Nei capitoli precedenti...Senza sapere come, Harry si ritrova a partecipare ad un incontro tattico nella sala grande di Hogwarts alla presenza della sua famiglia, di Neville e sua nonna, di una stralunata Luna Lovegood e degli occhi vigili del preside.
Draco spiega ai presenti tutto quello che ha scoperto nei due anni al servizio del signore oscuro, tralasciando dei particolari che in seguito vorrà spiegare solo al suo ragazzo.
Per garantire la sicurezza di Genesis e Neville, il biondo propone inoltre una permanenza di un anno ad Hogwarts.
La reazione di Genesis a questa richiesta è delle peggiori. Nel frattempo a casa di Hermione si scopre qualcosa in più sul conto della gemella Potter. Che sia l'ultimo pezzo del puzzle?(((Scusate per tutti gli errori ma è notte fonda e non trovo nemmeno la tastiera del cell..)))
29 CAPITOLO
-Senza un filo logico-
Harry's pov
Mi buttai sfinito ai piedi del camino della sala comune. Avevo freddo, anche se scommettevo che fuori era una fin troppo magnifica giornata."Non ha senso, Dray. C'è qualcosa che non va in quello che hai detto." Affermai scuotendo la testa. "Non fraintendermi, non voglio dubitare di te, ma..." Draco si mise seduto a gambe incrociate davanti a me, interrompendomi prima che riuscissi a terminare il pensiero.
"Hai ragione." Annuì serio. Lo guardai corrucciato.
"Cosa?" Chiesi per avere maggiori spiegazioni.
"Quello che ho detto in sala grande. È solo una piccolissima parte di quello che è davvero successo. Non me la sono sentita di raccontare tutto davanti a tutti. Meritavi di conoscere per primo tutta la tua storia..." Draco mi guardò diritto negli occhi ed io cominciai davvero a sudare freddo.
"Dray, mi stai mettendo davvero paura." Sibilai ironicamente, cercando di stemperare la situazione. Lui rimase serio. Fu allora che mi strinsi le braccia al petto e mi preparai ad ascoltare qualcosa di orribile.
"Non so davvero da dove cominciare." Borbottò il biondo sull'orlo di un esaurimento nervoso, me lo immaginavo collassato da un momento ad un altro.
"Draco. Non importa. Basta che sia la verità." Dissi convinto, prendendogli la mano e stringendola forte alla mia. In quel momento mi resi conto che nella mia vita avevo vissuto innumerevoli momenti come quello. Confessioni, storie da raccontare, verità, bugie...
Magari quando avrei raggiunto la terza età, le mie vicende avrebbero potuto essere raccolte in un libro.
"Okay. Partiamo dall'inizio degli inizi. Voldemort ha sempre voluto essere il mago più grande e famoso di tutti i tempi. Rendendosi conto, però, di non poter eguagliare minimamente Albus Silente, decise che sarebbe diventato famoso in un altro modo. Decise di diventare il più grande mago oscuro di tutti i tempi. Il male in persona. Ovviamente come sai anche tu, ci stava riuscendo benissimo, seminava panico e terrore tra i maghi e purtroppo anche tra i babbani. Tutto questo finì non appena venne rivelata a lui la profezia.
Voldemort vide i suoi piani di gloria svanire in un attimo e accecato dalla rabbia, decise di eliminare ogni bambino nato alla fine di luglio. Come ho detto prima, tu sei stato solo il primo della serie, ma a causa di non si sa, quale incantesimo o fortunato caso, una parte dell'anima di Voldemort diventò tua, facendo di te un perfetto horcrux. La stranezza però è che anche se Voldemort ha perso quasi del tutto il suo potere in quel momento, la sua mente ed i suoi pensieri cambiarono, così come i suoi obbiettivi.
Quella stessa sera ordinò di cancellare la memoria a tutti i presenti tranne ad uno. Piton. L'unico a sapere la verità fino ad oggi. Poi impose che tu e tua sorella, veniste condotti al manor."
Draco si fermò un attimo per riprendere fiato ed io ovviamente ne approfittai per riversare su di lui le mie mille domande.
"Aspetta, cosa? Pensavo che Piton fosse dalla nostra..." Quasi gridai incredulo.
"Non c'è una nostra e una loro, Harry. Una volta he avrò finito capirai." Cercò di rassicurarmi, mentre mi rese solo più confuso.
"I tuoi ricordi sulla tua infanzia con i Dursley sono falsi. In realtà i tuoi primi dieci anni di vita li hai passati al Manor." Boom. Colpito e affondato. In un attimo smisi di respirare e mi girò la testa tanto che Draco mi mantenne per evitare che cadessi nel fuoco ardente del camino.
"Questo non ha senso." Mormorai approfittando della stretta del mio ragazzo per riordinare le idee e riprendermi.
"Al Manor?" Chiesi poi aggrottando le sopracciglia. Il mio ragazzo annuì.
"Voldemort cercava un modo per riacquistare il potere perduto. E quale miglior modo se non cercare un antidoto usufruendo dello stesso male che ti ha causato la ferita?"
"Stai dicendo che voleva usare me e Genesis come cura?" Chiesi stranito.
"È proprio quello che ho detto." Confermò Draco.
"Bhe, ma non ci è riuscito." Dissi interrogativo.
"In realtà sì, ma non nel modo in cui lui pensava." Fece pragmatico.
"Spiegati." Lo spronai. Lui non se lo fece ripetere due volte.
"Diciamo che in un primo periodo Voldemort era troppo debole per qualsiasi tipo di cosa. Anche nel suo periodo di maggior splendore, non si era mai spinto a crearsi degli Horcrux ed ovviamente non aveva idea dei cambiamenti fisici che questa pratica comportasse -è come se ogni volta che un pezzo della tua anima va via, il tuo corpo ne risenta e comincia a mutare- oltre a renderlo debole ed innoquo, grazie a te Voldemort si è guadagnato un bel paio di occhi rossi da rettile. Tornando al punto.
Voldemort era ridotto ad un vegetale. Un uomo finito che deve passare il suo tempo seduto su una poltrona. Intanto vi vedeva crescere davanti a lui. Vi vedeva muovere i primi passi, le prime risate, le prime parole. E man mano che queste cose accadevano, lui riprendeva un po' di umanità e ritornava ad alzarsi, camminare, a mangiare. Pian piano capiva che non aveva più intenzione di essere famoso per la sua crudeltà." Non ce la feci più. Scoppiai a ridere in faccia al biondo che si fermò nel suo racconto per guardarmi preoccupato.
"Assurdo!" Gridai tra le risate. Dovetti perfino mantenermi la pancia tanto che ridevo. Draco continuava a fissarmi come se stesse guardando un alieno scendere con la sua navicella sulla torre di astronomia.
"Tu. Mi stai dicendo. Che Voldemort è diventato buono grazie al suo amore per i bimbi?" Non riuscii nemmeno a finire la frase che ripresi a ridere.
Il biondo sbuffò.
"Harry. La cosa non è così banale. Sono passati anni prima che se ne rendesse conto. Prima che riuscisse a cambiare idea, ma è stato così. La sua decisione di portarvi al Manor gli ha cambiato la vita." Spiegò nuovamente Draco. Io scossi la testa cercando di ritornare serio.
"Va bene. Quindi il Signore Oscuro è diventato buono. Come mi spieghi gli avvenimenti degli ultimi anni? Io che vengo posseduto, tu che per poco non muori. Sirius che muore per davvero. Questo non mi sembra essere buoni Draco."
Dissi con disprezzo.
"Come stavo dicendo..." Ricominciò il biondo, risoluto.
"...Voi crescevate sotto le cure minuziose di zia Bella e di mia madre, frequentavate le lezioni private dei miei maestri, giocavate con me ed i miei amici sotto lo sguardo protettivo di Voldemort. Insomma, stavate vivendo come ogni bambino merita, ma la vostra non era vita. Era una schiavitù. In fin dei conti voi eravate stati rapiti. Di certo non lo ricordavate, ma era così.
Per questo motivo, Voldemort prese la decisione di farvi dimenticare di quegli anni passati insieme, di quell'infanzia rapita e di darvi una vita vera.
La prima volta che ci siamo visti. In pratica era nemmeno quettro mesi dopo esserci lasciati. Ma tu non ricordavi. Nessuno dei due ricordava. E io riuscivo solo a pensare che i tuoi occhi erano qualcosa di familiare, e che ti avrei protetto." Okay. Stavo per piangere. "Stai bene?" Si accertò Dray.
"Sì. Sto bene, ti prego va' avanti." Mi passai una manica sugli occhi lucidi e mi ricomposi. Il mio ragazzo mi fece un sorrisetto intenerito prima di continuare.
"La prima volta che Voldemort si è fatto vivo è stato il quinto anno non è vero? -io annuii-
Tu che eri posseduto da Voldemort. Pensavi fosse qualcosa di cattivo. Quel "sto arrivando".
In realtà non ti sei mai accorto che quello che ti stava offrendo era un aiuto. Eri troppo impaurito." Dovevo avere una faccia a dir poco sconcertata, perchè Draco di affrettò a darmi delucidazioni.
"La stanza dove mi hai portato quando finalmente mi hai detto la verità, quella nascosta in biblioteca. Non ti sei accorto che era lì che veniva custodito il libro delle prove. Ed è da lì che tua sorella lo ha preso."
"Lei come faceva a saperlo?" Chiesi curioso.
"Quando a dieci anni a te venne cancellata la memoria, Genesis si batté affinchè non facessero la stessa cosa con lei. Voleva ricordare di avere un fratello, voleva ricordare di aver avuto un'infanzia per lei stupenda e soprattutto voleva rimanere a far parte di quella che dopo dieci anni considerava famiglia. Il suo volere venne accettato, ma Voldemort le fece promettere di non intromettersi nella tua vita se non al momento opportuno. Lei acconsentì e decise di iscriversi all'istituto femminile di Beaubatonx dove sarebbe stata al sicuro. Solo tre anni fa ha deciso di tornare da Lily e James, con l'aiuto del Signore Oscuro, ma comunque è diventata una mangiamorte ed ha continuato a visitare con frequenza casa mia. Quindi. Per rispondere alla tua domanda. Genesis è stata mandata da Voldemort, tu non capivi il senso dei tuoi giri per il castello, così Genesis ti è venuta incontro."
"Ma quel giorno nella stanza della biblioteca..." cercai di dire, ma evidentemente il mio ragazzo aveva una risposta anche a quello.
"Voldemort mi disse che io potevo essere una utile pedina ed in effetti è stato così. Io ti ho protetto come lui ha sempre desiderato."
Forse la storia stava cominciando a delinearsi.
"Per quanto riguarda la mia prigionia in quello scantinato, diciamo che era stato tutto calcolato. Voldemort sapeva che la tua testa era piena di odio nei suoi confronti. E lui era deciso ad alimentarlo. È ancora convinto di questo."
"Perchè?" Mi sbilanciai a chiedere, e mi resi conto di essere realmente interessato alla risposta.
"Perchè è convinto di meritarlo. È convinto che il tuo odio sia la giusta punizione a tutti a danni che ha causato nel corso della tua vita. Quando siete venuti a salvarmi, tutti i mangiamorte presenti nella struttura avevano l'obbligo di non attaccare nessun intruso. Potevano solo difendersi. E quando noi siamo andati via, loro hanno battuto in ritirata." Mi spiegò piano.
"Sirius..." Accennai in un sussurro.
"È a casa dei tuoi Genitori. Genesis e mia madre hanno detto loro la verità su tutta questa storia quando io sono sparito."
Avrei voluto saltare dalla gioia per la notizia della salvezza di Sirius, invece stentavo ancora a credere che tutto quello che stavo ascoltando fosse vero.
"Anche quello era calcolato." Lo dissi con convinzione. Sapevo quale fosse la risposta. Infatti Draco annuì.
"Sì. Anche la conversazione tra me e tua sorella in cucina." Affermò. Io annuii poco convinto e il silenzio piombò nella stanza.
"Perchè la proposta di un altro anno ad Hogwarts?" Chiesi dopo un paio di minuti. Il biondo annuì tra sè e sè come se avesse saputo che avrei posto quella domanda.
"Come ti ho detto, Voldemort è convinto che il tuo odio sia la scelta migliore. Mi aveva chiesto di appoggiarlo in questo nuovo tentativo di farsi odiare ed è per questo che tua sorella è scappata via. Non le va giù il fatto che lui voglia farsi odiare. Non le sembra giusto e sinceramente neppure a me. Per questo ho deciso di raccontarti la verità."
In un attimo tutti i punti si legarono in un solo filo infinito e sospirai.
"Credo che abbia senso." Ammisi d'un tratto quasi spensierato.
"Ah e comunque Neville non è mai centrato niente in questa storia, anzi, Voldemort prova grande antipatia per lui. Non ha mai cercato di tenerlo d'occhio come ho prima affermato im sala grande."
Rise Draco e io mi unii a lui brevemente.
"Quindi in pratica quasi tutti conoscevano la verità tranne me." Riflettei ad alta voce. Draco si grattò la nuca in imbarazzo, ed anche un po' in colpa.
"Lo avete fatto tutti per proteggermi." Ragionai poi, allungandomi verso il mio ragazzo e stampandogli un dolce bacio sulle labbra.
"HARRY! HARRY!" Genesis entrò nella sala come una furia e non appena mi vide, venne a passo di carica verso di me.
"Harry. Ascolta io devo dirti delle cose importantissime. Draco io non ce la faccio più, lui le deve sapere, insomma se lo merita, e poi mi sono rotta le scatole di quel pazzo di una serpe, non --"
Mia sorella partì come un treno e mi ci volle qualche secondo per interpretare la frase e bloccarla scoppiando a ridere.
"Gen. Calmati." Mi alzai in fretta e la andai ad abbracciare.
"So tutto." Le sussurrai nell'orecchio. Sentii una lacrima bagnarmi il collo e capii stesse piangendo mentre mi stringeva più forte.
"Shh... ti voglio bene." Dissi confortandola. Il rumore dei suoi singhiozzi invadeva la stanza e non potei fare a meno di pensare che in fin dei conti ero felice.
C'era ancora qualche questione da risolvere, però avevo una nuova ennesima speranza. Speravo solo non si spegnesse.-A casa di Hermione
"E perchè dovrebbe essere in pericolo?" Chiese la riccia indecisa se ridere o continuare a prendere in giro i due ragazzi.
"Stai chiedendo il perchè? Ma hai letto l'oroscopo oggi? Per il leone oggi sono guai. Insomma!" La avvertì Theo.
Hermione continuò a ridere di gusto.
Non si sarebbe mai aspettata che uno stupido giornalino per ragazze avrebbe portato a tante risate.
"Comunque davvero Theo. Hai sentito Gen?" Chiese finalmente la ragazza dopo che riuscì a fermare le risate, mentre quest'ultimo si stava dilettando a fare le parole crociate sulla rivista, aiutato da Ron.
"Sì mi ha mandato un messaggio proprio qualche minuto fa. Diceva che si era scocciata di tutte queste bugie e che si era finalmente decisa a dire la verità ad Harry." Comunicò il ragazzo tamburellando distrattamente con la penna. Hermione annuì.
"Scommetto una burrobirra che Draco l'ha preceduta." Gridò poi euforica, tanto che fece sobbalzare gli altri due.
"Andata." Sorrise schietto Theo offrendole la mano. Hermione si scambiò uno sguardo di intesa con Ron che le fece un cenno di assenso. "Ci sto." Fece infatti. La riccia strinse la mano ad entrambi già pregustando le sue due bevande gratuite.____________________________________________________________________________________________
#Angolino autrice
*si nasconde dietro il suo peluche in attesa di essere colpita da cose non identificate*
Bene, bene, eccomi qui dopo 812 avvisi e brutte notizie con un capitolo che correggerò quando sarò sveglia, dato che sono le cinque e venti del mattino e io ho cominciato a scrivere verso le tre...
Non so quale senso abbia sinceramente e non so nemmeno se coincida con la storia come mi è sembrato a quest'ora della notte, ma se vi accorgete di incongruenze ditemelo e provvederò immediatamente. Detto questo, credo che debba andarmene a dormire.
Buona notte a tutti, spero di avervi accontentati almeno in parte con questa schifezzuola. Se sì, fatemelo sapere con un commentino e/o accendendo la stellina ☆ qui sotto. See you soon.
Xoxoxo
La vostra Channaki_
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Chronophobia (IN REVISIONE)|| Drarry
Fanfiction"Allora è vero! Harry Potter frequenterà Hogwarts quest'anno..." Un biondino dall'aria altezzosa si affacciò nell'abitacolo salutandomi con un sorrisino tutto spigoli. "Io sono Malfoy. Draco Malfoy." Si presentò entrando e chiudendosi la porta scorr...