14 CAPITOLO -La prima prova-

6.8K 466 287
                                    

È da stanotte che cerco di caricare questo capitolooooo....
Buona lettura :))

14 CAPITOLO

POV HARRY

"Quindi sei fidanzato?" Chiese dopo varie domande, la ragazza. Tossii imbarazzato.
"Bhe...si.." borbottai poco convinto. Potevo definire Draco il mio 'fidanzato'? Avrei dovuto chiarire questa cosa con lui.
"Ancora, Potter?" Fece lei contrariata. Io la fissai confuso mentre alzava gli occhi al cielo come per riprendere la pazienza per continuare a parlare.
"Dovresti fare un corso per la tua sicurezza. Perché ce l'hai leggermente sotto i piedi..." mi prese in giro dicendo comunque la verità. Annuii sconfitto.
"In mia difesa dico che non sono sempre così..." borbottai con la testa calata.
"Davvero? Ti faccio notare che me lo hai detto come un cane bastonato." Rise la mora. Fu il mio turno di alzare gli occhi al cielo.
"E poi a te cosa importa della mia sicurezza?" Chiesi acido. Lei non si mosse, continuando a fissarmi negli occhi.
"Manderai a quel paese tutto l'onore dei Potter..." fece con i denti stretti, cambiando totalmente umore in pochi istanti. Come se stesse parlando del suo stesso onore.... chi diavolo si credeva di essere.
"Onore dei Potter? Continuo a non capire cosa possa avere a che fare con te." Mi alzai cercando di reprimere la rabbia. Odiavo la gente che mi giudicava o mi diceva cosa fare. Volevo essere libero, forse anche un po' ribelle.
Non per nulla ero un serpeverde.
"Me ne fotto dell'onore. Lo sai cosa mi hanno lasciato i miei genitori? Un oscuro signore che vuole uccidermi per non so quale motivo; un'infanzia con una famiglia alquanto violenta e scorbutica; una stupida cicatrice sulla fronte ed una vita piuttosto movimentata.... Non credo che adesso mi debba importare del loro onore, perchè io in tutta la mia vita non l'ho mai percepito..." mi sfogai alzando la voce.
Da quando ero arrivato ad Hogwarts , infatti, mi era stata spiegata dopo dieci anni la mia storia...
in pratica avevo vissuto i miei primi dieci anni come una persona totalmente estranea a me.
Mi avevano parlato dei miei genitori, di Voldemort, di come fossero morti per salvarmi e di come l'oscuro signore stesse risorgendo. E fino a quell'anno, quando quest'ultimo si era manifestato, mi era sembrato tutto così distante da me da non crederci.
Sì, i miei genitori mi avevano salvato. Ma con la loro morte era morto anche un futuro felice e tranquillo per me, era morto l'amore e l'onore... Con loro ero morto anche io, e nessuno lo capiva.
"Tu vivi nell'ombra dei racconti altrui...." disse tranquillamente Genesis alzandosi e posizionandosi davanti a me. Strinsi i denti.
"...fino a quando non vedrai la verità con i tuoi stessi occhi, continuerai ad essere cieco." Concluse avvicinandosi talmente tanto da scorgere il fondo dei suoi occhi. La strana sensazione di familiarità mi riavvolse portandomi velocemente a scostarmi dalla ragazza.
Lei sorrise raggiante come se la nostra discussione non fosse mai avvenuta.
"Ho voglia di gelatine..." fece buttandosi nuovamente a terra e prendendo un pacchetto delle suddette dalla tasca della divisa.
"A te la scelta." Fece poi porgendomele con aria di sfida.
Ghignai.

Quando entrai in sala comune era oramai passata l'ora di cena, e ovviamente io non ero riuscito a passare per la sala grande.
Non appena alzai lo sguardo, un Draco visibilmente scosso mi fulminò con lo sguardo.
"Dove diavolo sei stato?" Chiese come una mamma arrabbiata. Soffocai una risata, ma il biondo dovette accorgersene, perchè mi prese per un orecchio e strinse la presa.
"Ehi.. mi fai male.." gridai cercando una via di fuga.
Draco lasciò la presa con tanto slancio da farmi finire sul divano. Cercai di alzarmi, ma il biondo capì le mie intenzioni e si mise a cavalcioni su di me bloccandomi le mani sopra la testa.
"Mi hai fatto morire di paura idiota di un Potter." Fece con la voce spezzata. Io sorrisi un po'.
"Di paura o di gelosia?" Feci malizioso. Il biondo arrossì lasciandomi le mani e incrociandole sul petto facendo il broncio ed evitando il mio sguardo come un bambino. Sorrisi ancor di più.
"Non dire idiozie, Potter. Ero solo preoccupato." Ribadì con ostinazione.
"Okay. Okay. Comunque non preoccuparti. Sto bene. E non ho mai smesso di pensare a te." Dissi con convinzione, mantenendo un tono di voce basso e sensuale. Draco mi guardò ancora rosso in faccia.
Io ne approfittai per portare le mani sui suo fianchi e issarmi facendo avvicinare in unistante i nostri visi.
Ghignai specchiandomi in quegli occhi grigissimi.
"Sei sempre il solito pervertito..." sussurrò Draco con poca convinzione prima che le nostre labbra si incontrassero dopo quella che sembrava un eternità in astinenza. Assaporai la sua bocca carnosa e fredda, chiudendo gli occhi per assimilare meglio il momento.
Quando finii l'ossigeno mi scostai piano respirando profondamente.
"Vuoi essere il mio ragazzo?" Dissi con convinzione e nella mia testa la voce di Genesis che mi ricordava la mia poca sicurezza si allontanò fino a sparire.
Draco sbarrò gli occhi sorpreso.
"Pensavo avessimo già superato questa fase..." fece distratto. Gli afferrai il mento e lo tenni fermo facendo sì che il suo sguardo non si abbassasse.
"Voglio dire a tutti che sei mio. Voglio poter abbracciarti davanti a tutti senza che tu mi possa scansare. Voglio poter guardarti ad ogni ora del giorno senza che nessuno lo trovi strano. Voglio che nessuno si avvicini a te perchè io e te ci apparteniamo. Voglio te. Anche se ho soli quindici anni e sono un pervertito..." ammisi costringendomi nuovamente a prendere il fiato che avevo perso.
Draco mi guardò con gli occhi luccicanti.
"Bhe. Penso di essere anche io un tantino pervertito.... e.... sì voglio essere il tuo ragazzo stupida serpe." Mi rispose e senza darmi il tempo di dore qualsiasi cosa, si rifiondò sulle mie labbra suggellando il nostro patto. Sorrisi sulle sue labbra.
"Ho paura per domani." Confessai staccandomi nuovamente dalle sue labbra e cercando nei suoi occhi un po' di conforto. Draco mi abbracciò poggiando la testa nell'incavo della mia spalla. Ricambiai la stretta.
"Dormi con me stanotte." Dissi con un tono di voce tra l'affermazione e la domanda. Draco rabbrividì ridendo.
"Non verrò a letto con te, Potter." Mi sussurrò nell'orecchio. Risi anche io stringendolo ancora un po'.
"Cambierai idea Malfoy, ma per stanotte stammi solo accanto." Dissi allontanandolo e prendendol per mano. Lui annuì solenne. Si alzò in piedi e insieme andammo a dormire.
"Notte Dray." Dissi abbracciandolo da dietro e dandogli un casto bacio tra i capelli. Lui si accoccolò comodo tra le mie braccia e si tirò la coperta sin sotto il mento.
"Notte Harry." Rispose con un sussurrò sopprimendo uno sbadiglio. Sorrisi addormentandomi.

Chronophobia (IN REVISIONE)|| DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora