CAPITOLO 21

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                                                                                                   GINEVRA

<Ti chiederai perché sei qui.>  fu la prima cosa che volevo sapere quindi annui' <non credevo che una

donna come te sarebbe riuscita a...> lo interruppi <Ucciderlo!> Nel suo sguardo passo un ghigno <Non

 solo..> non lo feci finire <E' morto allora?>  ebbi un tuffo al cuore era come se mi sentissi vuota,

spenta all'idea che non l'avrei piu' rivisto mi mancava il respiro anche se mi rendevo conto che era

una cosa sbagliata dopo tutto cio' che mi aveva fatto.

<Devo ammettere che hai avuto un gran coraggio ad uccidere Matt a sangue freddo e per questo devo

 ringraziarti.>

Ora ne avevo la conferma.... Matt era morto. Chiusi gli occhi come a voler cancellare quelle immagini

 sulla mia testa di lui sdraiato a terra privo di vita. Mi feci forza dovevo sapere ora in che altra

situazione mi stavo andando a cacciare.

<Ma non eravate amici? Non dovresti essere in collera con me per aver ucciso il tuo amico?>

Inizio' a ridere e finalmente ritorno'  l' uomo malvagio  che io ricordo.

<Una volta la sua amicizia era importante, ma gli affari lo sono ancor di piu' di un amico e non me ne

frega un cazzo se ora e' morto... finalmente grazie a te me lo sono tolto dalle palle.>

Sentirlo parlare cosi' m'infastidi', pensavo che tra questi due psicopatici ci fosse un forte legame e

invece mi ero sbagliata. Ma che cazzo c'entravo io con tutto questo?

<Mi stupisce sentirti parlare cosi' di un uomo che fino a ieri ti considerava un fratello.>

Solo per un attimo vidi attraversare sul suo viso quel sentimento chiamato rimpianto ma scompari'

subito.

<I nostri padri erano come fratelli hanno gestito per una vita gli affari insieme al punto di morire

sparati nello stesso agguato, ma io e Matt non siamo loro!>

Chissa' se Matt la pensava allo stesso modo, solo una volta li avevo visti insieme e devo ammettere

che emanavano potere e terrore le due figure accanto se fosse rimasto vivo chissa' cos'avrebbe

pensato di tutto questo e soprattutto come avrebbe reagito.

<Capisco la tua "commovente" storia ma cosa c'entro io in tutto questo?>

<Non mi dire che una donna intelligente e caparbia come te non si e' resa conto di aver avuto Matt in

pugno...> lo interruppi era troppo <Cosa? Stiamo parlando della stessa persona?> mi alzai

nervosamente e iniziai a fare su e giu' per la stanza <mi ha fatto violentare da te> lo vidi sollevare un

sopracciglio <lo ha fatto con altri 4 uomini, mi ha picchiato, umiliata, ha mandato la mia vita a

puttane e per finire mi ha fatto frustare senza pieta'....> mi voltai verso di lui < e tu mi dici che lo avevo

 in pugno? Ma mi prendi per una stupida?>

<Hai finito? Ora siediti in quella cazzo di sedia e stammi a sentire non credo che ti faccia piacere fare

CUORI DANNATIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora