Quindici

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-"Aspetta un attimo. Mi stai dicendo che i miei genitori mi hanno mentito per tutto questo tempo?".

-"Non è mentire. Piuttosto, ti hanno tenuto all'oscuro di tutto. Probabilmente avrebbero avuto intenzione di dirtelo quando secondo loro saresti stata pronta".

-"Per me equivale a mentire, Alan".

-"Anche per me, ma prova a metterti nei loro panni. Avresti fatto la stessa cosa".

-"Già. Forse. Ma ciò non li giustifica. Dovevano dirmelo. E poi, tu come fai a saperlo?".

-"Perché tu mi conoscevi prima di incontrare loro. E' solo che non te lo ricordi perché ci hanno separato da piccoli. Me l'ha raccontato mio padre, prima di morire".

-"Mi dispiace".

-"Non ti preoccupare. Mi ha raccontato anche della tua famiglia".

-"Della mia famiglia? Aspetta. Quale?".

-"Quella vera. Quella biologica".

-"E perché non li ho conosciuti? Perché non li ho mai visti?".

-"Perché sono morti in battaglia".

-"Come? Quale battaglia?". La storia si faceva sempre più strana e mi risultava davvero difficile credere a tutte quelle parole.

-"Quando tu eri piccola il tuo clan e il mio erano alleati. Purtroppo, c'erano altri clan nelle vicinanze e volevano prendere il potere ma le nostre famiglie avevano tanti amici e si batterono con coraggio e vinsero. Mi dispiace che tu non li abbia conosciuti. Sono sicuro che sarebbero stati dei genitori perfetti".

-"Alan, mi stai parlando di tribù? Siete indigeni? Non capisco più niente!".

Scoppiai a piangere. Tutto si stava frantumando: i miei ricordi, le mie sicurezze, la mia famiglia. Non riuscivo a capire. Non riuscivo a crederci. Tutto quello in cui credevo non esisteva più.

-"Più o meno", ripose con un sorriso d'incoraggiamento.

-"Quando saprò tutta la verità?". Ero sicura che mi nascondesse ancora qualcosa. Forse per il mio bene, come avevano fatto Mark e Lilian.

-"Quando compi gli anni?".

-"E questo che c'entra? Rispondi alla mia domanda. Non sai che non si risponde a una domanda con un'altra domanda?".

-"Da che pulpito", rise e la sua risata contagiò anche me, nonostante fossi estremamente triste e frustrata.

-"Hai iniziato tu. Perciò voglio una spiegazione. Poi ti dirò la data del mio compleanno".

-"Ok. Scoprirai tutta la verità quando avrai compiuto gli anni".

-"E perché?".

-"No, no. Una domanda alla volta. Ora sta a te".

-"Uffa. Il mio compleanno è il 13 settembre, credo. Non sono più sicura di niente ormai".

-"Lilian e Mark ti hanno detto questo?".

-"Sì. Mi hanno fatto vedere le foto di tutti i miei compleanni ed era sempre il 13 settembre. Ora tocca a te: perché è così importante il giorno del mio compleanno?".

-"Quest'anno compirai 17 anni. E' una tappa della vita molto importante, almeno per quelli come noi".

-"E il tuo compleanno quand'è?".

-"Il mio è il 3 novembre".

-"E quanti anni compirai? So che sei più grande di me".

-"Di poco".

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