CAPITOLO 17

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                                                                                                 MATT

Quella puttana era stata fortunata nel cadere in piscina e nonostante la voglia dei miei uomini di

affogarla decisi che quel compito aspettava a me, io dovevo ucciderla ma prima dovevo fargli notare

il grave errore che ha fatto colpendomi, per lei sarebbe stato un risveglio di puro terrore, peccato che

l'appuntamento di pranzo con Micael non mi permettesse di assistere allo spettacolo, Ben e' l'uomo

piu' cattivo che ho, un dominatore che rende le sue schiave un inutile cassa vuota le distrugge

fisicamente e mentalmente e da me ha avuto istruzioni chiare su cio' che dovra' fare con lei. In questo

 momento e' gia' con lei visto che Frank mi ha avvisato del suo risveglio al solo pensiero di lei legata e

frustata il mio cazzo pulsa... sarebbe uno spettacolo eccitante.

La porta del mio ufficio si apri' e uno dei miei uomini entro' <Tigre la macchina e' pronta> mi alzai e

andai al mio pranzo d'affari. Quando entrai nel ristorante italiano Micael era gia' al tavolo ad

aspettarmi e quando mi sedetti noto' la smorfia che feci nello spostare il braccio.

<Matt cosa cazzo ti e' successo?>

<La puttana mi ha colpito con un fermaglio d'acciaio.>

Si mise a ridere... cosa cazzo rideva? <Vuoi dirmi che quella fighetta meravigliosa ti ha preso in

contropiede?>

Se  non sapevo che lui fosse il mio amico d'infanzia e socio in affari non ci avrei pensato due volte a

bucarci il cervello e poi perché cazzo mi dava fastidio quando nominava la figa di quella troia?

<Pare proprio cosi'.>

<Stai perdendo colpi tigre? Non dirmi che quella donna ti ha rimbambito il cervello!>

<Non mi ha rimbambito proprio un cazzo e lo capira' sulla propria pelle visto che ora c'e' Ben con lei

cosi' impara a stare al suo posto e a non sfidarmi piu'.>

Vidi una strana espressione sul volto di Micael e questo non mi piacque per niente.

<Fammi capire bene... hai lasciato la puttana nelle mani di quel dominatore pazzo? Dio Matt la

massacrera'.>

<Cos'e' stai provando pena per quella troia? Non me ne fotte un cazzo di quello che gli fara' tanto

morira' lo stesso.>

<Se lo dici tu!>

Che cazzo vuol dire con questo <Micael stai mettendo in dubbio la mia parola?> Ora ero veramente

incazzato.

<Calmati Matt e' solo che e' da due settimane che e' con te e non mi spiego cosa ti frena ad

ucciderla... dimmi come mai?>

Gia' me lo sto' chiedendo anch'io cazzo, quella donna mi sta' mandando il cervello in pappa e c'e'

qualcosa che mi frena e non riesco a capire cosa sia.

<Voglio solo farla soffrire un po' e portarla al punto che sara' lei stessa a supplicarmi di ucciderla....

comunque ora passiamo agli affari siamo qui per questo.>

<Hai ragione! Il carico d'armi arrivera' stanotte, solito posto, solito scambio solo che stavolta dovrai

fare a meno di me.>

<E come mai?> questo fatto m'incuriosi', non era mai successo prima, io e Micael gestivamo entrambi

 New York e facevamo gli scambi sempre insieme.

<Purtroppo ho avuto problemi con la vendita di alcune puttane con i russi e per evitare una guerra

stasera ho una videochiamata con il loro capo  per sistemare la faccenda e quindi non posso

sottrarmi.>

<Ok allora ti terro' aggiornato.>

Finimmo di pranzare ed io non vedevo l'ora di tornare alla villa per sapere com' era andato il lavoro

di Ben e nel momento di andare Micael mi fece una domanda.

<La troia dove la tieni? Falla fuori e toglitela dai coglioni una volta per tutti.>

Annui', Micael aveva ragione dovevo sbarazzarmi di lei stava diventando ridicola tutta questa storia.

<L'ho rinchiusa in una delle celle sotterranee e li' trovera' la morte.>

Sorrise soddisfatto nell'udire le mie parole e mi allontanai. Tornando alla villa chiamai Frank per

aggiornarlo sull'incontro di stasera. <Frank stasera voglio tutti gli uomini con noi, gli uomini di Micael

stasera non ci saranno quindi dobbiamo essere cauti e ricoprire gli spazi vuoti.>

<Tigre se portiamo tutti gli uomini la villa non sara' protetta.>

Cazzo non ci avevo pensato < Lascia solo due uomini e metti in funzione tutti i sistemi di sicurezza e le

 telecamere avremo il gps se ci dovessero essere problemi.>

<Ok capo organizzo tutto.>

Nel momento che stava andando lo bloccai. <Frank la puttana?>

<In questo momento e' svenuta, Ben non ha avuto nessuna pieta', prego per lei che non si risvegli

perché soffrira' come mai nella sua vita... l'ha proprio ridotta male.>

<Era quello che volevo fai i miei complimenti a Ben.>

<Sara' fatto.> si volto' e se ne ando'.

Per un momento ebbi la voglia di andare a vedere il corpo martoriato di Ginevra ma poi cambiai idea,

 il pensiero della sua splendida schiena lacerata dalle frustate m'innervosi'... ma cosa cazzo mi

prendeva? Sono stato io stesso a volerlo! Dovevo smetterla di pensarla e soprattutto dovevo

togliermi l'ossessione della sua figa stretta e bagnata... Cristo il cazzo e' cosi' duro che le palle mi

stanno scoppiando, so io come porre rimedio a questo fastidio.

Passai il pomeriggio con una delle mie puttane e nonostante tutte le porcate e i pompini eccellenti

ricevuti non e' servito a niente il mio fottuto cervello e corpo vogliono lei.

Dopo la doccia mi preparai e una volta pronto per lo scambio feci un bel tiro di coca, mi rilassava

sempre, e mi avviai al mio appuntamento.

CUORI DANNATIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora