Haruka ma sei obbligata a chiamarmi Haru- dissi io sorridendo e porgendo la mia mano per stringere quella di Sayo
-Avrai fame, scendiamo a mangiare ma prima aspetto che ti cambi-
-Okey ma rimani qua perfavore-
-Ok-
-Ma sei loro sorella?-
-Si, ma non di sangue. Qua noi non abbiamo legami di sangue anche se per noi lo é.-
-Ho capito, ma aspetta come faccio con i vestiti?-
-Posso prestartene un paio dei miei visto che a occhio e croce abbiamo la stessa taglia- disse Sayo squadrandomi da sopra le coperte, cosí mi alzai e vidi che indossavo un pigiamino azzurro estivo molto semplice
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L' Ombra Del Mio CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora