Due anni dopo
POV GENESIS
Qualcuno cominciò a bussare alla porta e io gelai al mio posto smettendo di fare ciò che stavo facendo.
"Ma non avevi detto che i tuoi erano fuori?" Mi sussurrò il ragazzo spostandosi dal mio corpo e lasciandomi il via libera per sgattaiolare fino alla mia maglietta e rimetterla addosso prima di arrivare alla porta. Tremai leggermente e pensai mentalmente ad una soluzione veloce ed efficace. Di nuovo il rumore delle nocche sulla porta.
Mi girai e feci segno al ragazzo di starsene zitto e buono sotto il mio letto. Lui annuì e fece come suggerivo.
"Genesiiiiis." La voce sin troppo conosciuta mi fece sciogliere il sangue nelle vene. Girai la chiave nella toppa e aprii la porta come una furia travolgendo l'ignara vittima davanti ad essa, che infatti arretrò velocemente.
"Maledetto Gemello! Mi hai fatto prendere circa otto infarti!"
Gridai buttandomi su di lui felice ma anche con il cuore che batteva a mille per l'ansia e la preoccupazione di essere stata colta con le mani nel sacco. "Sei ancora qui però, Brit.." Sussurrò nel mio orecchio rispondendo alla mia affermazione. Intuii però che dietro quella scelta di parole ci fosse di più. Un riferimento indiretto a quel dolore per la perdita, che ancora provava.
"Ci sarò sempre."Dissi di rimando. Harry mi staccò dal suo corpo e sorrise.
In quei due anni era cresciuto a dismisura, mentre io in confronto ero rimasta una nanetta. In quel momento portava i capelli spettinati come suo solito, gli occhiali erano stati sostituiti da lenti a contatto babbane come nel mio caso, il che lo rendeva ancora più bello e maturo, un jeans bianco ed un semplice maglioncino grigio lo facevano invece sembrare più sbarazzino.
"Cosa ci fai qui?" Chiesi cercando di calmarmi. Era da un po' di tempo infatti che Harry non tornava a casa, di solito nelle vacanze date da Hogwarts lui se ne stava rintanato a scuola, o nei rari casi, soggiornava dal nostro padrino Sirius. Io invece, dopo il torneo tre maghi mi ero trasferita da Beauxbatons e ovviamente ero andata ad Hogwarts. Avevo sentito in quel momento come non mai,il bisogno di stare accanto a mio fratello. Cosa che comunque non accadde nel modo in cui speravo, dato che decisi di essere una grifondoro.
"Bhe, sono venuto a salutarti, so che mamma e papà sono dai Malfoy...."
Disse con voce rotta anche se cercava di mascherarla. Annuii affermativa.
"Bhe.... Io però dovrei cambiarmi..... inizia a scendere giù, io ti raggiungo tra un attimo.." Inventai per poter tornare almeno per dieci minuti dal ragazzo. Mio fratello scoppiò a ridere.
"Amico, lo so che sei lì. Se esci ora non ti spacco il culo." Mi prese alla sprovvista Harry.
Mi bloccai davanti alla porta. Ero maledettamente nei guai. Se mio fratello scopriva delle mie scappatelle ero davvero davvero fregata.
Harry però sembrava aspettare con pazienza mentre dietro di me sentivo Theo affrettarsi per presentarsi con un po' di ritegno.
"Emhh... Harry. Non esagerare.." Provai a bisbigliare, ma lui non mi pensò minimamente, era troppo impegnato a.... salutare affettuosamente Theo?
Okay c'era qualcosa che non quadrava. I due si stavano abbracciando scambiandosi pacche giocose sulle spalle e picchiandosi come due bambini.
"Voi due siete per caso amici?" Chiesi ignara del tutto, guardandoli. I due si girarono all'unisono e mi sorrisero smaglianti.
"Migliori amici." Dissero in coro. Io caddi a terra per la sorpesa. Avevo conosciuto Theo all'inizio delle vacanze estive -ovvero circa due settimane prima- in un parco vicino casa e non mi ero mai effettivamente chiesta in che scuola andasse o che gente frequentasse... lui però sicuramente sapeva io chi ero.
"Cioè. Tu." Mi alzai e puntai il dito sul petto di Theodore. "Come hai osato mentirmi?" Chiesi acida. Lui alzò le mani in segno di difesa.
"Ehi ehi. Io non ho mai mentito. Sbaglio o tu non mi hai mai chiesto nulla?" Fece con gli occhi dolci a cui non potevo resistere. Inoltre era ovvio che avesse dannatamente ragione. Era colpa mia se non lo conoscevo davvero, se non anatomicamente si intende... fantastico come puoi arrivare a conoscere qualcuno così in sole due settimane....Non ti distrarre.
Mi imposi ritornando alla questione principale.
Sbuffai rinunciando all'arrabbiarmi e me ne scesi al piano di sotto lasciando i due a guardarsi confusi, cercando di capire cosa fosse appena successo.
Il trauma però parve scomparire soltanto qualche secondo dopo, perché sentii gridare e ridere e di rimando sorrisi anche io.
Da quando Draco era scomparso, Harry non era più stato lo stesso.
Certo, c'erano stati fattori molto più positivi che lo avevano contraddistinto. Come per esempio l'aumento dei suoi voti... ma il solo sapere che in realtà il suo studio era dovuto alla sofferenza, mi faceva preoccupare. Voti più alti, sofferenza maggiore. E se si rilassava, ma poi prendeva un voto basso, se ne pentiva, per poi ricominciare a studiare come un pazzo. Ovviamente io non lo avevo mai davvero conosciuto prima di questo periodo, così come i miei genitori. Loro quindi pensavano che fosse il suo carattere. Io invece sapevo. Sapevo come stavano in realtà le cose.
Entrai in cucina a mi bloccai. Davanti al frigo una figura nera era rivolta verso di me, avrei voluto la bacchetta a portata di mano, ma sfortunatamente era a pochi metri da me, sulla mensola. Mia madre non voleva si usasse la magia in casa, anche se oramai avevo raggiunto la maggiore età.
"Chi sei? " Feci a bassa voce con i denti stretti. La luce fioca della sera non mi permetteva di vedere bene, ma man mano che i miei occhi si abitavano al cambiamento, la figura si delineava come un disegno in via di sviluppo. Sentii l'intruso trattenere il fiato, come se quella spaventata non dovessi essere io, ma lui. Feci un passo indietro e assottigliai gli occhi per riuscire a guardare meglio.
"Draco?" Quasi urlai ancor più sconvolta che nel vedere un estraneo in casa.
Automaticamente mi affacciai dalla porta per accertermi che i due ragazzi di sopra non avessero sentito; stavano ancora ridendo e urlando.
Mi voltai nuovamente verso il ragazzo e lo guardai con odio.
"Io-- mi dispiace.. Volevo solo accertarmi che stesse bene.." Disse togliendosi il cappuccio nero dalla testa e avvicinandosi a me. Anche lui era cambiato. L'ultima volta che lo avevo visto era il giorno successivo al natale di due anni prima, mentre scendeva giù dalla finestra scaltro e con i capelli scombinati.
In quel momento avevo sorriso, ora invece non provavo altro che rancore e rabbia verso quel ragazzo che aveva fatto soffrire -e ancora faceva soffrire- mio fratello. Certo, aveva i capelli più corti, le spalle più larghe ed era più alto, ma rimaneva sempre Draco.
"Accertarti che stesse bene? Solo ora? Sono passati due anni Malfoy. Due anni di inferno per lui. Ha perso il suo migliore amico ad Hogwarts, ha perso il suo ragazzo, ha perso tutto ciò che per lui aveva un senso. E tu ORA ti preoccupi?" Non mi ero trattenuta. Era davvero quello che pensavo e Draco lo doveva sapere.
"Mai un istante ho smesso di amare Harry. Mai un istante ho smesso di essere il suo ragazzo. Mai un istante ho smesso di essere il suo migliore amico. E soprattutto: mai un istante mi sono allontanato da lui per davvero." Disse stavolta lui con l'aria arrabbiata.
"E allora perché te ne sei andato?" Chiesi allora disperata. Lui non mi rispose, fece solo un movimento.POV HARRY
"Non ci posso credere che tu non le abbia detto che sei il mio migliore amico." Feci tra le risate spintonando Theodore sul letto e facendolo cadere giù, cosa che fece scaturire ancora più risate.
"Bro' ti offendi se ti dico che ho bisogno di una doccia?" Fece dopo un po' il ragazzo. Io lo guardai cercando di smettere di ridere. "Puzzo." Si giustificò mortificato. Scoppiai nuovamente a ridere e annuii alzandomi dal letto. "Sì fai pure, credo che andrò a farmi due chiacchiere con mia sorella... più tardi parto di nuovo quindi..." Dissi poco convinto lasciandogli una pacca sull spalla.
"Di già?" Fece lui sconvolto. Io annuii e lui sospirò sconfitto.
Scesi le scale in cerca di Genesis, tutte le luci erano spente, ma sentivo delle voci provenire dalla cucina. Chi poteva essere a quell'ora? Mi avvicinai il più silenziosamente possibile e mi appostai al muro adiacente all stanza, in ascolto."Accertarti che stesse bene? Solo ora? Sono passati due anni Malfoy. -a sentire quel nome mi ero gelato sul posto senza riuscire a muovere un solo muscolo- Due anni di inferno per lui. Ha perso il suo migliore amico ad Hogwarts, ha perso il suo ragazzo, ha perso tutto ciò che per lui aveva un senso. E tu ORA ti preoccupi?" Mia sorella parlava a bassa voce, ma si sentiva la nota di rabbia che la sua voce aveva assunto.
"Mai un istante ho smesso di amare Harry. Mai un istante ho smesso di essere il suo ragazzo. Mai un istante ho smesso di essere il suo migliore amico. E soprattutto: mai un istante mi sono allontanato da lui per davvero." Quella voce. La voce di Draco. Scivolai a terra e misi una mano davanti la bocca per attutire i singhiozzi. Avevo passato due anni a chiedermi il perchè.
A chiedermi dove fosse. Cosa stesse facendo. E lui ora era lì a pochi passi da me. E l'unica cosa che ancora mi chiedevo era: perché?
"E allora perché te ne sei andato?" Chiese allora disperata Genesis come sempre in contatto diretto con i miei pensieri. Non sentii nessuna risposta. Contai uno, due...cinque....dieci secondi, poi non ce la feci più, mi alzai ed entrai in cucina.#Angolino Chan
Ehiiii capitolo brevissimo per aggiornarvi sulle condizioni di salute di Dray... non vi preoccupate.. è vivo.
Comunque se vi state chiedendo il perchè io abbia fatto passare due anni e combinato questo gran casino..... la risposta è semplice... lo scoprirete nei prossimi capitoli ;)*AUTRICE STRONZA MODE: ON*
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo breve capitolino lasciandomi un commento qui sotto e/o accendendo la stellina ☆
Buonanotte *W*
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Chronophobia (IN REVISIONE)|| Drarry
Fanfiction"Allora è vero! Harry Potter frequenterà Hogwarts quest'anno..." Un biondino dall'aria altezzosa si affacciò nell'abitacolo salutandomi con un sorrisino tutto spigoli. "Io sono Malfoy. Draco Malfoy." Si presentò entrando e chiudendosi la porta scorr...