Capitolo 12

34 9 6
                                    

<<Cetaanir!? Sei sveglia? >>
I suoi occhi lottavano contro i raggi del sole da vari minuti spinti dal sonno che la veglia le aveva portato.
<<Alzati in fretta e vieni nella sala da pranzo.>>
La voce di Calien scomparí dietro la porta che si chiuse con uno schianto.
Si alzò di scatto appoggiandosi sui gomiti, poi si sedette. Nonostante tutti i pensieri pessimisti della sera, aveva dormito bene su quel giaciglio apparentemente scomodo. Si stropicció i vestiti e uscì dalla stanza.
Fuori, la invase il rumore di risate, di chiacchiere e di lavori. I corridoi erano vuoti e lei non aveva la più pallida idea di dove andare. Decise si svoltare a sinistra, camminava velocemente, ma senza sapere dove stesse andando e dove andare. Arrivò a pensare di perdersi in quel labirinto.
<<Dove vai? Finalmente ti ho trovata!>>
Dana le prese la spalla destra e la girò verso di lei prima che il suo cervello esaminasse cosa stava succedendo.
<<Muoviti, seguimi.>>
Nella sala da pranzo, Nuala, Calien, Naira e qualche altro ragazzo parlavano animatamente.
Appena entrò nel loro campo visivo, tutti tacquero e questo la mise a disagio.
<<Cetaanir, lui è Cador. Egli caccia per noi nelle terre vicine. Questa mattina ha notato qualcosa nel buio, un'ombra.>>
Le sue viscere sobbalzarono e si contorsero.
<<Ieri sono stato con voi e ho avuto modo di conoscere la vostra storia.>>
Le si rivolse l' uomo, Cetaanir si ricordò di averlo notato mentre alimentava il fuoco con la legna.
<<Siamo dell'idea che qui non sia sicuro. L' Ombra sa che qui ad Alyon si ritrovano molti suoi nemici e sicuramente verrà. Il vostro viaggio deve iniziare ora e qualsiasi cosa cerchiate, dovrete sbrigarvi a trovarlo. Vorrei sapere a questo proposito come aiutarvi.>>
Cetaanir era confusa, la stavano scacciando? Era diventata un peso, un pericolo?
Loro le dovevano la vita, perché mandarla via a quel modo? Se lei morisse morirebbero tutti? Se no come muoiono normalmente?
Si accorse che la sua testa era piena di questioni, alcune inutili e inopportune.
<<I-Io cerco un passaggio, qualcosa che mi faccia tornare indietro.>>
Nuala rivolse lo sguardo a Calien che però scosse il capo.
<<Non ne sappiamo nulla purtroppo.>>
<<Non possiamo tenerla qui.>>
Si intromise Naira.
Cetaanir si sentì profondamente offesa da quella bambina.
<<Chi va con lei?>>
Seriamente davano ascolto ad una bambina?
<<Io.>>
Rispose decisa Dana.
Allo stesso modo fece Calien, poi Cador.
Iniziarono a parlare, ma lei era troppo sconvolta, troppo impaurita e confusa per seguire tutti i loro progetti.
Così si ritrovò davanti al portone aperto del castello, neanche un giorno era passato da quando lo aveva attraversato seguendo Dana alla ricerca di protezione.
<<Dove andremo?>> balbettó.
<<Lontano dall' Ombra>>
<<Come troveremo un passaggio?>>
<<Se un passaggio esiste, faremo come tutti coloro che cercano qualcosa e non sanno dov'è: chiederemo, viaggeremo e terremo gli occhi aperti.>>
I suoi tre compagni cominciarono a camminare.
Mentre lo sconforto si diffondeva nel midollo delle sue ossa.

**********
Spazio Autrice
Wow è il primo angolo che mi prendo per me in questa storia!
Ringrazio tutti coloro che hanno letto anche solo due righe di questo racconto, per me è importante, come, ovviamente, i mi piace.
Se volete, commentate e votate; anzi, mi farebbe piacere se mi scriveste (anche privatamente se preferite) cosa funziona e cosa no in questa storia.
Grazie comunque di tutti e al prossimo capitolo! :D

Il Disegno di una VitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora