<<Cetaanir!? Sei sveglia? >>
I suoi occhi lottavano contro i raggi del sole da vari minuti spinti dal sonno che la veglia le aveva portato.
<<Alzati in fretta e vieni nella sala da pranzo.>>
La voce di Calien scomparí dietro la porta che si chiuse con uno schianto.
Si alzò di scatto appoggiandosi sui gomiti, poi si sedette. Nonostante tutti i pensieri pessimisti della sera, aveva dormito bene su quel giaciglio apparentemente scomodo. Si stropicció i vestiti e uscì dalla stanza.
Fuori, la invase il rumore di risate, di chiacchiere e di lavori. I corridoi erano vuoti e lei non aveva la più pallida idea di dove andare. Decise si svoltare a sinistra, camminava velocemente, ma senza sapere dove stesse andando e dove andare. Arrivò a pensare di perdersi in quel labirinto.
<<Dove vai? Finalmente ti ho trovata!>>
Dana le prese la spalla destra e la girò verso di lei prima che il suo cervello esaminasse cosa stava succedendo.
<<Muoviti, seguimi.>>
Nella sala da pranzo, Nuala, Calien, Naira e qualche altro ragazzo parlavano animatamente.
Appena entrò nel loro campo visivo, tutti tacquero e questo la mise a disagio.
<<Cetaanir, lui è Cador. Egli caccia per noi nelle terre vicine. Questa mattina ha notato qualcosa nel buio, un'ombra.>>
Le sue viscere sobbalzarono e si contorsero.
<<Ieri sono stato con voi e ho avuto modo di conoscere la vostra storia.>>
Le si rivolse l' uomo, Cetaanir si ricordò di averlo notato mentre alimentava il fuoco con la legna.
<<Siamo dell'idea che qui non sia sicuro. L' Ombra sa che qui ad Alyon si ritrovano molti suoi nemici e sicuramente verrà. Il vostro viaggio deve iniziare ora e qualsiasi cosa cerchiate, dovrete sbrigarvi a trovarlo. Vorrei sapere a questo proposito come aiutarvi.>>
Cetaanir era confusa, la stavano scacciando? Era diventata un peso, un pericolo?
Loro le dovevano la vita, perché mandarla via a quel modo? Se lei morisse morirebbero tutti? Se no come muoiono normalmente?
Si accorse che la sua testa era piena di questioni, alcune inutili e inopportune.
<<I-Io cerco un passaggio, qualcosa che mi faccia tornare indietro.>>
Nuala rivolse lo sguardo a Calien che però scosse il capo.
<<Non ne sappiamo nulla purtroppo.>>
<<Non possiamo tenerla qui.>>
Si intromise Naira.
Cetaanir si sentì profondamente offesa da quella bambina.
<<Chi va con lei?>>
Seriamente davano ascolto ad una bambina?
<<Io.>>
Rispose decisa Dana.
Allo stesso modo fece Calien, poi Cador.
Iniziarono a parlare, ma lei era troppo sconvolta, troppo impaurita e confusa per seguire tutti i loro progetti.
Così si ritrovò davanti al portone aperto del castello, neanche un giorno era passato da quando lo aveva attraversato seguendo Dana alla ricerca di protezione.
<<Dove andremo?>> balbettó.
<<Lontano dall' Ombra>>
<<Come troveremo un passaggio?>>
<<Se un passaggio esiste, faremo come tutti coloro che cercano qualcosa e non sanno dov'è: chiederemo, viaggeremo e terremo gli occhi aperti.>>
I suoi tre compagni cominciarono a camminare.
Mentre lo sconforto si diffondeva nel midollo delle sue ossa.**********
Spazio Autrice
Wow è il primo angolo che mi prendo per me in questa storia!
Ringrazio tutti coloro che hanno letto anche solo due righe di questo racconto, per me è importante, come, ovviamente, i mi piace.
Se volete, commentate e votate; anzi, mi farebbe piacere se mi scriveste (anche privatamente se preferite) cosa funziona e cosa no in questa storia.
Grazie comunque di tutti e al prossimo capitolo! :D
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Il Disegno di una Vita
Altele"Perché sono qui? Chi sono tutte queste persone che per molto erano solo disegni nel mio muro?" Cetaanir ha sempre disegnato, da quando ha memoria. Una lacrima cadde su di un suo disegno ed un mondo parallelo si aprì misterioso e complicato davant...