8 CAPITOLO -Rivelazioni-

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*POV HARRY*

"Ti amo." Avrei voluto dirgli, ma in quel momento mi sembrava quasi un insulto.
Perché le persone dicono ti amo? Perchè proprio questa parola per esprimere un emozione così strana ed importante?
Amare una persona. Detta così sembra dannatamente facile. Arriva un giorno come gli altri e scopri di amare, ma non è tutto rose e fiori come spesso si racconta. L'amore è come un videogioco a livelli. Lo cominci con gioia, con facilità. Per farti abituare a giocare, i primi livelli sono sempre i più facili. Poi diventano sempre più complicati e articolati, ma ti accorgi che più perdi e più sei deciso ad andare avanti, più hai voglia di superare tutti gli ostacoli che spunteranno davanti a te.
L'amore è un po' così. 
Io in realtà mi sentivo nel punto in cui c'è un boss che devi sconfiggere per passare al livello successivo, a quello ancora più alto e importante, ma non ci riesci. E ti senti così frustrato che alla fine smetti di giocare.

"Cosa c'è?" Chiese Draco diventando subito serio. Scossi la testa e sorrisi.
"Niente." Dissi guardando in quei suoi occhi bellissimi e chiedendomi perché un ragazzo così giovane come me avesse trovato già tutto ciò che voleva dalla vita.
"Ti fai troppe domande." Mi riprese Dray mettendo il broncio. Io sbarrai gli occhi sorpreso, ma poi cominciai a ridere di gusto accompagnato dall'altro. Aveva ragione. Dovevo smetterla di chiedermi come dovesse andare la mia vita e cominciarla finalmente a vivere.
Mi abbassai per lasciare un bacio sulle labbra al biondo, ma questo mise una mano sulla mia bocca ridendo ancora.
"No. No. No. Signorino. Non pensare di potermi distrarre. Sai benissimo di avermi promesso nelle spiegazioni." Impose con un sorrisino furbo, ma si leggeva lontano un miglio l'ansia e la tensione che gli causava quel pensiero.
Sospirai. "Lo so. Andiamo in biblioteca." Dissi allora passandomi una mano nei capelli fin troppo scombinati.
"Perchè?" Mi chiese l'altro con sguardo confuso.
"Lo capirai presto." Sospirai ancora e senza aspettare qualche tipo di reazione da parte sua, cominciai a camminare verso di essa.
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*POV DRACO*
I pensieri più spiacevoli presero a frullarmi nella testa facendomi quasi sbattere su Harry quando finalmente eravamo in biblioteca. Non mi ero neppure accorto che fosse realmente passato del tempo e mi imposi di stare calmo. Se non ragionavo era la fine.
"Allora?" Chiesi. Harry era fermo davanti ad uno degli scaffali con aria assorta. Appena aprii bocca si girò a guardarmi accennando un sorrisino.
"Solo... Non scappare." Disse mettendosi una mano dietro la nuca. 
Stavo quasi per ribadire che sarei rimasto con lui in qualsiasi caso, ma non lo feci, mi limitai soltanto a prendere la sua mano e a stringerla imbarazzato. Come speravo, lui fu entusiasta del contatto.
La biblioteca era totalmente vuota, ma il moro continuava a guardarsi intorno circospetto.
"Fai piano." Disse ad un tratto, e con un gesto rapido mi trasportò con sè attraverso gli scaffali.
La cosa cominciava ad inquietarmi sempre più, soprattutto quando attraversammo i confini della sezione proibita.
Strinsi più forte la mano del mio compagno che per tutta risposta girò a destra nascondendosi tra due alte librerie  facendomi cenno di starmene buono.  

Mentre io trattenevo il fiato, lui si alzò sulle punte e afferrò un libro dallo scaffale senza smettere di tenermi per mano e gliene fui grato. Era un volume polveroso ed enorme e non sembrava neppure che qualcuno lo avesse mai preso dal suo posto.
Aveva tutta l'aria di essere un libro di incantesimi, ma più lo osservavo, più sapevo in cuor mio che non si trattava di ciò.
Harry mi rivolse uno sguardo sfuggente ma ugualmente ansioso e aprì il libro. Le pagine -che immaginavo essere piene di scritture minuziose in lingua antica, erano invece bianche ed immacolate, meravigliosamente pulite.
All'inizio non successe niente, ma un paio di secondi dopo, linee scure cominciarono ad estendersi sui fogli per poi piroettare fuori e disegnare lunghe pennellate sulle pareti. Sobbalzai, però la stretta di Harry continuava ad essere salda.
Tutto divenne nero e sgranai gli occhi confuso.

"Lumos." la sua voce. Così confortante. Se non fosse stato per lui, sarei crollato tempo prima.
Il buio si andò diramando e nella nostra visuale si delineò il profilo ben definito di una stanza. La scrivania enorme al centro e la sedia di legno simile ad un trono dietro di essa. Su quest'ultima c'era un cuscino ridotto male dal colore indefinito, mentre la superficie in legno del tavolo era coperta da quelli che parevano centinaia di volumi e appunti scritti in piccola grafia.
"Che cosa diavolo...?" Provai a domandare, ma non avevo parole. Dove eravamo? Possibile che la biblioteca fosse sparita così dai nostri occhi? E se qualcuno si fosse accorto dell'accaduto?
Harry mi lasciò la mano e si posizionò davanti a me attraendo tutta la mia attenzione come una calamita.
"Questa scuola nasconde molte più cose di quanto si possa pensare." Disse in tono neutrale. Continuai a guardarmi intorno. La camera era rotonda, fatta di mattoni grezzi e freddi, e l'assenza di finestre e scappatoie era palese.
"Dove siamo?" Partii dalla domanda più facile di quelle che minacciavano di scoppiare nella mia testa.
Harry sorrise e se non fossi stato così preoccupato, avrei ricambiato di sicuro. Come poteva avere delle labbra così belle e perfette? E dei denti così bianchi e belli... scossi la testa e cercai di concentrarmi sulla risposta.
"Siamo ancora ad Hogwars, di questo puoi stare tranquillo, ma sto ancora indagando in quale parte... sicuramente questo luogo non è citato in nessun libro o altro, e ciò significa che nessuno ne è mai venuto a conoscenza, e che sia io il primo a scoprirlo o addirittura ad evocarne la presenza... Forse ha un meccanismo simile a quello della stanza delle necessità..." Cominció a borbottare come uno scenziato pazzo che prova ad esporre le sue strambe  ideologie.
"Ma sei davvero impazzito? Come lo hai trovato allora questo posto? E che diavolo stavi cercando per esserti ritrovato qui!
Siamo in un dannatissimo libro proibito! Vorrà  pur dirti qualcosa!" Mi alterai cominciando a misurare a lunghi passi la stanza. Era pazzo. Con tutti i problemi che stava avendo a causa di Voldemort, lui se ne andava a zonzo in posti esistenti solo in libri di magia oscura.
"Non ricordo come io sia riuscito a trovare questo posto. Spesso quando ero in me venivo qui in biblioteca in cerca di risposte a quello che mi stava accadendo, ma la maggior parte delle volte mi ritrovavo a mani vuote, poi un giorno mentre girovagavo senza controllo, mi sono ritrovato qui. All'inizio--" Lo bloccai prima che potesse continuare e crollai per terra. "Hai perso il controllo di te stesso?" Volevo urlarlo, ed invece dalla mia bocca uscì soltanto un sussurro spezzato.
Il moro annuì scoraggiato e si sedette a gambe incrociate davanti a me. Era decisamente peggio di quello che mi aspettavo.
"Partirò dall'inizio, quindi ascoltami bene." Disse guardandomi dritto negli occhi con tutta la sicurezza del mondo. 
"Okay." Risposi soltanto non sapendo cos'altro dire. Harry mi guardò preoccupato prima di continuare.
"Sarebbe meglio se tu non arrivassi a conclusioni affrettate..." Mi riprese e per poco non gli urlai addosso intimandogli di parlare. Poteva smetterla di perdere tempo?
Mi limitai ad un gesto della mano dopo che con velato ribrezzo mi posizionavo meglio sul pavimento insudiciato.
"Mi spiace non aver detto nulla, ma tutto è cominciato quel--" ma non finì di parlare, perché un rumore  assordante gli impedì di farlo. Successe tutto in un tratto brevissimo di tempo. Lo vidi sbarrare gli occhi, che girarono all' indietro lasciando solo il bianco. Harry si accasciò a terra. Il suono che pareva quasi una risata gutturale, dava la sensazione di provenire dalle mura di pietra stessa, ma pian piano si venne a concentrare in un punto preciso. In un dannatissimo punto preciso. Il moro cominciò a dimenarsi sul pavimento e io non seppi se scoppiare  a piangere o buttarmi su di lui. Ero bloccato. Ma perché mi aveva portato in questo posto sperduto? Per colpa sua non potevo neppure chiamare aiuto.
E io mi sentivo così dannatamente inutile. Stavo quasi per affondare la testa tra le mani e cominciare a dondolare come un drogato in astinesta, ma così come era cominciato, tutto finì. Il rumore cessò e lo stesso le strane convulsioni di Harry. O almeno così credevo.
"Guarda guarda chi abbiamo qui..."
Cazzo.

#angolino mio
Scusatemi. Scusatemi. Scusatemi. La scuola mi sta uccidendo. Lo so che il capitolo è cortissimo ma sono davvero troppissimo impegnata. Spero mi perdoniate :''(
Fatemi sapere ugualmente cosa ne pensate con un commento (anche solo per insultarmi) e/o accendendo la stellina qui sotto ☆

Chronophobia (IN REVISIONE)|| DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora