Lauren era aggrovigliata tra le lenzuola quando Camila sgattaiolò fuori dal suo letto, trattenendo il respiro mentre silenziosamente raccoglieva i suoi vestiti sparsi per la camera.
Si infilò la gonna e abbottonò la camicetta, guardandosi allo specchio per controllare il suo aspetto.
I suoi capelli erano un disastro e le sue labbra erano ancora gonfie dei baci di Lauren.
Diede un'occhiata al letto dove la ragazza dormiva, la faccia affondata nel cuscino e il corpo nudo parzialmente coperto dalle lenzuola argentate.
Camila scacciò la tentazione di rinfilarsi nel letto caldo accanto a lei e pensò invece a darsi una sistemata per cercare di assomigliare un po' di meno ad una che si era appena svegliata dopo aver passato una notte molto movimentata.
Quando si rese conto che sarebbe stata un'impresa impossibile, raccolse le scarpe e uscì dalla stanza senza fare rumore. Per fortuna si era svegliata abbastanza presto per non incontrare nessuno nella Sala Comune.
Le enormi decorazioni verdi e argentate del sotterraneo la mettevano in soggezione, tanto che sentiva i suoi vestiti rossi e dorati diventare più pesanti su di lei.
Era nella casa del nemico e, in normali circostanze, la sua curiosità l'avrebbe spinta a frugare in giro, ma questa volta la sua fretta di andarsene per non essere vista ebbe la meglio.
Attraversò la Sala Comune; lo scoppiettio del fuoco e i suoi piedi nudi che pestavano il freddo pavimento erano gli unici rumori nella stanza.
Era quasi arrivata all'uscita quando qualcuno si schiarì la voce con un colpo di tosse che la fece gelare sul posto.
Camila strinse spaventata le scarpe che aveva tra le mani, sforzandosi di voltarsi lentamente.
Normani Kordei sedeva su una poltrona accanto al fuoco; indossava la tenuta da Quidditch e mostrava un ghigno simile in modo impressionante a quello di Lauren.
–Dimentichi qualcosa?- le chiese, con espressione divertita.
La bocca di Camila si aprì e si richiuse per lo stupore
–Io... um... io non...- .
Normani sollevò il braccio, lasciando penzolare la cravatta dei Grifondoro di Camila.
Una sfumatura di rosso intenso passò dal collo alle guance della più piccola; il suo sguardo cadde sulla cravatta stroppicciata, mentre si arrampicava sulla poltrona per rubarla dalle mani della Serpeverde.
-Grazie- mormorò imbarazzata, arrossendo ancora di più al ricordo di Lauren che gliela slacciava dal collo durante il loro appassionante tragitto verso i dormitori.
I suoi occhi corsero velocemente per tutta la stanza, come per assicurarsi di non aver lasciato altre tracce compromettenti della sua presenza in quel luogo e infine aggiunse:
-... Giuro che non è come sembra- e abbassò lo sguardo verso il pavimento.
-Quindi quel succhiotto non te l'ha fatto la mia migliore amica?- la Grifondoro si coprì il collo con la mano e Normani sorrise.
-Non preoccuparti- disse -sarà il nostro piccolo segreto...-.
Camila non era sicura di potersi fidare della parola della Serpeverde.
-Ti conviene andare, ora- continuò quest'ultima, il sorriso tipico di una che la sa lunga -Tra circa quindici minuti questo posto si riempirà di giocatori di Quidditch. Lauren dovrebbe essere una di loro ma basandomi sul tuo aspetto attuale... credo resterà fuori dai giochi per un po'-.
Camila non aspettò altro: scattò fuori dalla Sala Comune dei Serpeverde e tornò di corsa alla Torre dei Grifondoro***
Grazie a Dio, Dinah non sospettò niente quel giorno, troppo impegnata a prepararsi per la partita di Quidditch contro i Serpeverde per accorgersi che l'amica era più strana del solito. Era sabato e sfortunatamente non aveva nessuna lezione che l'avrebbe tenuta lontana dai suoi pensieri.
In Sala Grande un sacco di anticipazioni sulla partita giravano tra i tavoli durante la colazione e questo la aiutò a passare inosservata per un po'.
I suoi occhi si allungavano ogni tanto verso il tavolo dei Serpeverde, ma tra i giocatori di Quidditch che gridavano insulti ai Grifondoro dall'altro lato della stanza, non scorse mai il viso familiare di Lauren.Non riuscì a vederla finché non entrò in campo con altri centomila occhi puntati su di lei allo stesso modo increduli.
La partita iniziò e si notò subito che Dinah era più concentrata a fare fuori Lauren che a far vincere la sua squadra.
Lauren venne quasi disarcionata dalla sua scopa quattro volte prima che la sua pazienza raggiungesse il limite; rubò una mazza da battitore dalle mani di un compagno di squadra e indirizzò un bolide verso l'avversaria.
Quest'ultima venne colpita alla spalla e scivolò dalla scopa mentre i Grifondoro protestavano per la mossa scorretta.
Dall'altro lato del campo, la Serpeverde festeggiava con l'approvazione dei suoi compagni; la stessa luce di rabbiosa determinazione che aveva quel giorno al duello, era ora presente nei suoi occhi verde smeraldo. Camila non si unì ai cori di "buu" per i Serpeverde perché, beh, era stata Dinah a iniziare; solo pochi minuti prima aveva spinto Lauren verso la tribuna dei Tassorosso in maniera molto poco sportiva.
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Slytherins do it better
FanfictionLauren è una Serpeverde, Camila è una Grifondoro. La migliore amica di Camila, Dinah, odia Lauren. Cosa potrebbe succedere se Camila e Lauren cominciassero a piacersi? L'idea originale è di @pizzavolk, io l'ho tradotta e inventato il finale :). #3...