Come un palazzo.

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Leggete le note infondo.
Thanks xx



Ci avevano impiegato ore a raccogliere tutti i frammenti del vetro, dentro e fuori.

Cinque minuti per raccogliere tutti i documenti e venti per rimetterli tutti in ordine; dai più vecchi a quelli più recenti.

Qualche secondo ad ordinare l'enorme vetrata e un bel po' di giorni per ripitturare le pareti.

Sei giorni impiegati a rimettere in piedi l'attività ed a riaprirla, non curanti dell'ultimatum di Zayn.

E adesso, che tutti si trovavano nel negozio di tatuaggi con la nuova bellissima vetrata decorata, con i cuscini rivestiti da una morbida stoffa e con un nuovo colore di pareti, nessuno sembrava pensare all'accaduto di qualche giorno fa.

Nessuno, tranne Louis.

Louis che aveva ricominciato ad andare all'Eighty, a tornare a casa ubriaco senza poi ricordare niente.

Era tornato il Louis adolescente, il Louis apatico e menefreghista.

Louis che in quel momento si stava guardando intorno con occhi stanchi.

Bevve un sorso del suo caffè abituale mentre gli occhi, che da giorni erano un po' più scuri del solito, si spostavano su tutte le figure all'interno della stanza.

In quei pochi giorni avevano dato tutti una mano.

Sophia aveva raccolto i vetri e aggiustato i fogli insieme al suo amante, Liam.

Harry aveva rivestito i cuscini e ordinato il vetro su internet.
Anche Niall aveva contribuito, tra il suo caratteraccio e le sue battute squallide, a dare una mano.

Ora, sul bancone padroneggiava un grande vaso pieno di fiori colorati portato da Sophia, la quale se ne stava seduta sul grande divano affianco al suo ragazzo.

"Abbiamo fatto proprio un ottimo lavoro." Sorrise la mora guardandosi attorno, mentre Liam le poggiava un braccio attorno le spalle.

Era irrequieto quel giorno. Non dormiva da quattro notti e sapeva esattamente il perché.

Sapeva che il non poter lavorare più al negozio lo rendeva mesto. Neanche il disegnare lo aiutava a distrarsi o a farlo addormentare.

Verso le tre si alzava dal letto e prendeva la sua matita abbastanza consumata e il suo block notes, facendo attenzione a non svegliare Niall che diventava abbastanza insopportabile quando veniva svegliato, per poi andare in cucina e sedersi.

Ammirava il quadernino per minuti interi prima di aprirlo e sfogliare le pagine.

Le più recenti riguardavano Sophia, e sorrideva mentre passava l'indice o il pollice contornando la figura della ragazza.

Ma non riusciva più a disegnare niente. Non c'era più niente oltre a Sophia che gli facesse venire voglia di iniziare a scarabocchiare su quelle pagine quasi ingiallite.

Ma non riusciva a tratteggiare neanche la sua ragazza da cinque giorni, l'unica cosa che lo aveva fatto continuare a disegnare.

Quando poi venivano le quattro, Louis rientrava in casa sbattendo la porta.

Liam, seduto sulla sedia intorno al tavola della cucina e Louis in piedi davanti alla porta, ubriaco.

Si guardavano e il tatuatore odiava quello sguardo. Era quello che l'artista usava quando era preoccupato per qualcosa e cavolo, Louis odiava con tutto il cuore farlo preoccupare.

Ma non diceva niente, grugniva e se ne andava in camera dove prendeva la sua aspirina. Sempre appoggiata sul comodino nella sua stanza, perché Liam si preoccupava.

Bleecker Street. || Larry Stylinson [ IN REVISIONE ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora