Carezze sulle Ferite II

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-Perché non l avete ancora preso?!-
Margo si trovava in cucina,sbraitava stringendo i pugni.
Tra le mie braccia il piccolo Leo riposava.
Erano passati altri tre mesi.
Assurdo come il tempo potesse passare così velocemente.
Assurdo come,tutto sia mutato così.
-non possiamo restare qui ancora per molto,trovatelo!- disse mia moglie e poi spense il cellulare.
Le andai vicino e le misi una mano sulla spalla.
-non lo hanno ancora preso?-
-no,Josh sembra introvabile- mi rispose Margo sospirando.
-i miei genitori oggi verranno a casa nostra,per discutere sul nostro ritorno a casa. Sono "stanchi" di ospitarci- sospiro mia moglie passandosi una mano fra i capelli,oramai più castani che blu.
Tremai.
Vogliono sbatterci fuori.
Guardai il nostro bambino.
Non possiamo mettere in pericolo la nostra famiglia.
-dobbiamo parlare con i tuoi genitori- dissi a mia moglie.
-non possono liberarsi di noi,non possono lasciare che la nostra famiglia sia in pericolo-
-me ne occuperò io amore- rispose mia moglie.
Oramai l ansia era a mille,la paura stava regnando sempre di più nei nostri cuori.
Mi avvicinai a mia moglie e le diedi un dolce e casto bacio.
Margo mi sorrise.
Quanto è bella.
-vado da Eleonora,non si sentiva troppo bene- dissi io sorridendo.
Eleonora era anche lei agli sgoccioli della gravidanza,eravamo molto preoccupate.
Con Josh ancora a piede libero,Eleonora in procinto di partorire,un bambino appena nato... Beh si può dire che non fosse uno dei periodi più spensierati della nostra vita.
Quando varcai la stanza,Eleonora stava riposando.
Una mano sul pancione,un sorriso in volto.
In quei giorni mi era sembrata estremamente strana,triste e felice allo stesso tempo.
Leo cominciò a piangere e Eleonora aprii gli occhi.
-scusaci se ti abbiamo svegliata- dissi cullando mio figlio fra le braccia.
-no,figurati,mi ero appisolata- disse sedendosi e sistemandosi i capelli.
-quindi oggi conosceremo i genitori di Margo?- chiese lei sorridendo.
-a quanto pare si- mormorai alquanto preoccupata.