|3|•Il duello

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Il duello

Ero seduta di fronte all'immensa scrivania di Silente e stavo aspettando che mi desse spiegazioni sul mio richiamo. Nel frattempo mi guardai intorno notando alcuni oggetti volteggianti nell'aria e una bellissima fenice appisolata dalle piume rosse.

«Dunque signorina Weasley», apparve di fianco a me facendomi sobbalzare, «L'ho convocata per discutere con lei dei suoi orari scolastici, dovranno variare da quelli dei suoi compagni incontrati quest'oggi. A causa degli anni perduti, dovremo trovare dei piccoli compromessi per conferire in lei il massimo delle conoscenze riguardo alle arti magiche», si guardò intorno e aprì uno dei suoi cassetti, ne estrasse una pergamena e la aprì davanti a me per farmi leggere il suo contenuto, «Dovrà essere in grado di muoversi agilmente da un'aula all'altra per seguire le lezioni. Assisterà ad esse insieme a classi diverse, il programma è qui dettagliato. E per quanto riguarda quest'oggi, ci sarà il prefetto Ronald Weasley ad accompagnarla nei dormitori di Grifondoro, che a quanto mi par di capire, non vede l'ora di vederti», mi sorrise.

«Grazie mille professor Silente, vedrà che non resterà deluso»

«Ne sono sicuro Skyler. Adesso va, buona permanenza a Hogwarts e buonanotte»

«Buonanotte signore»

Uscii correndo verso Ron e lo abbracciai ancora. Mentre mi accompagnava, mi spiegò come funzionavano le cose le regole della scuola ovviamente. Avrei sicuramente molto faticoso stare dietro ad alcune delle regole soprattutto per le uscite di notte, ma pian piano mi sarei abituata, così sperai. Entrai nella stanza, feci tutto cautamente per non svegliare le mie compagne di stanza e mi stesi sul letto per provare a dormire.

Il giorno seguente.

«È un tipo strambo, non ti pare? Mi fa un po' paura», si strinse nelle spalle Marley.

«A chi ti rifersci?», chiesi perplessa. Mi fu davvero difficile restare concentrata in una conversazione dopo la lezione di Storia Della Magia del professor Rüf.

«A Piton, chi altro potrebbe essere così spaventoso?», ne parlava da questa mattina quasi come fosse un demone.

«A me piace. Certo, è un po' tetro, lo ammetto, ma mi sembra affidabile»

«Affidabile? Devi essere pazza», scosse la testa con disapprovazione, «Oh no...ti prego andiamocene!», afferrò la manica della mia uniforme.

«Perché? Cos'hai visto?»

«Malfoy e i suoi cagnolini vengono da questa parte. Ti prego non voglio proprio vederlo»

«Secondo me esageri! E comunque ho sentito che è stato trasformato in un furetto e mandato in infermeria un bel paio di volte negli anni precedenti. Dovrebbe spaventarti?», ridacchiai osservandolo passarmi affianco. Ero sicura che questo ragazzo avesse qualcosa da nascondere, i suoi occhi parlavano chiaro. Avevo una brutta sensazione, come se qualsiasi segreto nascondesse, non mi sarebbe piaciuto affatto.

Draco's pov.

«Non mi piace il modo in cui mi guarda quella mezzosangue», pensai ad alta voce di fronte a Tiger e Goyle.

«Pensi che sia saccente come la Granger?», grugnì Goyle.

«Tutti i mezzosangue lo sono. Vogliono sembrare alla nostra altezza ma ottengono ben scarsi risultati», sbuffai infastidito. Con gli anni passati a litigare con quella Granger il pensiero mi tormentava. Certo, trovavo molto soddisfacente offenderla e farla sentire ridicola, ma ogni volta si vendicava nei modi peggiori e finivo sempre in infermeria.

I Doni Della Morte |Draco Malfoy|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora