-"Perché l'hai invitata a cena da te?", mi chiese infastidita Mia il giorno dopo.
-"Perché è sola. Si è trasferita da Minneapolis senza la sua famiglia e vive con la zia che non è mai a casa. Volevo esserle d'aiuto. Perché?", risposi anch'io infastidita dalla sua domanda.
-"Perché? Perché sei sparita tutto il giorno! Continuavo a chiamarti e non rispondevi o eri irraggiungibile! E se fosse una malintenzionata? Non devi fidarti così facilmente delle persone, Jeff", mi rimproverò.
-"E da quale pulpito", esclamai ridendo. "Tu hai mangiato con dei ragazzi che nemmeno conosci e dici a me di fare attenzione alle persone? Mia, taci", aggiunsi prima che potesse dire altro.
-"Beh, ma loro si sono presentati e sono stati molto simpatici. E poi non li ho invitati a casa mia", ripeté.-"Certo, certo. Non ha importanza. È una brava persona e quando la conoscerai, lo penserai anche tu", dissi.
-"Ne dubito fortemente. Oh sì, fortemente!", mi rispose a tono. Non finì la frase che subito spuntò Tiphani da dietro i gradini dell'entrata della scuola. Appena Mia la vide, assunse un'espressione di disapprovazione guardandola da capo a piedi. Non smetteva di fissarla così le diedi uno scossone per farle distogliere l'attenzione dagli abiti di Tiphani.-"Ehi, ma hai visto com'è vestita?", mi chiese stizzita.
-"Sì e se proprio lo vuoi sapere, penso che stia benissimo", risposi schietta e sorridente.
Dopo una breve pausa, mi guardò allibita e disse: "Jeff! Non sarai mica...?", senza finire la frase, guardandomi storto.
-"Ma che dici Mia! Mi conosci, ormai. Ti sarei già saltata addosso se fossi stata quello che pensi", risposi ridendo.
-"Uh, è una dichiarazione?", chiese ridendo e guardandomi ancora storto.
-"Potrebbe esserlo, ma non mi piacciono le ragazze, tranquilla", risposi sorridendo.
-"Ciao, Malia. Come stai? Lei è Mia, giusto?", chiese Tiphani appena ci raggiunse, indicando Mia.
-"Ehi, ciao!", risposi, "Sì, lei è Mia. Mia, lei è Tiphani", conclusi.-"Piacere", disse Tiphani allungando la mano per stringere quella di Mia, ma lei non la allungò a sua volta, molto maleducatamente.
-"Il piacere e tutto tuo", disse Mia, mortificando Tiphani e le sue buone intenzioni. Tiphani abbassò la mano e fece un sorriso timido e, in qualche modo, frustrato.
-"Allora, Tiphani", dissi per smorzare la tensione, "Hai già conosciuto qualcuno qui alla BRFHS?".
-"Per ora ho conosciuto voi due, una ragazza del secondo e due ragazzi dell'ultimo anno. Ma non mi lamento: sono appena arrivata, ho bisogno di ambientarmi prima, esplorare la scuola", disse sorridente.
-"Già", dissi distrattamente. Erano appena scesi da un SUV blu elettrico i fratelli Murray assieme a un bambino, che fosse il loro fratellino? Non badai al piccolo, piuttosto mi ero incantata su Sean, quello dagli occhi azzurri. Com'era possibile che mi prendesse tanto? Non mi era mai successo che tutte le mie attenzioni si focalizzassero su un ragazzo, che mentre leggevo la mente vagava per conto suo e arrivava sempre allo stesso pensiero fisso: lui.
Mia iniziò a urlare salutandoli e richiamando la loro attenzione. Che figura. Non riusciva ad essere discreta nemmeno davanti a me, davanti a tutta la scuola.Loro si girarono verso di noi e ci salutarono con la mano, ma non si avvicinarono, proseguirono per la loro strada verso l'ingresso della scuola.
-"Dovresti imparare ad essere più discreta", dissi a Mia, rimproverandola. "Non è possibile che ogni volta ci fai fare delle figuracce. Visto? Non ci hanno nemmeno prestato attenzione", aggiunsi arrabbiata e indicando verso la loro direzione.

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Voglio ricordare
Fiksi UmumQuesta è la storia di Malia, una liceale che vive in un paesino alle porte di un bosco. Sarà protagonista di un'avventura che le sconvolgerà la vita, la sua intera esistenza. Sarà lei a voler ricordare. Non è la solita storia di lupi mannari e vampi...