|1|•Vecchie conoscenze e nuovi arrivi.

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Vecchie conoscenze e nuovi arrivi

Draco's pov.

Dopo essere salito sul mio vagone Hogwarts Express, sistemai le mie valige sullo scomparto in alto tentando di non far cadere nulla.

Un altro noiosissimo anno a scuola. Chi riuscirebbe più a sopportarlo?
Durante l'estate ero stato spesso da Borgin & Burke insieme ai miei genitori e al gruppo di Mangiamorte. Quella stessa estate ero stato scelto dal Signore Oscuro per una missione di importanza essenziale. Per questo Hogwarts non era più un posto per me...non valevo un orecchio di troll in quella scuola. Invece quando lui mi guardava, era come se vedesse in me quello che gli altri non vedevano e mi infondeva quella sicurezza che nessuno mi aveva mai dato...

Ad un tratto, una nube nera si impossessò della cabina e non riuscii a vedere più niente, tutto ciò che arrivò alle mie orecchie erano le urla dei miei compagni di viaggio.

«Cos'è stato? Blaise?», chiesi per essere sicuro che non fosse uno dei suoi scherzi.

«Non lo so», rispose lasciando l'ultima parola a Pansy Parkinson, seduta affianco a lui.

«Calma ragazzi, saranno quelli del primo anno che fanno casino. Avanti Draco siediti, tra poco saremo a Hogwarts»

Mi sedetti di fronte a loro due e sbuffai nervosamente, quasi creando una risata sprezzante.

«Hogwarts...una patetica imitazione di scuola. Credo che mi getterei dalla torre di Astronomia se pensassi di continuare per altri due anni»

«Come sarebbe a dire?», mi chiese lei.

«Non credo che mi vedrete sprecare il mio tempo a incantesimi l'anno prossimo», dissi facendo ridacchiare Blaise, «Ti diverti Blaise? Vedremo chi riderà alla fine»

Una volta all'arrivo, raccogliemmo i bagagli e mentre loro si alzarono, io rimasi seduto a riflettere.

«Voi due andate. Voglio controllare una cosa»

Appena li vidi sparire, chiusi la porta e abbassai le tende per essere sicuro che nessuno potesse vedermi. E finalmente...era arrivato il momento di smascherare quell'impiccione.

«Mammina non ti ha detto che non è educato origliare, Potter? Pietrificus Totalus!», lanciai l'incantesimo per immobilizzarlo a terra, facendolo così esporre e rendendolo visibile. «Ah già, è morta prima che potesse pulirti il moccio dal naso», dissi amaramente prendendomi la mia vendetta tirandogli un violento calcio sul naso, «Questo è per mio padre. Felice ritorno a Londra», chiusi la porta uscendo e lasciandolo immobilizzato nel vagone. Tornerà nella sua casetta di sporchi babbani e finalmente avrei passato un anno senza il Sopravvissuto-Prescelto-eroe Potter tra i piedi.

Davanti al castello era pieno di Auror, erano stati chiamati per garantire la sicurezza agli studenti. A quanto pare avevano affidato a Gazza il compito di ispezionarci, per essere sicuri di non portare sorprese all'interno della scuola.

«Perché questa canna?», mi chiese gracchiando.

«Non è una canna cretino! È un bastone da paseggio!», dissi strappandoglielo di mano.

«E per l'esattezza a che ti serve un bastone da paseggio? È insensato come arma di difesa», ribatté lui.

Improvvisamente apparve dal nulla il professor Piton rivolgendosi a lui con tono minaccioso.

«È tutto a posto signor Gazza, garantisco io per il signor Malfoy», disse scomparendo un'altra volta. Guardai verso il cancello e vidi Lunatica Lovegood insieme ad Harry Potter. Che seccatura...

I Doni Della Morte |Draco Malfoy|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora