24 CAPITOLOMi guardai attorno non appena misi piede nel nuovo ambiente, Narcissa ci aveva descritto la stanza per non incappare nel camino sbagliato e dalla sua descrizione, la stanza era proprio quella. Tirai un sospiro di sollievo mentre cominciavo a contare i secondi attendendo i miei amici e mia sorella.
1....
Il letto davanti a me era di colori chiari, anche se la camera nell'oscurità sembrava macabra e tetra.
...2...
Con la luce del sole doveva essere proprio un bellissimo ambiente.
...3....
Anche le tende che coprivano le grandi finestre erano di colori chiari, opachi e luminosi.
...4....
Draco aveva sempre vissuto nel lusso.
...5...
E io lo amavo così tanto.
...6...
Un rumore alle mie spalle mi fece sobbalzare, mi voltai verso la fonte del suono con la bacchetta in pugno, pronto a difendermi o attaccare.
"Ehi. Ehi. Ehi. Calmo Fratellino...." Sussurrò Genesis avvicinandosi con le mani in alto come per far notare che non potesse farmi nulla. Io sospirai abbassando la bacchetta.
"Scusami.." borbottai abbassando lo sguardo cercando di calmarmi. Dovevo avere sangue freddo. Draco aveva bisogno di me.
Il solo pensare di rivederlo, di riuscire a salvarlo, di ritornare a passare con lui ogni momento delle mie giornate, mi faceva rabbrividire dalla felicità e dal desiderio. Avevo passato due anni a respirare soltanto, ma quando avevo rivisto Dray, anche solo per qualche minuto, avevo ricominciato a vivere per davvero. Non ero nulla senza quel biondo. E lui mi aveva fatto capire in più modi e in più occasioni che provava gli stessi sentimenti verso di me.
"Harry?" Una mano mi scosse la spalla facendomi ritornare al presente.
Alzai lo sguardo per incontrate quello preoccupato ma saldo di Ron.
"Ci siamo tutti. Dobbiamo andare. Abbiamo due minuti per scendere fin sotto le segrete."
Disse Hermione avvicinandosi cauta ma svelta alla porta. Io annuii e lei aprì buttandosi fuori. Vidi Ronald irrigidirsi e sorrisi. L'amore tra quei due era qualcosa di magnifico. Non ebbi tempo per rifletterci davvero, corsi dietro Ron ed Hermione con Genesis al mio fianco. Davanti a noi c'era un corridoio che ci avrebbe portato alle scale, ma per nostra sfortuna, era occupato da due figure nere che sostavano davanti alla rampa. Repressi un ringhio di frustrazione e mi scambiai uno sguardo di intesa con gli altri.
"Ora!" Gridai. Iniziammo a correre verso i due individui che presi alla sprovvista dalla mossa arretrarono di qualche passo dandoci la possibilità di scagliare subito qualche incantesimo che però non li mise al tappeto. Mi avvicinai ad uno dei due mentre Ron e Gen stavano battendosi con l'altro.
"Sei venuto a salvare il tuo amichetto, Potter?" Mi fermai soppesando le parole senza abbassare la guardia. I mangiamorte sapevano che avremmo agito. Piton li aveva avvertiti di tutto ciò senza però dargli una data esatta per darci la possibilità di prenderli comunque di sorpresa, senza che di lui si sospettasse qualcosa.
Guardai il mangiamorte che avevo di fronte, senza riconoscerne l'identità. Era coperto e dalla voce non capivo chi fosse.
"Fatti vedere vigliacco.." Sussurrai minaccioso stringendo gli occhi in due fessure. La figura rise di gusto. Una risata che mi fece accapponare la pelle. Alzai la bacchetta per pronunciare un incantesimo, ma una voce mi bloccò. "Harry!"
Dalla porta dalla quale eravamo usciti anche noi, stavano arrivando mio padre, Sirius, e i Gemelli Weasley. "Correte. Qui ci pensiamo noi!" Gridò Sirius buttandosi subito all'attacco del mangiamorte, liberando così i miei amici che si avviarono verso la fine del corridoio. Anche i Weasley cominciarono a buttare fendenti magici contro il vigliacco mentre io mi fermai un attimo accanto a mio padre. "Dove sono gli altri?" Chiesi velocemente. Lui sorrise sghembo.
"Stanno attaccando da tutti i fronti. Non preoccuparti. Va' a salvare Malfoy. E andate via."
Annuii commosso. Sapevo quanto fosse stato difficile per i miei genitori accettare la situazione attuale in così poco tempo, sapevo anche che una volta calmatesi le acque ci sarebbe stato molto di cui discutere con loro, ma in quel momento il fatto che mi stessero appoggiando, mi riempiva il cuore di gioia.
Buttai un ultimo sguardo verso mio padre e il mio padrino e corsi giù per i gradini con gli altri. Non prima di aver fatto in cenno con la mano a Sirius, al quale rispose con un sorriso e con un occhiolino.
"Dovremmo essere vicini..."
Borbottai guardandomi intorno mentre correvo, con le palpitazioni sempre più forti. E se fossimo arrivati troppo tardi? Scossi la testa e mi diedi uno schiaffo mentale. Non poteva essere troppo tardi. Non poteva.
"Harry!" Mi voltai verso Hermione. Si era fermata davanti ad una porta di legno massiccio con un rivestimento in ferro arruginito. Ci fermammo tutti di riflesso e ci guardammo un attimo come per memorizzare ognuno il viso di un altro.
Feci un cenno con la testa e sospirai. Genesis mi strinse la mano nella sua per darmi forza e io confortato da quel contatto aprii la porta sussurrando un "alohomora".
Delle scalette di pietra scendevano fino ad uno stanzone chiaramente enorme e buio. Repressi un brivido e mi feci coraggio lasciando mia sorella e percorrendo i gradini.
"Lumos" Sussurrai e la luce della mia bacchetta rischiarò di poco l'ambiente. Le quattro mura erano divise da muri più piccoli che andavano a formare delle piccole celle senza sbarre. Ai blocchi di pietra, che andavano a formare le pareti, erano attaccati dei ceppi di ferro all'altezza di gambe e braccia. Trattenni il respiro immaginando il dolore che si dovesse provare ad essere appeso a qualcosa del genere.
Non mi accorsi di aver cominciato a correre fino a quando non mi fermai ansimante ad uno delle ultime rientranze di quel luogo. L'unica piena.
Si poteva scorgere chiaramente la figura scura che anche nel buio, faceva contrasto con la parete, ma non riuscivo ugualmente a capire chi fosse.
"Lumos maxima."
Per poco non caddi a terra. Quei capelli biondi. Erano coperti di macchie scarlatte che seppi in un istante fossero di sangue, i vestiti erano logori e strappati in più punti.
"Draco." La voce mi uscì soffocata mentre cercavo di non cominciare a piangere.
Per averlo ridotto in quello stato in così poco tempo, lo avevano torturato in modo davvero disumano.
Il ragazzo non alzò neppure la testa. Come risposta ebbi soltanto qualche mugolio sommesso.
Lasciai andare la bacchetta a terra e camminai svelto verso il mio Malfoy. Dietro di me i ragazzi erano arrivati e assistevano alla scena in silenzio, la loro presenza svelata soltanto dalla presenza delle luci soffuse delle loro bacchete.
"Dray. Dray." Mi avvicinai a lui e gli alzai il volto dal mento permettendomi di guardarlo. Aveva un occhio nero e un labbro spaccato.
"Harry.." sussurrò. I suoi occhi grigi si scontrarono con i miei e malgrado tutto mi ritrovai a sorridergli.
"Sono qui. Draco, guardami. Sono qui. Ce ne andremo via da questo posto. Staremo insieme." Dissi con gli occhi lucidi, ma con una voce che non ammetteva repliche.
"Non voglio più perderti." Sussurrai ancora. Draco parve capire e non capire. Sembrava stanchissimo. Abbassò semplicemente lo sguardo in silenzio. Io mi voltai supplicante verso i miei amici, che subito mi vennero in soccorso. Insieme togliemmo le catene dai polsi e dalle caviglie del biondo e lo facemmo stendere un attimo per terra. Tenni la sua testa sul mio grembo accarezzandogli i capelli.
"Dobbiamo portarlo via." Feci ovvio. Ron annuì, anche se nei suoi occhi riuscivo a percepire lo sconforto e ne capivo anche l'origine.
"Tutti gli altri potrebbero essere ancora sopra..." Hermione diede voce ai pensieri di tutti. Sospirai prendendo una decisione. Britney mi guardò tristemente capendo la mia decisione.
"Portate Draco in un posto sicuro. Io vado a dare una mano agli altri." Dissi ammirando il ragazzo che mi ritrovavo sotto gli occhi. I ragazzi non dissero nulla, mi conoscevano abbastanza da sapere che non avrebbero potuto far nulla per farmi cambiare idea.
Lasciai un bacio sulla fronte del Malfoy e feci per alzarmi, ma lui mi bloccò afferrandomi per un braccio e aprendo gli occhi spaventato.
"No..." Si oppose debolmente.
"Io..." feci per dire che avevo il dovere di salire ad aiutare la mia famiglia, ma Draco non parve volermi far parlare.
"Non lasciarmi. Non ora. Io ho bisogno di te Harry." Disse supplicandomi con gli occhi lucidi e la voce rotta. Percepii mia sorella singhiozzare silenziosamente, ma mi concentrai sul Malfoy. Sorrisi cercando di essere convincente.
"Ehi, Draco.. Io non ti lascio. Mai." Gli dissi lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra.
"Chiudi gli occhi e riposa. Ti prometto che quando ti sveglierai io sarò al tuo fianco." Continuavo a sorridergli anche se dentro di me stavo lentamente morendo. Non sapevo cosa sarebbe successo una volta lasciato il sotterraneo, ma non potevo andare via. Ora che sapevo che il mio Dray era al sicuro, dovevo pensare anche alla mia famiglia, ai miei amici.
"Lo prometti?" Fece il biondo stancamente, già socchiundendo gli occhi. Gli accarezzai ancora i capelli.
"Lo prometto." Sussurrai, ma lui era già nel mondo dei sogni.
"Andate via." Mi alzai lasciando Draco alle cure di mia sorella. Lei annuì piangendo.
"Torna vivo Harreh." Disse solo prima che uscissi dalla porta.Non appena arrivai al piano superiore, i rumori dello scontro mi fecero tremare le gambe. Non sapevo dove andare. Anche se Narcissa ci aveva fatto una descrizione molto approfondita della casa per farci orientare in mancanza della cartina, in quel momento il mio cervello era deciso a non collaborare. Ringhiai e cominciai a correre verso destra. I corridoi sembravano labirinti, le voci e le grida arrivavano da ogni angolo della casa, confondendomi ancora di più.
"Guarda guarda chi c'è!" Mi voltai e i miei occhi scrutarono con riluttanza la figura davanti a me.
"Severus..."
Sbottai contrariato dal tono di voce annoiato dell'uomo. Il professore mi ispezionó come se fossi un insetto da schiacciare con la scarpa.
"Non impari mai a portare rispetto, Potter?" Fece serio. Io alzai gli occhi al cielo. "Mi spiace, sono cresciuto pensando di essere orfano, i miei genitori non mi hanno insegnato ad essere rispettoso." Dissi con una punta di sarcasmo. Fui meravigliato dall'addolcirsi dello sguardo di Piton. "Non dovresti essere qui, Harry."
Disse pacato passando accanto a me e andando avanti.
"Non posso lasciare qui le persone a cui tengo, per scappare come un codardo." Gridai al limite di un esaurimento. L'uomò si bloccò nel mezzo del corridoio.
"Va' via Harry, questa non è la tua battaglia. Non ancora per lo meno." Disse senza neppure degnarmi di uno sguardo, lasciandomi lì confuso come non mai. Che diavolo significava?
Non ebbi tempo di chiedere spiegazioni, che un corpo si abbattè con forza sul mio facendomi cadere a terra con lui.
"Harry?" Mia madre si alzò dal mio corpo per non pesarmi. Io la guardai come se non la vedessi da anni.
"Tesoro devi andare via." Continuò non vedendo reazioni da parte mia. Io dal canto mio feci una faccia interrogativa. Un urlo e lo shiocco di un incantesimo mi fece voltare verso sinistra. Narcissa stava cercando di tenere a bada una donna sulla trentina vestita interamente di nero e con dei capelli cortissimi che ne accentuavano i tratti duri.
Mia madre sospirò.
"Harry James Potter. Porta il tuo culo fuori da questo posto o giuro sul fatto che sono tua madre che finirai in punizione a vita!" Disse. Feci per ribattere e lei scoppiò a ridere, o a piangere, forse entrambi.
".... e non mi importa che tu sia maggiorenne..." Continuò con le lacrime agli occhi.
"Mamma..." Sussurrai. Lei mi si buttò addosso stritolandomi tra le braccia.
"Vai, Harry. Ti voglio bene." Disse prima di correre verso Narcissa e cominciare a combattere al suo fianco. In pochi secondi riuscirono ad abbattere il nemico, ma subito spuntarono altri due mangiamorte.
"VAI!" Urlò la mamma. Chiusi gli occhi e mi smaterializzai.DRACO POV
Aprii gli occhi e mi guardai intorno stanco. Avevo la vista appannata e la testa che ronzava come una zanzara fastidiosa. La stanza era priva di decorazioni, ma era come... familiare... i muri erano chiari e gli scaffali in ordine. Vicino a me c'era qualcuno, ma non riuscivo a capire chi fosse.
Forse stavo solo delirando.
Mi sforzai di mettere a fuoco la figura e la cosa migliore che ottenni fu scrutare un paio di occhi verdi e una massa di capelli lunghi e neri.
Chiusi nuovamente gli occhi e mi lasciai trasportare dall'oblio. L'ultima cosa che pensai, con un sorrisetto sarcastico sul volto, fu che San Potter non aveva mantenuto la sua promessa.#AngolinoMio
Ehiiiiilà eccomiiiiii...
Scusatemi per gli errori che sicuramente avrò commesso..
Questo capitolo è stato molto carino da scrivere, anche se ci ho messo anni dato che ogni volta che cominciavo a scrivere succedeva qualcosa e spesso perdevo amche il filo..
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e/o accendendo la stellina qui sotto.
Un bacio e alla prossima
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Chronophobia (IN REVISIONE)|| Drarry
Fanfic"Allora è vero! Harry Potter frequenterà Hogwarts quest'anno..." Un biondino dall'aria altezzosa si affacciò nell'abitacolo salutandomi con un sorrisino tutto spigoli. "Io sono Malfoy. Draco Malfoy." Si presentò entrando e chiudendosi la porta scorr...