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Anche quella mattina mi svegliai e di malavoglia andai a far colazione. Il pomeriggio lo passai a dormire a causa della mia insolita stanchezza. Il sogno che feci era strano e dannatamente inquietante:
Annika correva davanti a me e ogni qual volta si girava verso di me era spaventata, mi avvicinai il piú possibile, ma con piú fatica del solito mi sentivo pesante e correvo a fatica. Eravamo in un bosco mentre ció accadeva quando giungemmo in una radura bellissima, un gran lago nel quale cadeva una cascatina contornata dalla fitta boscaglia, mi avvicinai a mia sorella che per la paura cadde in acqua. Prima che ció accadesse tesi la mano e l' afferrai per il polso, ma appena riconobbi di chi fosse realmente la mano la lasciai cadere in acqua e caddi pure io dallo spavento. Mi rialzai e andai lentamente a specchiarmi sul lago e vidi la figura di un uomo dai capelli bianchi e grigi e dalla faccia rotanda: mio padre. Urlai e mi svegliai di scatto dando per sbaglio una testata a Sayo che probabilmente si era preoccupata di non vedermi. La biondina cadde a terra con la fronte fra le mani
-Ma, dico, sei impazzita o cosa?-
-Scusa, non volevo darti una testata-
-Stavi urlando, incubo?-
-Si, il peggiore- dissi attirandomi al petto le mie esili ma muscolose gambe che mi ero ricavata grazie alle lunghe ore in palestra a farmi allenare dal mio ex vicino di casa.
-Che hai sognato?-
-Ho sognato di essere mio padre-
-Non gli volevi bene?-
-Aveva fatto in modo che io non gli volessi bene- le spiegai suscitandole interesse e un po' di rabbia, o gelosia? Forse perché la sua unica famiglia sono i ragazzi.
-Lui... Quando viveva con me mi picchiava poi si era stufato di farlo e ha iniziato a spendere tutti i suoi e i miei soldi in prostitute- e a quelle parole la rabbia/gelosia della bionda svaní
-Capisco, non deve essere stato bello-
-Parlami un po' di te invece-

POV SAYO

Haruka é stata la mia prima amica e non voglio perderla per nulla al mondo, mi dispiace davvero tanto per lei per come l' ha trattata il padre
-Parlami un po' di te invece- mi chiese, e quella domanda mi distrusse dentro. Non vedendomi rispondere la mora si affrettó a dire agitando le mani
-Se non vuoi non importa, parliamo d' altro-
-No, voglio dirtelo. Vedi io orima di diventare una vampira (?) ero una bambina presa di mira dai bulli. Questi mi picchiavano a sangue e una volta mi provocarono un' emorraggia intwrna e un' altra ancora fui costretta ad andare all' ospedale a causa di un ustione troppo profonda. A casa mia madre non mi considerava proprio, mentre mio padre abusava di me-
-Minchia- il suo commento mi fece solo bene, ne avevo abbastanza di "mi dispiace" o "poverina"
-Grazie-
-Mh?-
-Grazie di non avermi dato compassione e di essere diventata mia amica- e a quelle parole mi abbracció, ma fummo interrotte da quel buzzurro che mi ritrovo come fratello
-Basta smancerie, é ora di cena-disse il rosso
-Cos' é geloso che nessuno ti abbraccia?- chiese canzonatoria la mora
-Da te no grazie-
-Da me?- gli chiesi speranzosa
-Probabilmente- e a queste parole gli saltai adosso e mi avvinghiai a lui facendo invidia ai koala e cosí fui trasportata sino in cucina mentre Haru ci seguiva sghignazzando.

POV HARUKA

Vedere Sayo aggrappata a Yuma mi faceva ridere, anche fin troppo. E da vedere furono le facce di Azusa e Kou appena quei due entrarono
-Avete una sorella koala🐨- affermai io provocando altre risate. Dopo cena andammo a scuola dove mia sorella, una volta in classe, mi disse di andare in bagno. Una volta li mi fece una serie di strane domande
-Hai fatto qualche incubo oggi pomeriggio?-
-Si, come fai a saperlo?-
-Rispondi e basta. Descrivimi la tua stanza nella villa dei Mukami-
-Grande, ben illuminata, col letto davanti ad una grande vetrata che da su un terrazzetto-
-Capisco... *a bassa voce*É peggio di quel che temessi-
-Cosa?-
-Niente, niente. Torniamo in classe che tra un po' inizia la lezione- dissi io facendo uscire dal bagno mia osrella che continuava a chiedermi spiegazioni, ma invano visto che l' ho ignorata tutto il tempo

POV ANNIKA

Mi ero svegliata dopo aver fatto un incubo:
Haruka era in una stanza che dormiva, ad un certo punto la vedo urlare, una ragazza della sua stessa corporatura, biondina e con degli spessi occhialetti neri che le ricadevano sul naso si precipitó nella stanza per aiutare mia sorella.
Effettivamente era già da un po' di giorni che la sognavo in quella strana stanza, ma non avrei mai pensato di sognare qualcosa di reale. Ma la cosa peggiore é che ho sognato il futuro. Inizio a chiedermi peró se io possa cambiarlo, questo futuro.

POV HARUKA

Mia sorella é impazzita a parer mio, comunque in questi giorni ho troppo sonno. Mi son addormentata pure oggi! E soprattutto nell' ora di chimica quando c' é il prof che odio, sentimento reciproco, e che mi ha spedito prima in presidenza (ringrazio che il preside sia un uomo molto comprensivo e aperto a tutti) e ora sono in punizione per due giorni e devo pulire la palestra 😊! Quindi eccomi qua in palestra all' alba per pulire.
-Finito!- esultai dopo ore, posai scopa, mocio, paletta e vari prodotti per pulire e infine mi buttai su una panchina a peso morto, solo dopo un po' che mi sentivo osservata riaprii gli occhi e vidi Shu sdraiato affianco a me che mi osservava divertito
-Ciao- lo salutai sfinita
-Hey, che hai combinato questa volta?- mi chiese
-Mi sono addormentata in classe-
-Ti hanno succhiato troppo sangue?-
-No, a meno che non lo abbiano fatto mentre dormivo, ma non credo- e a queste parole mi prese la mano e inizió a fare dei piccoli cerchi sul polso finché non mi procuró un dolore troppo intenso mordendolo. Chiusi gli occhi dal dolore e al tempo stesso cercai di rimanere ferma sennó sarei finita addosso alla mia sanguisuga personale. Dopo un paio di minuti in cui non mi opponevo, ma provavo comunque troppo dolore Shu si sedette accanto a me con ancora il mio polso fra i canini. Alla fine si staccó e leccó le ultime goccioline di sangue che stavano uscendo dal polso, mi alzai, anche se a fatica, e mi avviai in infermeria sotto lo sguardo attento di Shu che mi stava seguendo per evitare che cadessi. Una volta nel locale bianco recuperai la cassetta per medicarmi il polso aiutata dal biondo. Infine mi riaccompagnó a casa prendendomi in spalla. Mi tenevo al suo collo bianco, mentre lui teneva le mani sulle coscie abbastanza vicino al mio bel sederino. Quando arrivammo gli dissi un timido "grazie" ricevendo una risposta canzonatoria
- Da questa bocca non uscirà mai nulla che possa essere un ringraziamento- disse cercando di imitare la mia vecchia risposta delle balle
-Eddai!😤- sbuffai io
-A domani, ti vengo a dar una mano-
-O un polso, vorrai dire?- gli feci notare
-Quello magari tu-
-Ma anche no. Notte-
-Notte- e ci separammo cosí

BELLA A TUUUUUTTI RAGA!
AVVISO IMPIRTANT. STA PER FINIRE IL LIBRO, MA FARÓ UN SEQUEL MA SOLO SE MELO SCRIVETE NEI COMMENTI.
P.S. SE NON SCRIVETE "#SEQUEL" O COMUNQUE NON DATE SEGNALI DI INTERESSAMENTO AL SEQUEL:
A) NON CI SARÀ NESSUN SEQUEL
B) SE NON CI SARÀ UN SEQUEL NON CI CAPIRETE UN BEATA MINCHIA DELLA STORIA!
QUINDO A VOI LA SCELTA E FATEVI SENTIRE NEI COMMENTI E NEI LIKE PERCHÉ SE NO NON CONTINUO PIÚ LA STORIA
DETTO QUESTO...
CIAO MINNA 🙆

L' Ombra Del Mio CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora