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Vidi Reiji dare dei soldi a ... MIO PADRE??!! Io come una furia entrai nella stanza e, con una forza che neanche io sapevo di avere, sollevai quel uomo da terra e chiesi a Reiji - Reiji lo stavi pagando per il fatto che io sia la vostra sposa sacrificale?- - Già- io, allora, rivolta verso mio padre dissi cercando di mantere quanta più calma potessi - Non è bastato quello che hai fatto a me e a mia madre?- - Haruka ... io - - TU UN EMERITO CAZZO!!- gli urlai contro per poi aggiungere - DOPO TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO A ME E A MIA MADRE NON PUOI SBATTERMI IN UN' ALTRA CASA SOLO PER I TUO STUPIDI SOLDI- allentai la presa facendolo cadere e, con un sorriso sadico, gli feci notare sussurrandogli- Ti ricordo che ho già ucciso. Va bene che era legittima difesa, ma andare al fresco per averti ucciso sarebbe solo una liberazione- e a quelle parole scappó. Immediatamente mi girai e vidi che non mancava nessun fratello all' appello. Subaru disse poco dopo - Se avessi saputo di questo tuo lato oscuro non ti avrei mai sfidato oggi- io gli sorrisi quando Raito si mise dietro di me per sussurrarmi al orecchio - Ha il suo fascino questo tuo lato nascosto- io , ignorandolo, chiesi - A che ora mangiamo? Ho una fame ... - - Mangiamo subito - rispose Reiji. A cena successe il miracolo divino: Reiji parló - Haruka dopo vieni nel mio studio- - Ok- e così feci: mi misi la divisa scolastica e andai nello studio di Reiji. Entrai nella stanza ricca di libri posti in librerie, un tavolo e una pianta - Permesso- - Avanti e siediti pure- così feci quando Reiji mi porse un the, feci per berlo quando ,sempre dalla tazza, sentii uno strano odore e quindi, quando il moro si voltó, io rovesciai il the nella vaso della pianta che subito appasì quando egli mi disse - Non ti facevo così intelligente- - Più che intelligente con un gran fiuto. Comunque di cosa volevi parlarmi?- - Di quello che é successo prima- io aggrottai la fronte - Con tuo padre- cercó di imbastire un discorso lui, ma io scossi la testa - No- - Devi farlo- - Ho detto di no- dissi più decisa e me ne andai. Una volta scesa con la cartella andammo a scuola, io come sempre a piedi, e una volta in classe mi buttai, letteralmente sulla mia sedia. Quando entró il professore io iniziai a bere dalla mia bottiglietta d' acqua quando il prof ci annunció - Benissimo oggi avrete una nuova compagna di classe. Si chiama Annika Fujioara- io iniziai a strozzarmi - la sorella gemella di Haruka- e quando il prof finì la frase io sputai l' acqua che avevo in bocca e fissai la mia presunta "gemella" - Ciao- mi salutó una ragazza completamente identica a me fatta eccezione per i pochi centrimeti di differenza, io, ancora stupita ma curiosa di voler confernare la sua autenticità, dissi al prof - Prof accompagno Annika a fare un giro della scuola- e senza aspettare risposta tirai il mio sosia ( più alto di me) e andammo in bagno dove le chiesi - Sul serio sei mia dorella?- - Si- - Come si chiamava tua madre?- - Anastasia- - E l' uomo comunemente chiamato padre?- lei sbuffó, probabilmente infastidita nel sentire la domanda sul padre - Akito- - Anni?- - 16- le saltai addosso facendola cadere, ci rialzammo e la abbracciai forte per poi chiederle - Senti ho due domande- - Vai- - Anche tu sei per metà gatto?- - No. Perché tu si!!??- io annuii e continuai il discorso - E dove sei stata per sedici anni?- - Famiglia affidataria che pagava nostro padre per rimanere con loro ( cioé Akito ha dato Annika ad una famiglia affidataria che pagava, per tenere la figlia del uomo con se, [pagavano Akito])- - Ho capito- -Tu?- mi chiese lei - Prima appartamento e ora una famiglia di ...- stavo per dire vamiri quando mi corressi dicendo - Ragazzi- - Te la spassi - affermó lei - Scema- tornammo in classe e Annika si sedette alla mia destra ( p.s. alla mia sinistra c' era comunque Shizuka). All' intervallo presentai mia sorella alle mie amiche e il commento di Alexis fu - Sei sempre la più bassa, nonostante tu abbia una gemella - io misi un finto broncio quando suonó la campanella. A fine lezioni io non  volevo che i 6 vampiri succhiassero il sangue anche da Annika e infatti andammo a piedi e, una volta furi dalla villa, sussurrai a mia sorella - Occhio ai Sakamaki- lei annuì confusa ed entrammo in casa dove vidi subito Raito che, come al solito, fece i suo commenti molto adeguati - Ciao Bitch-chan hai portato un' altro pasto?- - Pasto?- domandó confusa Annika - Scherzava- cercai di giustifucare Raito mandando un occhiataccia al rosso; in immediato arrivarono tutti e Reiji chiese - Chi é?- - La mia gemella- - E come mai qua?- - Nostro padre ci ha divise alla nascita- rispose Annika - E comunque mi chiamo Annika - - Ok, ora ti faccio vedere qual' é la tua stanza- - Non ho le valigie- - Non ti preoccupare-. Io seguii Annika che a sua volta seguiva Reiji per vedere camera sua che era identica alla mia solo sulle tonalità del rosa. Quella mattina Annika decise di dormire con me visto che non voleva stare in camera da sola. Nonostante fossi stanca non riuscii ad addormentarmi e così scesi in cucina e mi preparai una cioccolata calda. Una volta davanti la mia stanza sentii un urlo, entrai e vidi Kanato su mia sorella mentre la mordeva. Io spinsi Kanato che cadde dal letto e mi diede una un' occhiataccia - Non toccare mia sorella- - Altrimenti?- - Saranno guai. E comunque se devi bere fallo da me e non da lei- ringhiai - Vuoi avere tutte le attenzioni?- - No, non voglio che un branco di deficenti le faccia male- - Pff- fece una pernacchia e se ne andó io porsi la cioccolata ad Annika terrorizzata e  le sussurrai - Tranquilla ti proteggo io- e così ci addormentammo abbracciate. La mattina dopo mi svegliai sul pavimento con Ayato sopra di me e mia sorella scandalizzata che cercava di levarmelo di dosso, io con poca non curanza mi alzai dal pavimento facendo cadere, come nulla fosse il rosso - Ho sete- - Non é il momento- - Per Ore-sama é sempre il momento- allora io gli feci io dito medio, grosso errore infatti Ayato mi sbatté al muro e mi fece molti buchi sul petto, collo e trapezio ( la parte di pelle tra collo e spalla). Quando si staccó ghignó mentre io sbuffai per dirgli - Bene ora mi vado a fare un bagno visto che é da tre giorni che non mi lavo- e lui se ne andó. Io, prima di entrare in bagno, chiesi a mia sorella - Ti va di fare il bagno con me?- lei annuì e ci aiutammo a lavarci la schiena. Una volta fuori erano 11:30 e guardai fuori dalla finestra e vedendo scendere la neve battei le mani come una bambina facendo spuntare la coda e le orecchie feline ( p.s. visto che i Sakamaki sapevano già che fossi metà gatta avevo deciso di rimanere in tale forma, tuttavia quando facevo il bagno dovevo rimanere totalmente umana altrimenti l' acqua mi avrebbe dato fastidio) quando sentii bussare alla porta dissi - Avanti- - Buongiorno la colazione é in tavola- ci avvisó Reiji, entrambe annuimmo e scendemmo a far colazione. Dopo tale pasto, visto che era sabato, salii in camera e presi un libro per poi indossare leggins felpatini, una camicia a quadri rossa e nera, dei stivaletti beige, una felpa nera con la scritta NIRVANA gialla e infine un giubbotto grigio scuro quasi nero della colmar. Scesi e andai in giardino per leggere tuttavia non arrivai neanche a due pagine che fui colpita da una palla di neve, mi girai e vidi Ayato intento a lanciarmene un' altra e così sorridendogli gli chiesi - Vuoi la gurra? Bene eccoti servito- e così inizió la battaglia a palle di neve alla quale si aggiunsero Kanato, Raito e Annika.

POV Shizuka, Laura, Alexis in versione amiche gelose.

Non ci potevamo credere. Haruka che stava facendo a palle di neve con i Sakamaki. Non che fossimo gelose, ma ferite e ce ne andammo da lí.

POV Haruka.

Dopo essermi divertita un mondo a giocare a palle di neve controllai il calendario e annunció - Lunedí é il nostro ultimo giorno di scuola prima delle vacanze invernali!!-.

L' Ombra Del Mio CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora