Epilogo.

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Un grazie enorme a tutte le meravigliose persone che hanno letto, votato e commentato questa storia che ci è entrata dentro il cuore. E speriamo sia successo lo stesso a voi.

Grazie per i mille complementi e i mille commenti divertentissimi che ci hanno fatto apprezzare ancora di più scrivere questa storia.Un grazie alla mia metà, alla mia bae, al mio angolo di felicità. Un grazie enorme all'altra scrittrice.

Grazie a tutte voi.




"Harry, aiutami!" Urlò Sophia mentre sbatteva i piedi a terra proprio come una bambina.

"Soph, per l'amor di Dio, calmati." Disse Harry cercando di farle abbassare il volume della voce.

"Cosa faccio? Non sono del colore giusto!" Riprese ad urlare la mora, buttando per terra gli oggetti che aveva tra le mani.

"Richiamerò e farò aggiustare il danno. Sta procedendo tutto bene." Sussurrò il riccio sorridendo e prendendo tra le mani quelle di Sophia.

"È normale avere qualche piccolo intoppo." Continuò Harry accarezzandole il dorso della mano destra e facendo una smorfia buffa.

"Hai la pelle ruvida. Sicura di aver messo qualche crema idratante prima di addormentarti?" Sorrise il ragazzo, prendendola palesemente in giro.

"Stai scherzando?" Strabuzzò gli occhi l'altra, voltandosi verso il grande specchio che faceva da padrona in quella stanza.

"Certo che sto scherzando, Soph." Alzò gli occhi al cielo Harry, sbuffando e passandosi una mano tra i capelli corti.

Harry trovava tutta quella situazione davvero divertente. Forse perché Sophia andava in panico per qualsiasi minima cosa che non andava come doveva e supplicava il riccio per riparare agli errori altrui.

"Odio tutti." Sussurrò la ragazza, sospirando e sedendosi sul divano rosso, al centro della camera.

"Tranne me." Rispose Harry sorridendo e dirigendosi verso un piccolo tavolino posizionato alla destra dell'entrata.

Prese uno dei bicchieri che erano posati sopra al piano e lo riempì con dell'acqua fresca proveniente dalla bottiglia in vetro vicino ai bicchieri.

"Tieni. Dovrebbe aiutarti." Disse Harry avvicinandosi alla mora e porgendole il contenitore dell'acqua.

"Se non è Scotch non mi interessa." Commentò lei mettendosi la testa tra le mani e appoggiando i gomiti alle ginocchia.

"Così sbavi tutto il trucco." Disse Harry sedendosi di fianco a lei e bevendo un sorso di acqua.

"Non mi interessa. Sai cosa faccio? Me ne vado e scappo via." Alzò la testa improvvisamente e sorridendo guardò il riccio con un'aria stralunata.

"L'hai giá fatto una volta e non mi sembra sia servito a molto." Alzò le sopracciglia Harry, sorridendole.

"Cazzo." Piagnucolò Sophia, facendo una smorfia che fece ridere il minore.

"Tre anni e fai ancora la stessa smorfia." Disse Harry scuotendo la testa e posando il bicchiere quasi vuoto sul tavolino di fronte a loro.

"Tre anni e tu continui a non essermi di aiuto. Che cavolo, dovresti essere il mio migliore amico." Rispose Sophia sbuffando e incrociando le braccia.

"Liam sarà nella tua stessa situazione, Soph."
E il riccio non si sbagliava poi più di tanto.

"Il testimone dovrebbe aiutare lo sposo e non flirtare con qualsiasi ragazza presente che possa vagamente assomigliare alla sua ex ragazza." Sbuffò Liam, abbottonandosi la giacca nera e volgendo uno sguardo al biondo seduto sul letto di quella stanza.

Bleecker Street. || Larry Stylinson [ IN REVISIONE ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora