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Aprii gli occhi.
Avevo pianto quella notte,avevo le guance inumidite.
Mi voltai,accanto a me Margo dormiva beatamente.
Sorrisi.
-Mamma!-
Mi voltai e vidi Leo salire sul letto,seguito a ruota da Annie.
Erano passati sei anni.
Sei anni da quando Josh fu catturato.
Sei anni in cui le nostre vite erano definitamente cambiate.
-piccoli- dissi io abbracciando i miei figli.
-Mamma,perché Mammy dorme ancora?- chiese Annie indicando Margo.
Io sorrisi.
-Mammy è una pigrona- dissi scuotendo mia moglie.
-dai bambini svegliatela- dissi ridendo.
Annie e Leo si gettarono su Margo e alla fine si svegliò.
-hey calma,sono sveglia- disse leggermente infastidita.
-buongiorno amore- dissi dandole un bacio.
I nostri bambini si coprirono gli occhietti.
Margo sorrise e li abbracciò.
-su,a fare colazione- proposi scendendo dal letto.
Tutti e tre in fila,mi seguirono in cucina.
-oggi verranno i nonni?- chiese Leo a Margo.
Leo era un bambino dolcissimo,i capelli biondo cenere e gli occhi azzurri,una spruzzata di lentiggini gli coprivano il nasino.
-ovvio,come ogni domenica- disse Margo.
I miei suoceri ci avevano accettate e avevano anche molto legato con i loro nipoti.
-Mamma,voglio la Nutella- piagnucolò Annie.
I capelli neri corti,gli occhioni castani la carnagione scura. Annie era una bambina docile e calma.
-un secondo vado a prenderla in dispensa- dissi alzandomi da tavola.
Josh,dopo essere stato catturato sei anni fa,si uccise nella sua cella.
Lo trovarono impiccato.
Fu un duro colpo,che a me e mia moglie ci si presentò come un pensiero in meno a cui badare.
Oramai non eravamo più ragazzine,ma donne.
Madri.
-ecco a te- dissi baciando la guancia di Annie.
Ad un tratto sentimmo il campanello suonare.
-vai un secondo amore- dissi a Margo.
-ti prego amore,ti amo- disse facendo gli occhi da cane bastonato.
-Leo vuole che vada tu ad aprire,vero amore di mamma?-
-si- disse Leo ridendo.
Guardai mia moglie di traverso.
-la solita pigrona- sbuffai.
-ti amo- disse ridendo.
-anche io- risposi rassegnata.
Mi avviai verso la porta,era il postino.
Ci aveva consegnato un pacco e una lettera.
Salutai e rientrai in casa.
Poggiai il pacco a terra e aprii la lettera.

Cara Alice,
Come stai? È un po' di tempo che non mi faccio sentire.. Perdonami,ma non sto facendo altro che mantenere la promessa.
"Non interferire".
Ma non ho resistito,dovevo scriverti.
Mi sono innamorata,mi sono innamorata sul serio!
Sono corrisposta..bhe almeno credo..
In questo momento mi trovo in Francia,condivido la mia casa con lei.
Con la donna che amo.
Spero di essere corrisposta.
Mi dispiace se ti sto annoiando,ma ricordi no?
Ci siamo sempre supportate a vicenda da bambine e dovevo parlarti.
Ho preso qualche regalino a Leo e Annie.
Spero che tutto proceda bene.
           Con affetto.
                                            Eleonora

Misi una mano avanti alla bocca piacevolmente sorpresa.
Erano anni che non sentivo Eleonora,precisamente dopo la nascita di Annie.
Eleonora fu portata in ospedale,ma appena si riprese se ne andò senza salutare.
Scomparve così come aveva fatto quando eravamo piccole.
-Bambini venite qui- urlai.
I bambini corsero e io aprii il pacco.
Al suo interno vi era un enorme pupazzo bianco,e una macchinina telecomandata.
-chi li manda?- chiese Margo stringendomi per i fianchi.
-Eleonora- risposi sorridendole.
Mia moglie annuii e mi baciò dolcemente.
Ora ogni cosa era a suo posto.

Carezze sulle Ferite IIWhere stories live. Discover now