Prologo

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2 anni prima
Le lacrime non smettono di uscire. Questa volta è stata peggio delle altre, tanto da farmi sanguinare a più non posso, tanto da farmi decidere di andare all'ospedale, anche se mi vergogno.
Mi vergogno sempre, perché non riesco a reagire. Perché non sono donna abbastanza da prendere le mie cose e sparire, perché so che mi raggiungerà. Perché non sono in grado di chiedere aiuto, perché ho paura di farlo. Non riesco a smettere di sentire la sua voce, quella voce che mi ha ferito più degli schiaffi e degli abusi. Non riesco a smettere di pensare a quello che mi dice sempre quando mi prende contro la mia volontà. "Se questo è tutto quello che avrò da te, me lo prenderò senza remore, perché tu sei mia. Mi appartieni e mi apparterrai sempre, hai capito? E adesso dammi quello per cui sei venuta al mondo, stronza." Mentre sono in macchina per raggiungere la salvezza, decido quale scusa inventare, quale bugia dire per non sollevare un polverone, per non odiarmi più di quanto già mi odi. Non mi importa di nulla tranne che di questo, devo metterci un punto. Devo mettere la parola fine, devo avere il coraggio e la forza almeno in questo. Perché so che oggi è stata l'ultima volta che quell'uomo ha messo le sue luride mani su di me. Perché so che da oggi in poi, qualsiasi cosa mi diranno in ospedale, sarò libera. Questa sarà l'ultima volta che un uomo mi avrà toccata, distrutta in un milione di piccoli pezzi.


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Ciao!!

Ringrazio tutti coloro che si appresteranno a leggere.
Vi auguro una buona lettura e mi auguro che possa trasmettervi le stesse emozioni che provo io!

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Tania.

L'amore scalda il cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora