-"Salve, sono qui perché l'altro ieri ho presentato la richiesta per avere un tutor. Mi è già stato assegnato?", chiesi alla signorotta della segreteria.
-"Lei è la signorina...?".
-"Jefferson".
-"Allora, mi faccia guardare. Ecco qui. Sì, le è stato assegnato. Comincerà la settimana prossima, ogni pomeriggio alle 16:00 nell'aula di chimica".
-"Mi scusi ma avrei bisogno del tutor questa settimana".
-"Mi faccia guardare. Domani va bene?".
-"Assolutamente!".
-"Allora si faccia trovare alle 16:00 nell'aula di chimica".
-"E il mio tutor sarà direttamente lì?".
-"Certo. Arrivi puntuale, signorina".
Domani, mi devo ricordare. Non avevo chiesto alla Segretaria se il mio tutor sarebbe stato maschio o femmina, ma non mi importava. Ero decisa a recuperare i vecchi voti in tutte le materie possibili. Ero determinata e sapevo che ci sarei riuscita.
-"Allora è ufficiale? Avrai un tutor?", chiese Mia mentre ci incamminavamo verso l'uscita. Le lezioni erano terminate prima quel giorno, per l'incontro docenti-famiglie.
-"Devo, se voglio avere dei bei voti. Tu come fai a cavartela in tutte le materie?".
-"Diciamo che mi accontento del minimo e gli insegnanti ne sono al corrente".
-"Beata te. Appena vedo una B mi deprimo. Figurati con una C e non sono immaginare se dovessi prendere voti ancora più bassi".
-"Sei stata abituata così ed è giusto che tu voglia il meglio da te stessa".
-"Già. Hai ragione".
-"A proposito, hai più sentito Alan?".
Alan, cavolo. Non l'avevo più sentito da quella sera dietro casa mia, da quel bacio.
-"No", risposi brevemente.
-"Cos'è successo, Jeff?", chiese lei incuriosita. Non riuscivo mai a nascondere le miei emozioni.
-"Niente, davvero. Non mi ha più chiamata e io ho paura di stargli troppo addosso".
-"Sono seria, Malia. Dimmi la verità. Capisco benissimo quando nascondi qualcosa".
-"E va bene. Ci siamo incontrati l'altra sera e abbiamo chiacchierato un po'", arrossii prima di finire la frase e lei si fece ancora più curiosa.
-"E...?", insistette con un gran sorriso malizioso.
-"E...niente. Mi ha dato un bacetto".
-"E avevi intenzione di tenerti questo scoop solo per te? Cattiva! Dai, racconta. Com'è stato?". Era più entusiasta di me.
-"Un bacio semplice, niente di più".
-"Sì, certo. E tu pensi che io creda che la mia migliore amica, bellissima e super genio, non abbia passato una serata molto lunga con quel fusto?", disse soffermandosi sulla parola molto.
-"Esattamente", risposi soddisfatta che fosse stata lei a trarre le conclusioni giuste.
-"Oh, ma dai! Puoi raccontarmi tutto, lo sai!", disse abbattuta ma con ancora gli occhi pieni di entusiasmo.
-"Non c'è altro, Mia. Mettiti il cuore in pace".
-"Sul serio?", chiese stupita.
-"Certo. Cosa mai vorrebbe di più un ragazzo così da una come me?".
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Voglio ricordare
General FictionQuesta è la storia di Malia, una liceale che vive in un paesino alle porte di un bosco. Sarà protagonista di un'avventura che le sconvolgerà la vita, la sua intera esistenza. Sarà lei a voler ricordare. Non è la solita storia di lupi mannari e vampi...