CAPITOLO 27

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                                                                                           GINEVRA

Era passato un giorno da quel maledetto pomeriggio e ancora non avevamo notizie di Luke, Matt e

Micael avevano trascorso tutta la notte nel mio soggiorno con tutti i loro uomini, devo ammettere che

 tutto quel testosterone andava alla testa e ricordo ancora la faccia scioccata di Amber quando li ha

visti ma nonostante questo l'ho sorpresa piu' di una volta a guardare Micael... si stava innamorando

di lui? Pessima scelta pensai!

Erano le 7:00 di sera e con Amber eravamo sedute sul divano in attesa di qualche notizia Matt e Micael

 erano stati tutto il giorno fuori e a me quest' attesa mi stava logorando... un giorno che non ho

notizie del mio bambino la mia mente non smetteva di chiedersi come stava, lo avevano fatto

mangiare? Gli avevano fatto del male? Lo immaginavo chiuso in una stanza impaurito che piange e

l'essere impotente davanti a tutto questo mi stava distruggendo.

Lo scatto della serratura ci fece alzare e i due uomini entrarono guardai Matt speranzosa ma quando

incontrai i suoi occhi capi' che non c'erano novita', fu Amber a chiedere io non ne avevo il coraggio.

<Micael allora?>

Lo vidi passarsi una mano sul volto < i nostri uomini stanno setacciando ovunque, la buona notizia e'

che sono ancora in citta' non risultano bambini in aeroporto con il nome di Luke.>

Micael ando' verso la cucina e Amber lo segui' io rimasi fissa a guardare fuori dalla finestra mi sentivo

angosciata, un'altra notte lontano da mio bambino.

Non avevo bisogno di girarmi per sapere che lui era dietro di me il mio corpo avvertiva sempre la sua

presenza < cosa vogliono i russi da te> mi sentivo fragile e non avevo voglia di discutere ma dovevo

sapere.

<Per il momento e' piu' importante trovare nostro figlio>

Ancora una volta evitava di rispondermi mi girai e lo guardai... aveva due occhiaie nere sotto gli occhi

 segno che non aveva chiuso occhio, i capelli erano tutti fuori posto e per la prima volta vidi un Matt

turbato sofferente  mi  veniva voglia di accarezzargli il viso ma subito il mio pensiero ando' al giorno

prima quando stava per soffocarmi e la rabbia s'impossesso' di me.

<E' solo colpa tua se mio figlio ora e' nelle mani di quei bastardi!> alle mie parole non disse nulla cosi'

 continuai< se non mi avessi cercata e mi avresti lasciata in pace tutto questo non sarebbe successo!> 

Matt rimase impassibile davanti alle mie accuse cosa strana per un uomo senza scrupoli come lui,

7 anni fa solo aver pronunciato una di queste parole mi avrebbe fatto picchiare e invece ora stava

posando una mano sul mio viso e accarezzava la cicatrice che mi era rimasta a causa di quel mostro

che quella notte mi frusto', la guardava e nei suoli occhi lessi del pentimento... cosa diavolo stava

succedendo?

CUORI DANNATIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora