Mi sento meglio tra le braccia di Damian, adesso.
Damian.
Non riesco ancora a crederci che si chiami proprio così.
Forse non è un caso, forse dovrei affidarmi al destino che ci ha fatto incontrare.
Forse dovrei lasciarmi andare.Ma no, Sarah, basta dire stronzate.
Non sarai mai più quella di un tempo.
Accettalo, cavoli.Voglio solo andare a casa adesso e dimenticare questa giornata, ma non posso smettere di contemplare le braccia che mi stringono con premura, tenerezza, quasi preoccupazione.
Queste non sono quelle braccia. Non sono le braccia che mi hanno intrappolato per anni e che ancora adesso mi fanno sentire sbagliata. No, decisamente non lo sono.
Alzo gli occhi e vedo che l'Adone.. ehm, cioè, Damian.. mi sta osservando.
Sta cercando di leggermi dentro, non sa però che non vi troverà nulla. Mi hanno portato via tutto tanto tempo fa, è inutile cercare di trovare delle risposte.<<Voglio andare a casa.>> le mie labbra dicono prima che il cervello dia il loro via.
<<Ti accompagno io.>>
'No che non lo farai.' presuntuoso che non sei altro,vorrei aggiungere.
<<Invece si, per me non è un problema. Anzi, se te vai per me è inutile restare. Ti do un passaggio prima di tornarmene a casa.>> dice serio.
Wow. Quanto è bello, mio dio.
<<Dai, su .. sei stanca, cosa ti costa tornare con lui?!>> mi esorta la mia migliore amica.
Lancio uno sguardo malefico al suo sorrisetto di scuse.
TRADITRICE.Siamo fuori ad aspettare quando una limousine arriva e si ferma proprio davanti a noi.
Non mi dire.....
<<È tua?>> chiedo.
<<Di chi altrimenti?>> mi guarda e sorride.
<<Beh, di certo dai tuoi vestiti non direi che sei uno squattrinato ma nemmeno pensavo fossi così ricco!>> esclamo incredula e lui scoppia a ridere.Ride, mio dio. È ancor più bello, possibile?
Vederlo ridere è una goduria per questi miei occhi distrutti dai ricordi.
Inconsapevolmente mi ritrovo a sorridere come una tonta. Mio dio, ho perso la testa.
<<Che bel sorriso che hai. Mi fa sentire giusto.>> mi sorride di rimando.
<<giusto?>>
<<Si,giusto. Per te.>> mi guarda con desiderio e qualcos'altro che non riesco a spiegarmi e a cui non voglio pensare adesso.<<Su, entra in macchina, mia bellissima. Il povero Marcus ha aspettato abbastanza.>> mi aiuta a salire con un sorrisetto soddisfatto sul volto.
<<Wow, ma che tipo è? è bellissima, complimenti, hai buon gusto.>>
<<È una bentley. Ti piace?>>
<<Ovvio che si!>> gli rispondo osservando con gusto gli interni dell'auto.
<<Sai, si possono fare tantissime cose qui dentro. Non immagini quante..>> mi sussurra all'orecchio. Bastardo.
<<ma davvero? Tipo?..>> chiedo, cercando di nascondere i fremiti che mi percuotono tutta.
<<Tipo baciarsi, toccarsi e cose ancor più belle.>> Brividi.
<<Tipo?>> chiedo di nuovo totalmente inebetita.
<< Ti lascio immaginare, Angelo.>> si avvicina ancora fino a sfiorarmi il seno sinistro con il suo enorme braccio e :<< ma sappi che ho una gran voglia di toccarti, assaggiarti.>> conclude e io sono completamente finita.Me lo mangerei tutto, se solo potessi.
<<Non puoi>> cerco di mantenere il punto, ma sono completamente andata.
<<Posso e lo farò. E quando sarai pronta sarai solo mia. Di nessun altro.>> mi guarda con passione mentre, senza volerlo, i miei capezzoli si inturgidiscono dolorosamente.
Lo guardo con lascivia e cerco di lasciarmi andare per fargli capire che anche io lo desidero, ma il suo sguardo cade subito sul mio seno. I suoi occhi si fanno famelici, duri, carichi di desiderio e io ritorno in me mentre sento la paura e l'ansia attanagliarmi le viscere.<<Sarai mia prima che te ne renda conto. Lo sei già, Angelo. Ma quando lo capirai non potrai tornare indietro.>> mi accarezza la guancia con le sue labbra morbide e le promesse fatte mi fanno tremare.
Ancora. Ancora. E ancora.Lo guardo e vorrei avere abbastanza coraggio da avvicinarmi e ricambiare il bacio sulla guancia. Vorrei non essere così guasta per ammettere che sono già sua.
Ma..
<<Va' adesso.>> mi dice calmo.
<<Eh?>> Ribatto perplessa.
<<Siamo arrivati. E vorrei tanto poterti contattare in qualche modo.>> dice mentre sto scendendo dall'auto.<<Come sapevi il mio indirizzo?>> chiedo stralunata.
<<La tua amica. Allora, il numero?>> chiede diretto.
Mi accompagna davanti al portone ed io gli do il mio numero.
<<Allora.. ci si vede in giro?>> sorrido consapevole del fatto che non lo rivedrò mai più.
Un uomo così bello non può perdere tempo con una come me.Stasera sono stata un po' come Cenerentola. L'incantesimo è stato bello finché è durato, ma a differenza della bella principessa per me non ci sarà il lieto fine.
Lui non tornerà a prendermi con la scarpetta di cristallo. Lui se ne andrà per non fare ritorno mai più.
Lui sarà il sogno che si spezza, non quello che si avvera. Ed io resterò ferma a guardare.<<Buonanotte Damian>> sussurro, stranamente svuotata dall'idea di non rivederlo più.
<<Buonanotte, mia bellissima.>> si avvicina e mi posa un bacio candido sulla fronte.
Lo guardo dalla testa ai piedi per l'ultima volta e vado via.
Salgo di corsa le scale per poterlo rivedere dalla finestra, ma una volta entrata in casa e aver raggiunto le tende scopro che non c'è più.È andato via,penso malinconica.
Ma il ronzio del telefono tra le mie mani mi fa tornare la speranza ed il buon umore.
È lui.
Mi ha scritto un messaggio.
Forse non è finita.
Forse potremo ancora essere amici. Solo amici.Mia.
Tre lettere.
Sua. Sua. Sua. Sono sua. E capisco che non saremo mai amici.
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L'amore scalda il cuore
Любовные романыPerché si, l'amore è un sentimento puro, ma non sempre resta tale quando incappiamo in mostri maledetti. Siamo noi a renderlo migliore o peggiore perché l'amore, ogni tipo d'amore, rispecchia quello che siamo. Dunque, questo nuovo amore che sta per...