'Trev, cosa sta succedendo?' mi giro meravigliata al tono stranamente dolce di Kate.
Kate dolce? Ma scherziamo!
La vedo inginocchiarsi vicino a mio fratello, il quale è seduto sugli scalini con la testa tra le mani e le spalle ricurve in segno di sconfitta.
Oh no.. il mio fratellone..
Mi stacco piano da Damian e mi avvicino a Trev, un po' timorosa della sua reazione.
'Trev?' lo chiamo ma lui sembra non sentirmi affatto.
Tutto ad un tratto, dopo quelle che mi sembrano ore, si alza di scatto ed io faccio un repentino passo indietro per non cadere; apre il portone con le sue chiavi e corre via da me.
Mio fratello non vuole parlarmi.. perché? È la prima volta in assoluto.
Sono decisa a raggiungerlo quando, con un braccio, Kate mi ferma e mi sorprende con le sue parole: 'Lascia che vada io, Sarah.'
La guardo titubante perché non sono sicura che, in questo momento, la sua presenza possa fargli bene.
'Per favore.' sussurra e mi appoggia delicatamente le sue mani calde sulle spalle come per confortarmi.
'Lasciala salire, Sarah. Andrà tutto bene.' mi dice Alana ed io, ormai convinta, le do le mie chiavi di casa.
'Hai tutta la maglia sporca di gelato, Angelo.' Damian appoggia la sua mano grande alla base della mia schiena, lasciandomi un brivido, ed io abbasso lo sguardo per vedere che, effettivamente, il mio maglione è tutto sporco e che i resti dei nostri gelati sono tutti sparsi sugli scalini.
Dannazione, mi toccherà anche ripulire!
Sbuffo sonoramente e prendo il pacchetto di fazzoletti, che so di trovare, nella borsetta di Aly. Lei ne ha sempre un pacchetto di riserva.
'Dai che ti aiuto' esclama la Rossa e ci mettiamo a ripulire il disastro.
'Che ci fate qui? Non mi aspettavo di vedervi, oggi' le dico mentre butto anche l'ultimo fazzolettino sporco nell'immondizia.
'Mi ha chiamata Trev, ma non sapevo che sareste usciti a prendere un gelato.'
'Gliel'ho chiesto io, perché stavo uscendo fuori di testa.' sussurro e lancio un'occhiata a Damian, il quale è con le braccia incrociate sul petto e mi sta fissando a sua volta.
Cosa vuole?
Distolgo lo sguardo e mi avvicino alla mia migliore amica.
'Ho bisogno di sapere come sta' esclamo, appesantita dall'ennesima situazione disastrosa. 'Perde il controllo quando soffro e ho paura.. tanta paura che possa fare qualcosa di cui poi si pentirebbe, Aly.'
La mia voce è rotta per le lacrime che mi sforzo di trattenere.'Ha bisogno di un po' di tempo, Sarah. La presenza di Kate gli farà bene, te lo assicuro.' mi fa un piccolo sorrisino di incoraggiamento ed io, alquanto speranzosa, cerco di rilassarmi un po'.
'Lo spero proprio.' chiudo gli occhi e alzo la testa al cielo per alleviare il dolore che si è diffuso, in cerchi concentrici, ai lati della mia testa.
'Dobbiamo parlare, Sarah.' la voce un po' incerta di Damian mi fa spalancare gli occhi di colpo e capisco... vuole sapere di Colton.
I miei occhi si riempiono di lacrime.. lacrime che scottano di verità. Sbatto le palpebre ripetutamente per rimandarle indietro, ma sento di non farcela.
Abbasso la testa in direzione di Alana e la fisso, sperando che venga a soccorrermi, a salvarmi.
'Se è lui che vuoi.. merita di avere tutta te stessa, Sarah. Anche la parte più malata o morta di te.' Lo sguardo di Aly è sincero e supplichevole, non più freddo come una volta e mi dà speranza.
Le sorrido, ancora tesa, e lancio un'occhiata a Damian che ci sta ancora guardando, chiaramente sulle spine.
'Mi accompagni in un posto?' gli chiedo, ancora indecisa su cosa dirgli.
Non me la sento di raccontargli tutto, non ancora, e se proprio devo, voglio essere nel posto che più mi dà pace e dove la mia mamma e il mio papà si sono incontrati.
'Certo, sali in macchina.' mi fa cenno di seguirlo ed io mi dirigo verso la macchina.
Apro la portiera della sua Aston Martin e, prima di salire, guardo per un'ultima volta la mia migliore amica, pregando che le cose vadano per il meglio.
'Allora, dove andiamo?' mi chiede l'Adone una volta che mi sono sistemata nella sua auto.
'A Hyde park.' rispondo concisa.
'Come ci arrivi fin lì solitamente?' mi chiede lanciandomi un'occhiata perplessa.
'Con la metropolitana.'
'E perché proprio a Hyde park?'
'Mi rilassa.' sospiro e non so più cosa dirgli, perciò guardo fuori il finestrino e intreccio le dita delle mie mani gelide e tremolanti.
'Quello che stai per dirmi... non mi piacerà, vero?' chiede con tono cupo e mi accorgo che ha irrigidito tutti i muscoli delle spalle e delle braccia.
Se sapesse...
'A nessuno piacerebbe..' mormoro sgomenta e vorrei tanto rassicurarlo, ma, prima, dovrei trovare chi rassicura me.
'Avrei voglia di uccidere qualcuno, Angelo.' le sue mani stringono talmente tanto il volante che le nocche sono diventate bianche.
So bene come si sente, anche perché quando sono fuggita via da Colton mi sentivo allo stesso modo: arrabbiata, frustrata.
Non volevo più essere come Cenerentola, sempre denigrata e derisa, ma avrei voluto diventare la matrigna e calpestarlo, sottometterlo.
E non volevo nemmeno più essere come Biancaneve, sempre alla ricerca della felicità e del principe azzurro, ma la strega cattiva per distruggerlo, avvelenarlo.
Annientarlo.
Ma, poi, ho incontrato Mike, Delilah, Alana e ho scoperto che Kate si era trasferita nella stessa città in cui ero appena fuggita io, con l'aiuto di mia sorella e mio padre.
Con loro tutto è diventato più sopportabile, perché la mia anima e il mio cuore, dietro le lastre di ghiaccio che avevo costruito da quando stavo con Colton, avevano percepito il tepore che i loro sorrisi avevano portato nella mia vita.
Il mio cuore accettava con gratitudine, fin quando non è arrivato il mio Damian a riscaldarmi e sciogliermi completamente il cuore.
Il suo arrivo è stato un ritorno alla vita, una rinascita. E, non so per quante volte al giorno, mi chiedo sempre che fine avrei fatto se quel ragazzo non mi avesse importunato al bar, due settimane fa.
Se Damian non m'avesse salvato.. e allora mi viene da pensare che è proprio vero che un piccolo gesto cambia il destino di una persona. Che grazie ad un incontro la sua vita prende un altro binario.
A me è successo.
E magari per sempre. O Magari soltanto per un po'.
Sorrido piano e gli sfioro un braccio con le mie dita affusolate, consapevole che, almeno per adesso, non sono più sola.
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L'amore scalda il cuore
RomansaPerché si, l'amore è un sentimento puro, ma non sempre resta tale quando incappiamo in mostri maledetti. Siamo noi a renderlo migliore o peggiore perché l'amore, ogni tipo d'amore, rispecchia quello che siamo. Dunque, questo nuovo amore che sta per...