MATT (DETTO TIGRE)
Ero appena rientrato nella mia villa e non vedevo l'ora di togliermi questi cazzo di stracci e questi
orribili occhiali, non né potevo piu' di tutti quegli stronzi del cazzo dove lavoravo, avevo la squadra
anti mafia alle costole e dovevo tenere questa fottuta copertura per proteggere il mio giro le mie
donne e questa merda di citta'. Oggi a differenza degli altri giorni e' stato piu' divertende il lavoro, ho
controllato quel grandissimo figlio di puttana di Smith che mi deve dei soldi e nonostante gli
avvertimenti gioca col fuoco e stasera trovera' la morte ad aspettarlo visto che ancora l'ho lasciato in
ufficio e vuol dire che non ha alcuna intezione di togliersi il debito e l'altra cosa divertende e' stato
vedere quella puttanella di Ginevra, certo quando l'ho sorpresa dietro la porta mi ha fatto incazzare
da morire per un attimo ho pensato di strangolarla subito avevo paura che avesse ascoltato la
telefonata con il mio uomo di fiducia per sistemare Smith e odio quando i miei piani vanno a rotoli
ma poi quando l'ho braccata al muro capi' che non aveva sentito niente e invece vidi le sue pupille
dilatate e scommetto che se avrei messo un dito nella sua figa l'avrei trovata bagnata, il solo pensiero
me lo fece diventare duro....non si aspettava di vedere il vero Matt e no quel coglione che interpreto,
ho smosso qualcosa in quel ghiaccio di donna e prima che lascio quel posto di merda me la scopero'
nel suo ufficio e se non ci stara' me la scopero' lo stesso quando voglio una cosa me la prendo con le
buone o con le cattive, Ginevra riesce a far smuovere qualcosa dentro di me e mi da' fastidio, forse la
mia e' solo curiosita' sessuale mi piacerebbe vederla piegata sulla sua scrivania e vedere il mio cazzo
affondare dentro di lei facendola urlare di piacere... si e' questo, una volta tolto questo capriccio sono
sicuro che di lei non me ne importera' piu' un cazzo come le mie puttane...le donne hanno un solo
scopo nella vita...farsi fottere.
Il bussare alla porta mi porto' alla missione di quella sera, Frank si avvicino' informandomi che Smith
non aveva intenzione di saldare e siccome io di pazienza ne avevo poca era arrivato il momento che
quella testa di cazzo pagasse con la sua vita cosi' diedi il via alla sua morte.
Dopo due ore i miei uomini entrarono nel mio ufficio Frank aveva l'aria soddisfatta segno che Smith
era defunto.
<Allora Frank dal tuo sorrisino deduco che il pezzo di merda non e' piu'tra noi vivi!>
<Si tigre....ha fatto la fine che meritava.>
Dopo avere detto questo vidi l'espressione del mio uomo di fiducia farsi cupa.
<Frank c'e' qualcosa che devo sapere?>
<Credo che qualcuno abbia visto l'assassinio.>
Mi alzai di scatto dalla sedia.
<Abbiamo un testimone?> ero incazzato e urlai < cazzo Frank sto' facendo un lavoro da frocio da
quasi un anno e mi stai dicendo che in giro c'e' qualcuno che potrebbe far scoprire la mia copertura?>
Anche se non ero stato io stesso ad eliminare Smith gli uomini che l'hanno fatto lavorano per me e
questo l'anti mafia lo sa' quindi per loro sara' facile arrivare a me, porca troia!
<Capo abbiamo cercato di raggiungerlo, siamo riusciti a vedere la targa e nel sotterraneo ci sono le
telecamere entro domani avrai il nome.
Mi sedetti di nuovo e continuavo ad ascoltare Frank ma ero nervoso e infastidito perché ora dovevo
occuparmi di un altro morto il piu' importante visto che si trattava di un testimone. Interruppi il mio
uomo.
<Frank chi si e' fatto scappare il testimone?>
Non c'era bisogno che dicessi niente perché lui aveva gia' capito le mie intenzioni, mi conosceva
bene, vidi il suo sguardo farsi piu' cupo e nel frattempo io avevo aperto il mio cassetto dove tenevo il
mio gioiello prezioso la mia magnum p229.
<Tigre e' stato Ron a farselo sfuggire.>
Puntai la pistola nella direzione di Ron e un colpo secco in fronte lo catapulto' a terra. Mi voltai verso
gli altri.
<Questo e' quello che succede a chi fallisce e ora levatemi questo cesso morto da qui' e portatemi il
testimone.>
Annuirono e se né andarono portandosi con se il cadavere, non avevo niente di buono in me uccidere
a sangue freddo mi dava sempre una certa soddisfazione.
Il giorno dopo ritornai ad essere quell'imbranato che porta la posta e quando stavo per fare una
pausa trovai davanti al distributore del caffe' la puttanella, era di spalle e non mi senti' arrivare,
indossava un vestitino a ginocchio che gli fasciava le forme perfette mettendo in mostra quelle
gambe lunghe e toniche che immaginai strette intorno ai miei fianchi e spingevano il mio cazzo in
fondo alla sua figa...cazzo ero di nuovo duro!
La salutai e quando si volto' era strana, aveva dei contorni agli occhi come se avesse passato una
brutta notte e negli occhi vedevo quell'espressione che ho visto in molti uomini prima di morire, la
paura, cosi' visto che sono un fottutissimo stronzo mi diverti' un po' con lei ma quando provo' a
minacciarmi l'uomo cattivo che c'e' in me usci' fuori cosi' la braccai in modo da non sfuggirmi ma non
avevo considerato quel fottuto desiderio che avevo ogni volta che il suo corpo mi stava vicino, la
sentivo tremare per la paura e questo mix mi ando' alla testa, cazzo dovevo scoparmela, dopo averla
trattata male e messo in chiaro le cose la lasciai andare e mentre la vedevo allontanarsi il
cellulare suono'.
<Frank.>
<Tigre abbiamo trovato il testimone, anzi....... la testimone.>
<La?>
<Si e' una donna e lavora nella tua stessa azienda.> interessante
<Chi sarebbe?>
<Si chiama Ginevra Oxon.>
Ora capisco la sua notte in bianco e quegli occhi impauriti...peccato che una bellezza cosi' doveva
dire addio alla vita prima del tempo, ma non prima di avermela scopata.
<Bene Frank aspetta che finisce il suo ultimo giorno di lavoro e poi portala a me.>
<Ok tigre.>
Stasera ci sara' da ridere....
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CUORI DANNATI
ChickLitGinevra e' una donna di 28 anni con una vita piena,passa le sue giornata nel suo ufficio, fa poca vita sociale e cio' che riguarda il cuore e' affar chiuso dopo una relazione finita male. La sua vita perfetta verra' sconvolta e tutto cio' che era ri...