CAPITOLO 8

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                                                                                                 GINEVRA

Quando Desire' fini' mi guardai allo specchio e cio' che vidi mi piacque, ci sapeva proprio fare! Anche

se il trucco era eccessivamente forte ero veramente bella, non mi ero mai vista cosi', mi aiuto' ad

indossare un baby doll meno trasparente ma mi sentivo lo stesso nuda, misi dei sandali tacco 15

cercando di tenere l'equilibrio ed infine indossai una vestaglia di seta.

<Ginevra sei veramente bella stasera farai impazzire molti uomini.>

<Io non faro' impazzire proprio nessuno.>

Fece finta di non sentire le mie parole. <Ora ti accompagno dalla nostra " matriosca" e ti spieghera'

cosa dovrai fare stasera.>

Questo suo atteggiamento inizio' a farmi innervosire < Forse non mi hai capito... io non faro' niente di

tutto questo... e chi sarebbe questa matriosca?>

<E colei che ci prepara e ci dice cosa fare o no, insomma una superiore, per questo la chiamiamo con

quel nome, ora andiamo.>

Mentre seguivo Desire' mi sentivo cosi' fuori luogo, camminare su questi tacchi mi veniva difficile e la

tensione cresceva ogni volta che il vociare si faceva piu' vicino. Quando entrammo nella sala

principale gia' in alcuni tavoli c'erano seduti degli uomini e delle ragazze li servivano nonostante

quasi nude a proprio agio, poi ci fermammo e di fronte a me una donna sui 40 anni con un bel viso e

corpo e con un abito corto e capelli raccolti in uno chignon mi stava osservando e capi' di avere

davanti la matriosca.

<Tu devi essere quella nuova> annui' < bene mettiamo in chiaro una cosa... questa sera ci saranno

degli uomini importanti e non ammetto nessun tipo di errore, dovrai fare tutto cio' che ti si dice e se

sbagli le conseguenze saranno gravi.>

Questa sua aria di superiore mi dava fastidio, ma con crede di parlare?

<Non so nemmeno cosa devo fare che gia' mi minacci?>

Appoggio' un'unghia finta laccata di rosso sul labbro come a pensare. < Questa tua arroganza molto

presto si dissolvera', stasera servirai ai tavoli e a fine serata se uno di questi uomini vuole un servizio

tu lo accontenterai... non fare cazzate.>

<Io non faccio servizi proprio a nessuno e per quando riguarda il servire ai tavoli non l'ho mai fatto e

poi con queste scarpe sarebbe un suicidio.>

<Mi hai stufato... fai quello che ti e' stato ordinato se non lo farai sai a cosa vai incontro.>

Detto questo giro' i tacchi e se ne ando'... ok Ginevra puoi farcela posso approfittare mentre giro per i

tavoli di vedere se c'e' una porta di sicurezza  e per quando riguarda gli uomini il primo che ci prova

prendera' un bel calcio nelle palle... con la speranza di uscirne viva dopo!

CUORI DANNATIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora