|12|•La festa di Natale

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La festa di Natale

«Non avevo bisogno di te! Me la sarei cavata da solo!», sbuffai infastidito e lei si avvicinò, appoggiando i gomiti alla ringhiera.

«Oppure saresti finito di nuovo in infermeria. A quanto pare la frequenti più delle lezioni»

«Nessuno ha chiesto un tuo parere! E adesso perché non te ne vai?! C'ero io qui!», le indicai la porta.

«È fastidioso vero? Pensa un po', è la stessa cosa che tu hai fatto con me!», alzò prepotentemente la voce.

«Non pretendere di essere migliore di me, Weasley! Perché non lo sei!»

«Non ci tengo ad esserlo, credimi!»

Dopo quello scambio di urli, calò il silenzio. C'era un venticello freddo quella sera, la luna era luminosa nel cielo, così come le stelle.
Iniziai a sentire un leggero imbarazzo, non mi piaceva stare qui con lei. Non ero in grado di avere un rapporto diretto con una persona. Perché mi era così difficile?

«Come mai sei venuto fin quassù?», mi chiese titubante. 

Sembrava che anche lei fosse un po' a disagio.

«Per lo stesso motivo che presumo abbia portato qui anche te. Per pensare. A che cosa? Io non ne ho idea, lo faccio e basta. E tu?»

«Per me é lo stesso. Forse...non è necessario averne un motivo. Che ne dici? Restiamo qui entrambi. Senza discutere. Anche in silenzio se vuoi»

«Va bene. Restiamo in silenzio allora», riporti lo sguardo sul panorama di fronte a noi.

Era davvero brava a comprendere le persone. A volte...anche quando la vedevo nei corridoi di sfuggita, era come se lei potesse capire quello che sentivo attraverso un solo sguardo. Era una sensazione così sconosciuta...

Il giorno seguente.

Mentre attraversavo il corridoio per raggiungere l'aula di Difesa Contro Le Arti Oscure, venni distratto dalla comparsa di Skyler a braccetto con una Grifondoro. Stava sorridendo. Non avevo mai visto niente di più dolce in vita mia...non sapevo cosa mi stesse prendendo, ma mi sentivo diverso.

I miei pensieri senza logica vennero interrotti dalla figura di Piton che mi trascinò lontano dall'aula.

«Ma che fa?! Abbiamo una lezione!»

«É sospesa. Ho chiesto alla professoressa McGranitt di sostituirmi. Dobbiamo andare dai tuoi genitori», disse continuando a trascinarmi fino all'esterno del castello. E davanti a noi c'era lei...

«Ciao Dracuccio. Non vedo l'ora di firmare il contratto», sorrise ampiamente.

«Greengrass...», sospirai arrendendomi al mio destino.

Skyler's pov.

Marley mi spinse sotto alle arcate del corridoio esterno più emozionata di me.

«Muoviti! Dai, andiamo!», rise dandomi un ultimo spintone.

«Okay, ora siamo arrivate. Mi daresti delle spiegazioni?!», domandai frustrata.

«Adesso vedrai! Appena arriverà mi ringrazierai!», rise di nuovo.

«Ma che...», mi interruppi quando vidi un ragazzo avvicinarsi a noi con un sorriso smagliante.

Era il ragazzo più bello che avessi mai visto...aveva gli occhi grigi, capelli neri con un ciuffo spettinato e un brillantino all'orecchio sinistro. Wow.

«Marley, eccomi. È lei che mi volevi presentare?», chiese sorridendo.

«Sì, proprio lei! Vi faccio le presentazioni! Dunque, Skyler, lui è Thomas Fletcher. Thomas, lei è Skyler Weasley»

I Doni Della Morte |Draco Malfoy|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora