Capitolo 20

34 8 35
                                    

La figura avanzò lentamente.
Le due ragazze, ignare, si stiracchiavano e sistemavano i vestiti sgualciti.
Una di esse si volse verso la scura macchia ed anche l'altra giovane si accorse della sua presenza.
Cetaanir iniziò a tremare.
Quello il suo peggior incubo.
Indietreggió, le ginocchia le dolevano e la vista venne deformata da copiose lacrime. Il respiro si fece irregolare e affannato.
Dana si girò verso di lei e la semi dea si stupì di non leggere nel volto della compagna il terrore che in quel momento assaliva lei.
E la figura avanzava ancora.
Cetaanir tornò a fissare il volto di Dana.
Ella la guardava senza far trasparire alcuna emozione.
Che sia anche lei una seguace dell' Ombra?
Si chiese.
<<Cosa ti prende?>>
Lei non vedeva l' Ombra che si dirigeva verso di loro?
Il caos si impossessó della sua mente.
La poteva vedere solo lei?
Come si sarebbe difesa?
Alzò il dito tremante verso la figura ormai vicina.
Dana si voltò.
<<Tranquilla, lui è Erech.>>
Cetaanir smise di tremare.
<<Erech?>>
Chiese stupidamente.
<<Si, non è complice di Ombra. In realtà, non è nemmeno esatto dire che sta con noi, vero Erech?>>
Il giovane si trovava ora dietro le spalle di Dana.
Cetaanir si asciugó velocemente gli occhi dalle lacrime e si raddrizzó.
Il nuovo arrivato annuì alla domanda della giovane dalla lunga treccia.
<<Comunque ci si può fidare.>>
La semi dea si sporse per osservare il ragazzo.
Il suo viso era ombroso ed ebbe la sensazione che fosse una persona introversa e solitaria, il suo viso, pur non sorridendo, sembrava rilassato e sereno. I suoi movimenti erano silenziosi, agili nella loro rigidità.
<<Ho visto Cador e Calien in città. Hanno detto che vi aspettano alla locanda La Quercia. Hanno una sorpresa.>>
<<Tu ci sapresti accompagnare?>>
Gli chiese allegramente Dana.
Erech annuì iniziando subito a camminare.
<<Cosa significa il suo nome?>>
Le due ragazze restarono a distanza da Erech.
<<Se non erro, vuol dire "lancia solitaria ">>
Cetaanir pensò che fosse un bel nome con un significato interessante.
Giunsero nel centro della città e continuarono ad avanzare verso il borgo.
Il ragazzo si fermò davanti ad una porta la cui vernice verde scura era stata in parte scrostrata via dal tempo.
<<Resti con noi Erech?>>
Il suo viso si mosse per rifiutare ma il movimento si bloccò.
I suoi occhi si fermarono su quelli di Cetaanir e lei sostenne il suo sguardo.
Stranamente questo non la mise a disagio e l'intenso sguardo del giovane la fece sentire svuotata.
Senza interrompere il collegamento visivo Erech acconsentì ad entrare.
L' ingresso accedeva ad una sala con sedie imbottite e qualche tavolino, infondo vi era un bancone dietro cui una giovane era intenta a scrivere su di un quaderno e ai lati della sala c'erano due porte di vetro chiuse. Cador si alzò da una delle sedie della sala.
<<Finalmente eccovi qua! Tu resti?>>
Dana annuì precedendo Erech e subito chiese dove fossero Calien e Blez.
<<In camera, Calien mi ha mandato via perché io ed il lupetto abbiamo avuto una discussione, ma non è stata colpa mia. È lui ad aver incominciato.>>
Il giovane si diresse verso una delle due porte di vetro facendo un cenno alla giovane dietro al bancone.
Cetaanir non ci mise poco per capire per quale motivo Cador si era riferito a Blez chiamandolo lupetto.
Salirono le scale a chiocciola di un paio di piani e Cador entrò senza bussare in una stanza.
<<Cador ti ho detto di restare di sotto finché >>
La ragazza non concluse la frase vedendo Dana e Cetaanir avanzare nella stanza.
<<Ho una sorpresa per te!>>
Calien saltelló felice verso la semi dea trascinandola per un braccio verso un angolo della camera.
Frugó dentro un borsone e ne estrasse con teatralità uno specchietto.
<<Provalo dai!>>
La spronó eccitata.
Cetaanir osservò i suoi compagni soffermandosi su ognuno di loro per qualche secondo.
Indicò con lo sguardo l'ultimo membro, ma con un gesto Calien le fece capire di non preoccuparsi.
Prese la sua fidata penna dal bracciale di cuoio e poggió la punta della biro sulla superficie liscia.
<<Non scrive.>>
Annunciò subito dopo.
All'improvviso i ragazzi intorno a lei si strinsero discutendo e traendo conclusioni.
<<Era ovvio che una biro non scrive sugli specchi.>>
Iniziò Dana.
<<Se era tanto ovvio perché non lo hai detto prima?>>
La incalzó prontamente Cador.
<<Hai suggerimenti?>> si intromise Calien.
<<Non mi è venuto in mente, mi vuoi tagliare la testa per questo?>>
Continuò imperterrita la giovane dalla lunga treccia.
<<Forse con gli acquarelli si riesce>> provò a suggerire Blez.
<<Ragazzi>> Cetaanir cercò di farsi spazio tra una voce ed un'altra.
<<E da dove ce li troviamo?>>
Continuò Dana.
<<Al mercato magari>>
Suggerì Calien.
<<Ma dovrebbe portarsi sempre dietro pennello e colori, sarebbe troppo scomodo.>>
<<Hai altri suggerimenti?>>
Ribatté Blez.
<<Ragazzi>>
Cetaanir provò di nuovo ad attirare l' attenzione alzando il volume, ma ancora il tentativo non andò a buon fine.
I suoi quattro compagni iniziarono a parlare all' unisono in una bolla confusa di rumore.
<<Ragazzi!>>
Urlò in preda alla disperazione.
Finalmente le voci si placarono.
<<Hallelujah! Finalmente prestate attenzione alla vostra dea.>>
Si stupì di ciò che aveva appena detto, ma cercò di non farlo vedere.
<<Mia dea>>
Ella si congeló ad occhi spalancati. Si vide specchiata nei volti dei suoi compagni.
Si voltò.
Erech, in un inchino moderato, le porgeva un pennarello.
Cetaanir lo prese ringraziando titubante.
Si voltò nuovamente verso gli altri ragazzi e questi si sciolsero dalle rigide posizioni di stupore.
<<Dai, prova>>
La incoraggiò delicatamente Calien.
Cetaanir alzò lo specchietto ad altezza del busto e poggió la punta del pennarello sullo specchio.
Fu così che i giovani in quella stanza ebbero l' onore di assistere ad una creazione.
Nonostante il pennarello fosse fermo, il liquido in esso contenuto si disperdeva sulla superficie modificando il proprio colore e spargendosi e formando la figura che la dea aveva in mente.
Mentre il disegno si componeva nella palpebra bassa dell' occhio sinistro di Cetaanir si accumuló lentamente un liquido salato che scese sulle sue guance non appena la figura venne completata nello specchio.
Cetaanir rilasciò un sospiro, alzò istintivamente l' indice e lo strisció sullo specchietto.
La figura però non si cancellò, ma uscì una freccia di materia che, concorde col movimento del suo dito, si conficcó nella porta in legno della stanza.
I ragazzi esultarono, Calien le si avvicinò saltellando e Dana le diede una forte pacca sulla schiena.
<<Cetaanir>>
Cador si inginocchió con fare teatrale davanti a lei.
Per un momento lei credette che lui le volesse fare una solenne richiesta di matrimonio.
<<Mi potresti creare una spada?>>
Subito tutti si agitarono vicino a lei per chiederle qualcosa.
Lei non li ascoltava, rideva beandosi della compagnia di quei eccentrici ragazzi.
Osservò i loro visi accesi.
I loro occhi la specchiarono in diversi modi e lei si chiese come avrebbe fatto a tornare nell' altro mondo ed abbandonare questo.
Lasciare tutto ciò che qui aveva conquistato e scoperto.
A fine giornata ogni ragazzo aveva cambiato vestiti e si era rifornito di ogni tipo di arma attraverso lo specchio e le capacità di Cetaanir.
<<Potevamo evitare di comprare da mangiare...>>
Accennó all' improvviso Calien ammirando il nuovo vestito.
Cador la osservava seduto su di un letto.
<<Chi ha avuto la magnifica idea dello specchio?>>
<<Io>>
Si vantó Dana dall' altra parte della stanza.
Cador le rivolse uno sguardo di sufficienza.
<<Impossibile.>>
Decretò con fermezza riportando lo sguardo su Calien.
Dana si alzò indispettita iniziando ad urlare qualcosa mentre Calien iniziava a ridere di gusto.
Cetaanir li osservò ancora e il suo sguardo cadde su Erech.
Egli, estraneo ed insofferente alla situazione si sporgeva dalla finestra aperta, gli occhi brillavano guardando la luna.

------------
Angolo Autrice:

Giornata super produttiva qui sulla piattaforma Wattpad!
Non sapete quanto mi mancavano i miei personaggi! Avevo così un bisogno di scrivere che ho mandato all' aria tutti i progetti che avevo fatto per oggi (Ops, mi dispiace:) )
Comunque volevo informarvi che mancano pochi capitoli alla fine, non so dirvi precisamente quanto perché anche se mi facessi la scaletta dei capitoli non riesco ad esserne fedele... parlo per esperienza..
A grandi linee mancano circa tre/quattro capitoli per cui iniziate a salutare i personaggi..
Chi avete preferito?
Cetaanir? Calien? Cador? Dana? Morwen? Stereen? ...mi tocca scrivere eccetera perché i personaggi sono davvero tanti
^-^"

Al prossimo capitolo carissimi! :*

P.s: non so se si capisce o se ve ne siete accorti: ad un certo punto racconto di Cetaanir che osserva gli occhi dei ragazzi che la rispecchiano in modo diverso. Facendo forza sulla comune immagine secondo cui gli occhi sono la porta dell' anima, si capisce che lei vede in loro quella parte di se stessa che ha dato luogo alla loro creazione. Quella parte di sé è diversa per ognuno di loro e così è diverso il modo in cui lei la rispecchiano. Spero di essermi spiegata, era un immagine sfigurata abbastanza importante (e mi piace anche molto ) ed è per questo che è in corsivo seppur non è un esplicito pensiero della nostra cara semi dea. Se altro deve essere spiegato non esitate a chiedere!

Il Disegno di una VitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora