Capitolo 14

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Camila era rimasta con Lauren per tutta la notte, ma se n'era andata subito il mattino seguente per aiutare i suoi amici ad organizzare quell'evento di cui avevano tanto discusso ad Hogsmeade. Lauren non era riuscita a nascondere quella nota di delusione che l'aveva assalita non appena aveva aperto gli occhi e si era ritrovata completamente sola in quel groviglio di lenzuola fredde come la solitudine.

Sinceramente, aveva sperato di passare l'intera giornata con lei, considerato anche ciò che era successo il giorno prima, ma non se l'era presa più di tanto, in fondo avevano già un appuntamento in programma per quella sera.

Ma ora, che si trovava su alla Torre di Astronomia da circa venti minuti e Camila non si era ancora fatta viva, desiderò essersela presa di più, giusto per non doversi sentire così stupida e ingenua adesso.

La sconcertava il fatto che la ragazza carina e gentile della notte precedente, fosse in qualche modo la stessa che mancava di presentarsi al loro appuntamento. Lauren voleva credere ci fosse una buona ragione dietro tutto questo, ma l'idea che Camila l'avesse scaricata di nuovo, continuava ad attraversarle la mente.

In ogni caso, aspettò pazientemente per altri quaranta minuti, dopodiché afferrò sconfitta la coperta e il cestino da picnic che aveva preparato accuratamente per la loro uscita e si avviò verso i sotterranei.

Purtroppo la fortuna non sembrava proprio essere dalla sua parte quel giorno, perché non appena mise piede fuori dalla torre, si ritrovò davanti Pix, il Poltergeist.

"Awww, la nostra Lauren ha il cuore spezzato!" schiamazzò il piccolo diavoletto seguendola per il corridoio "Un grazioso cestino da picnic e nessuno con cui condividerlo..."

"Vattene, Pix" lo liquidò la Serpeverde, schivandolo con un balzo.

"Il tuo animaletto è corso via?" continuo il Poltergeist irremovibile. "Viscidi Serpeverde e sporchi Grifondoro creano coppie disgustose" sospirò "Tu dovresti saperlo meglio di me!"

Con la mano libera, Lauren afferrò la bacchetta dalla tasca dei pantaloni e senza pensarci un secondo scaraventò Pix dritto sul muro.

Il folletto si lasciò sfuggire un gridolino di sorpresa, ma non appena si fu rimesso in piedi, raggiunse di corsa la ragazza. "Hai niente di buono in quel cestino per il povero Pix?"

"No"

"Andiamo, Jauregui. Dopotutto la dolce, piccola Camz non ha assaggiato nulla" ghignò "È così che la chiami, non è vero? Ti ho sentita. L'innamorata Lauren e la sua piccola Camz. Dov'è lei comunque?"

Lauren lo ignorò, strattonando via dalle sue mani il cestino da picnic.

"Mi domando" le sussurrò lui "se non ti stia scaricando del tutto, questa volta..."

"Prenditi questo fottuto cestino e lasciami in pace, cazzo!" sbottò la Serpeverde, abbandonando il bottino e percorrendo a gran passi il corridoio.

Pix continuò ad insultarla finché non ebbe svoltato l'angolo; poi afferrò il cestino e se ne tornò da dov'era venuto.

***

Quando Lauren raggiunse i dormitori dei Serpeverde e fece il suo ingresso in Sala Comune, era così fuori di sè che non notò nemmeno Normani e Zayn seduti accanto al fuoco, intenti a giocare ad un'avvicente partita a scacchi.

"Hey" la chiamò Normani non appena la vide entrare come una furia, e fece gesto a Zayn di fermarsi. "Credevo che tu e Mila aveste un appuntamento stasera"

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