CUORI DANNATI

CAPITOLO 19

                                                                                                    GINEVRA

Non so per quanto tempo sono rimasta immobile a pancia sotto su questo pavimento, non ho piu'

voce dal troppo urlare, ho un bruciore alla schiena tremendo e non ho nemmeno la forza di alzarmi,

non pensavo che al mondo esistessero uomini cosi' feroci.... quel mostro non ha avuto nessuna pieta'

di me, voglio chiudere gli occhi e morire. Il solo pensiero che l'uomo di cui mi sono innamorata abbia

ordinato tutto questo mi rende un essere spregevole, non c'e' pieta' o giustificazione per il mio

comportamento, nessuna sana di mente si innamora del proprio aguzzino, conoscevo un Matt

imbranato che quando mi consegnava la posta mi faceva sempre un sorriso nascondendo bene cio'

che era invece, un demonio! Ora vorrei pregarlo io di uccidermi non posso vivere cosi' in queste

settimane ne ho passate di tutte, stupro, violenza fisica e psicologica cos'altro posso aspettarmi?

Nessuno mi stara' cercando, al lavoro chissa' Matt cos'avra' raccontato e della mia vita non e' rimasto

 niente..... si ora preferisco morire non ha senso continuare a vivere cosi'. Ho la gola secca per la sete,

non mangio da non so' quanto e il dolore mi sta' perseguitando se voleva vedermi distrutta c'e'

riuscito.

Dei rumori di spari mi svegliarono, non ricordo nemmeno di essermi addormentata, sentivo gridare

ma non avevo la forza di reagire, troppo dolore anche solo a provarci. All'improvviso senti' un colpo

d'arma davanti alla porta e l'urlo di dolore di chi molto probabilmente era di guardia, cosa stava

succedendo? Forse era la polizia? Qualcuno aveva denunciato la mia scomparsa? Avevo un po' di

speranza e quando la porta si apri'  entrarono due uomini con un passamontagna quindi non li

vedevo in viso ma non avevano nessuna divisa quindi quella piccola speranza svani' subito, uno di

loro grido'.<L'abbiamo trovata.> Non avevo paura e non m'importava nemmeno della fine che avrei

fatto nemmeno in un altra vita avrei potuto dimenticare tutto l'orrore subito. Un uomo s'inginocchio'

davanti a me e quando alzai lo sguardo e vidi chi era un sorriso amaro si dipinse sul mio viso.

<Sei venuto ha finire il lavoro? A ccomodati pure io non mi opporro'.>

Nei suoi occhi vidi pieta' cosa strana per un uomo del genere < Ben ti ha proprio ridotta male.>

<E' questo cio' che fate non ti meravigliare.> Nel suo sguardo ora c'era solo tanta freddezza, si alzo' e

ando' dai suoi uomini.

<Copritela e portatela fuori di qui >

Bene visto che ora a Matt non servivo piu' mi aveva ceduto al suo amico- socio? E perché? Lui mi

vuole morta.... oddio forse sara' Micael a finire il lavoro, certo se in Matt avevo visto solo in alcuni

momenti il suo turbamento per Micael sarebbe stato piu' facile farlo visto che per lui non contavo