Distrutto.

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Vi ricordiamo la nostra altra storia 'The A-Team'.




Louis era arrivato a casa sfinito, dopo quelle feste.

La prima per il compleanno del suo migliore amico e la seconda per le labbra senza paragoni del riccio.

E dire che pochi minuti fa era in sua compagnia mentre proprio quel riccio aveva posato le labbra sulle sue, in modo imbarazzato.

Come dargli torto. Louis aveva passato tutto il viaggio verso casa del più piccolo, prendendolo in giro e lodandolo su quanto invitante fosse la sua bocca.

Si mise a ridere mentre col piede scalciava un sassolino, in mezzo alla strada principale quasi vuota della Radura.

Quasi, perché c'era qualche personcina seduta sui marciapiedi cercando di convincere altre personcine che la loro droga era la migliore.

Louis, durante gli anni, aveva potuto constatare che non era affatto vero.
Alzò il sopracciglio verso un tipo dal viso tetro, seduto sul marciapiede davanti casa sua, che gli stava riservando un'occhiata.

Il castano scosse la testa in automatico. Non aveva intenzione di farsi di qualche robaccia sporca.

Gli passò davanti e continuò per la sua strada entrando nell'edificio e inoltrandosi per le scale.

Quasi inciampò quando cercò di saltare tre gradini alla volta e alzò gli occhi al cielo dandosi dello stupido.

'Tutta colpa di Styles', pensò mentre raggiungeva la sua porta e le tirava un calcio dopo aver inserito le chiavi nella serratura.

"Stupida porta." Disse ad alta voce richiudendola con la gamba e facendo un forte rumore.

Accese la luce della cucina e in seguito quella del salone, buttando le chiavi sul tavolo della cucina e sbuffando.

Guardò il suo telefono, non nelle condizioni migliori, e l'orario lo fece sbuffare di nuovo.

Si trascinò in salotto, spegnendo la luce in cucina e si impose di non addormentarsi sul divano ma di arrivare almeno nella sua camera.

Imboccò il piccolo corridoio buio e si fermò proprio davanti all'unica foto, che poi era un disegno; perché Louis sembrava avere una strana allergia a esse.

Nel disegno c'erano i volti sorridenti di lui e Liam e si ritrovò a pensare quanto in realtà fosse stanco per colpa dell'amico.

'Ma Liam ne valeva la pena', pensò sospirando.

Ma cosa ne valeva realmente la pena per Louis?

Probabilmente per il Louis poco più che bambino ne sarebbe falsa la pena arrampicarsi su un muro e sbucciarsi tutto il ginocchio solo per entrare nel parco giochi a pagamento della propria città.

Per il Louis quindicenne ne sarebbe valsa la pena rischiare di diventare padre solo per il suo primo rapporto sessuale non protetto.

Per il Louis di qualche anno fa ne sarebbe valsa la pena andarsene dalla propria città natale, arrivare in un posto sconosciuto e rubare una grossa quantità di denaro all'unica persona che lo aveva accolto bene solo per riuscire ad aprire il suo negozio, ma adesso, per il Louis di ora cosa ne sarebbe valsa la pena?

Liam, sì, perché Liam è il fratello mai avuto.

Il negozio, sì, perché il negozio è la realizzazione di un sogno.

Ed Harry, che in pochissimo tempo era entrato quasi involontariamente nella sua vita rendendola meno insensata, guadagnandosi così il posto d'onore nella lista dei 'ne vale la pena' di Louis.

Bleecker Street. || Larry Stylinson [ IN REVISIONE ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora