Capitolo quattordicesimo.

186 10 0
                                    

MARILINA IRMA BLACK

«Signorina Black?»

La voce squillante del professor Babbling, di Antiche Rune, mi risvegliò. La mia mente stava vagando verso universi paralleli, che riguardavano principalmente la voglia irrefrenabile di continuare a leggere un meraviglioso libro notato la sera prima nella biblioteca.

 La mia mente stava vagando verso universi paralleli, che riguardavano principalmente la voglia irrefrenabile di continuare a leggere un meraviglioso libro notato la sera prima nella biblioteca

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

(nella foto: Darren Criss nel ruolo del professor Adam Babbling)

«Mi scusi tanto, professore» balbettai a disagio, «ero solo un po' distratta.»

Con aria amichevole, il professor Babbling sorrise e disse: «Per questa volta chiuderò un occhio. Continuiamo con la lezione. Signorina Weasley, che cosa stavo dicendo?»

Rose, che fino a quel momento aveva gli occhi verdi puntati su di me, alzò il capo e sorridendo si schiarì la voce. «Parlavamo... parlavamo delle rune di protezione» esclamò.

Lui annuì e la indicò con un dito. «Esattamente.»

Sospirai e continuai a pensare al libro che fra pochi minuti avrei potuto tenere fra le mie mani. Quante volte avevo immaginato di poter sfogliare le pagine ingiallite di quel volume dalla sera precedente? Per me, non c'era stata una notte: avvolta dalle verdognole coperte del mio letto, non avevo chiuso occhio, continuando a pensare a quanto volessi quel libro.

I minuti passavano così lentamente che nella mia mente deviata dalla lunghezza del tempo appariva l'immagine del libro che si allontanava sempre più, fino a scomparire.

Sospirai e guardai per l'ennesima volta l'orologio: mancavano solo due minuti. Gli stomaci degli studenti attorno a me, continuavano a borbottare. E come biasimarli, era l'una passata.

Ma, ad essere onesta, non avevo per niente fame: la dipendenza dal libro di cui non sapevo nemmeno il titolo, mi aveva corrosa dentro, facendomi dimenticare tutte le faccende più importanti, come la lezione, il rispetto per il professore e l'ora del pranzo.

«Bene» trillò il professore passando davanti al mio banco. Giurai di averlo visto osservare il mio sguardo disattento...

«Per la prossima lezione, voglio che mi scriviate tremila parole sulle tre tipologie di rune che abbiamo affrontato quest'anno. Potete andare.»

Senza trascrivere il compito assegnato, balzai in aria e sistemai le mie cose all'interno della borsa a tracolla. Proprio in quel momento, Rose Weasley, Laura Paciock e Albus vennero verso di me con aria tranquilla.

«Ehi» mormorò il mio amico, «vieni a pranzo con noi? Ho sentito dire che ci saranno le lasagne!»

Riprodussi un'espressione il più rammaricata possibile. «Mi dispiace tantissimo, Al, ma ho altri impegni.»

Sua cugina Rose curvò le sopracciglia e chinò la testa da un lato. Incontrando i miei occhi castani, commentò dicendo: «Non è per niente salutare saltare i pasti previsti dalla giornata. E' un errore particolarmente frequente da parte degli adolescenti che non dispongono di una figura genitoriale che...»

Io non so chi sono 3 || La ragazza senza infanzia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora