23 CAPITOLO -Una nuova missione per i malandrini?-

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#PiccolaEMoltoImportantepremessa
Questo capitolo è molto breve, ma mi dispiaceva lasciarvi senza nemmeno un piccolissimo scorcio della vita dei Drarry a Pasqua....
Anche se non ho ricevuto i 50 like allo scorso capitolo :""((
Bene, quindi detto questo....
Buona lettura e buona Pasqua..

P.S. come al solito non ho corretto il capitolo quindi perdonate i miei errori.

POV HARRY

Urlai cercando di divincolarmi dall'incantesimo che stavo ricevendo, ma come ci si poteva divincolare da qualcosa che fondamentalmente non puoi toccare?
"Basta." Supplicò Hermione dall'altra parte della stanza. Piton si voltò nella sua direzione lasciandomi un attimo di pace.
"Mi sembra che io vi stia aiutando Granger." Le disse con voce irritata trafiggendola con uno sguardo truce.
Io annuii e mi sforzai di alzare lo sguardo per incontrarlo con il suo.
"Non preoccuparti Herm.." Bisbigliai non avendo neppure la forza di parlare. Eravamo in quella stanza da quelle che sembravano ore e oramai lo sforzo che stavo applicando per rimanere concentrato mi stava debilitando.
"Ce la posso fare..." Dissi più a me stesso che a loro. Piton rise tetro.
"Bhe Potter. Per salvare Draco non devi semplicemente mettere il verbo potere. Devi riuscirci e basta."
Mi rimproverò attaccandomi nuovamente senza aspettare che fossi pronto.
Una marea di ricordi e di pensieri mi vennero estorti dalla mente. La mia prima volta ad Hogwarts, l'incontro con i miei genitori, il ballo del ceppo con mia sorella. Tutti i miei ricordi più belli. Mi sforzai di chiudere la mia mente, ma non ci riuscivo. Come fare a manipolare un qualcosa di cui non si sa l'entità, la forma, la potenza?
Ancora altri ricordi: i miei genitori, il mio nome uscire dal calice di fuoco, lo sguardo di Draco quando aveva cercato di proteggermi. Il nostro primo bacio...
"NO." Urlai arrabbiandomi. Potevano profanare ogni attimo della mia vita, ma non quelli che avevo condiviso con Draco.
Non mi accorsi nemmeno di essermi alzato, fino a quando non aprii gli occhi.
Piton era a terra e mi osservava con uno sguardo a metà tra il soddisfatto e lo schifato.
Io sorrisi sghembo.
"Bene bene. Direi che possiamo passare alla fase successiva." Dissi minaccioso.

POV DRACO

Respiravo a fatica mentre mi dimenavo per sfuggire alle catene che mi tenevano legato al muro di pietra al quale era appoggiata la mia schiena. I polsi mi facevano malissimo dato che tutto il peso del mio corpo era concentrato in quella parte. Le gambe, anche se di poco, oscillavano nel vuoto.
"Maledizione." Ansimai guardandomi intorno.
Ero nelle segrete della mia stessa casa a chiedermene il motivo. Di punto in bianco ero stato buttato lì sotto e torturato dallo stesso Signore Oscuro. Avevo cercato di chiedere il perchè, ma tutto quello che ricevetti fu soltanto una risata e un: "Bravo Draco, ti stai rendendo più utile di quanto avessi pensato.."
Sentii dei passi e inconsciamente mi concentrai sul rumore dei piedi che si avvicinavano.
Avevano una cadenza familiare. Si avvicinavano veloci e furtivi, ma non ero propriamente sicuro della loro appartenenza.
Quando una testa bruna si affacciò nella cella, tirai un sospiro di sollievo.
"Madre." Sussurrai prima di perdere i sensi.
Non riuscii a capire per quanto tempo rimasi in quello stato, ma quando aprii nuovamente gli occhi capii che qualcosa era cambiato.
Le catene erano più scese e mi permettevano di appoggiare i piedi al pavimento senza rompermi i polsi; di mia madre neppure l'ombra.
"Resisti figlio mio.." L'avevo sentita dire prima di cadere nel buio.
Sospirai e mi arresi a rimanere lì per un bel po'.

POV HARRY

La signora Weasley stava distribuendo ad ognuno di noi una tazza di caffè fumante quando dal camino della stanza arrivò una trafelata Narcissa. Era andata via qualche ora prima per indagare sulla situazione a Malfoy Manor, mentre noi stavamo escogitando un piano per salvare Draco senza subire perdite. Da due anni era entrato a far parte dei mangiamorte e in quei due anni a quanto avevo capito dalle poche parole sfuggite dai membri dell'ordine, era riuscito a scoprire molte cose.
Nell'aria aleggiavano domande che però nessuno osava pronunciare, come per esempio cosa sarebbe successo una volta arrivati al Manor? Avremmo dovuto combattere contro Voldemort? Avremmo dovuto schierarci in guerra così presto?
Io a dirla tutta cercavo di non pensare a nessuna di quelle domande inespresse. La mia priorità era Draco. Tutto il resto era futile per me.
Mi voltai verso la madre del mio ragazzo e vidi che mi stava fissando. Uno sguardo che diceva tutto. Uno sguardo con il quale mi stava dicendo che si fidava di me, che lasciava la vita di suo figlio nelle mie mani.
Durò solo qualche istante, tanto che solo Genesis si accorse di quello scambio silenzioso, poi Narcissa si rivolse a tutti noi.
"Malfoy Manor è circondata. Sono entrata come proprietaria della casa e devota al signore oscuro, ma anche io ho avuto problemi. Voldemort deve aver escogitato un gran bel piano." Disse con voce stanca ma determinata avvicinandosi al tavolo e aprendo su di esso un foglio di pergamena. Ci stringemmo per osservare quella che capii fosse la pianta della casa. Narcissa guardò negli occhi ognuno di noi prima di continuare.
"Bellatrix controlla l'ingresso principale, insieme a Piton e qualche altro mangiamorte; ogni camino è controllato da qualcuno e la sala principale del Manor è occupata da Voldemort e una ventina di suoi fedeli. Draco è stato chiuso nelle segrete..."
Rabbrividii, ma Narcissa mi rassicurò con un occhiata. Era vivo.
"... Non si fidano molto di me al momento, del resto non sono mai stata la più grande fedele di Voldemort, ma si fidano abbastanza per lasciare la mia camera senza guardie." La donna fece un sorriso sghembo.
"Utilizzeremo il camino della camera per entrare nella villa, ma dovrà essere una cosa veloce, perchè anche se la camera è vuota, i camini sono collegati da un incantesimo. Ogni volta che qualcuno utilizza un camino per entrare, tutti gli altri camini emettono un segnale luminoso." Ci spiegò.
"Come facciamo allora?" Chiese Ron con aria confusa. Io scambiai uno sguardo d'intesa con Genesis e Narcissa.
"Corriamo." Dicemmo in coro.
Hermione annuì un po' perplessa.
"La mia stanza si trova in questo angolo della villa. -Narcissa indicò un punto della mappa segnandolo con la bacchetta- per raggiungere i sotterranei si devono scendere due piani, ognuno ispezionato da due mangiamorte." Continuò a spiegare la donna mentre tutte le attenzioni erano su di lei.
"Se i camini sono controllati abbiamo un arco temporale davvero ridotto per poter uscire dalla camera prima che arrivi qualcuno a controllare.." Riflettè Fred ad alta voce.
Narcissa annuì.
"Circa tre minuti." Precisò. Fred sbarrò gli occhi preoccupato.
"Come ho già detto, la velocità è tutto." Affermò la donna.
"I primi a passare saremo io e Brit, subito dopo di noi Ron ed Hermione. Non perderemo tempo e una volta tutti lì, scenderemo nelle segrete per salvare Draco. Nel frattempo nella stanza arriveranno gli altri, chiunque se la senta... loro avranno il compito di distrarre e affrontare tutti i mangiamorte presenti nella casa. Capiranno di essere sotto attacco e verranno tutti lì. Sarà un diversivo per lasciarci la libertà di trovare Draco senza problemi. Dopo di che farò partire un segnale e ognuno di voi dovrà smaterializzarsi."
Spiegai il mio piano. Mi aspettai quasi che tutti mi gridassero che era una pessima idea e che nessuno avrebbe rischiato la vita per un piano così stupido, ma l'unica reazione fu un annuire di gruppo che mi fece sentire sollevato.
"Credo che siano tutti d'accordo. Quindi... direi di andare a spaccare un po' di culi." Sirius fece finta di stiracchiarsi le ossa come per prepararsi ad un incontro di Boxe, mio padre gli mise un braccio sulla spalla fiero, per poi guardare dritto negli occhi Lupin. "I malandrini hanno una nuova missione.." Scoppiai a ridere.
Mia madre li guardò con un misto di orgoglio e malinconia.
"Il nostro tempo è passato cari miei... ora abbiamo una nuova generazione di eroi." Il suo sguardo fierò passò su di me, Hermione, Genesis, Ron, i gemelli.. avrei voluto che Draco fosse al mio fianco, ma anche se era assente sapevo che mia madre considerava anche lui un eroe. Per me lo era. Era l'eroe della mia vita.
"Direi che è tutto chiaro." Si entusiasmò George impugnando la bacchetta.
"Possiamo andare." Concluse Fred. Io annuii. Guardai per l'ultima volta i miei genitori che mi sorridevano rassicuranti e mi avvicinai al camino dove Narcissa ci stava aspettando con in mano la polvere volante.
"Salva mio figlio." Disse dandomi un bacio sulla guancia. Io le sorrisi.
"È proprio quello che ho intenzione di fare." Affermai deciso prima di entrare nel camino e gridare.
"Malfoy Manor."

Chronophobia (IN REVISIONE)|| DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora