Amami

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Apro gli occhi e subito li richiuso a causa di una fitta di dolore.
Il corpo mi fa veramente male, troppo male, le ossa è come se fossero delle briciole, i muscoli sono doloranti per lo sforzo e la pelle è bollente, quasi infuocata.
Mi guardo attorno e noto di essere in una stanza bianca, niente che me ne ricordi una della casa del villaggio. Non so proprio dove possa trovarmi.
Poi qualcosa mi fa solletico al collo.
Ok...... È un fiato....
Luke sta letteralmente dormendo nell'incavo del mio collo e sorrido senza pensarci, mi viene spontaneo e naturale quando è al mio fianco.

Ho paura di svegliarlo ma inclino la testa per guardarlo meglio.
È bellissimo... Sembra un bambino.
Apre un occhio e mi guarda.
Penso di essere diventata rossa.
Richiude le palpebre.
<<Ora ho pure le allucinazioni..>> dice sbuffando.
<< E perché scusa?>>
Spalanca gli occhi e mi guarda incredulo.
Mi abbraccia come se non volesse lasciarmi più.
<< Mi stai...soff..ocando..>>
<< Scusa>>
Poi esce di corsa dalla stanza.

Deve essere matto...

Mi alzo lentamente. Esco, anche se con difficoltà, dalla stanza.
Percorrono qualche corridoio finché non riesco a trovare l'uscita.
La luce mi acceca ma dopo un po' mi abituo.
Tantissime persone girovagano per la radura.
Poi lo noto.
Un tatuaggio sul mio braccio.
Non so come possa essersi creato ma mi piace. Mi rappresenta.
Appena metto un piede fuori dalla struttura vengo letteralmente scaraventata a terra.
Rotolo per qualche metro.
La figura che mi sta sopra inizia a leccarmi la faccia.
<< Anche io sono felice di vederti Hoxha>>
Appena smette le accarezzo la testa.
Non eravamo mai state amorevoli e gentili ma ora come io ero cambiata, lo era pure lei.
Vidi Luke corrermi incontro.
<< Perché sei uscita dalla stanza? Non devi affaticarti! Ora ti riporto dentro!>>
Lo guardai stupita.
Stava esagerando.
Appena capì cosa aveva detto si scusò ed io mi misi a ridere.
Ma lo assecondai.
Prese la scusa della mia stanchezza come un'opportunità per portarmi lui stesso dentro l'ospedale.
Mi prese a sacco di patate.
Ed io diventai rossa per quello.
<< Appena mi riprendo facciamo i conti!>>
Si mise a ridere e formò un ghigno sul suo bellissimo viso.
Vidi che Hoxha se la rideva sotto i baffi.
Quella brutta tigre....
<< Farò i conti anche con te!>>
Mi guardò e si lasciò cadere a terra mentre rideva.
Lo so che i puma non possono ridere come le persone, però lei rideva, letteralmente.
Luke mi posò sul letto e mi diede dei vestiti.
Un top bianco e dei leggins mimetici.
Lo stile perfetto per me!
Lo squadrai.
<< Non esco mi spiace..>>
...
Che faccio? Non posso cambiarmi davanti a lui.
Mi infilo nel letto e riesco a mettermi i pantaloni visto che indossavo una veste.
Mancava il top.
Ora sono letteralmente nella merda.
Ad ogni passo mi segue con lo sguardo.
Gli do le spalle e mi tolgo la veste.
Almeno ho il reggiseno.
Divento rossa come un pomodoro e mi infilo velocemente il top.
Mi volto e lo vedo ridere.
<< Che c'è?>>
<< Potevi usare il bagno..>> e mi indica una porta bianca.
Spalancò gli occhi e mi picchio la fronte con la mano.
Si avvicina a me.
Ora i nostri visi sono vicini.
Troppo vicini.
Segui il tuo cuore.
Una voce mi da quel consiglio. Fratellone...
Stavolta sono io a colmare la distanza.
Lo bacio perché lo amo.
Lo bacio perché non voglio che se ne vada.
Appena ci stacchiamo parla.
<< Compagna mia. Devi conoscere delle persone.>>
Compagna....
Sono la Luna del branco.
Ma non sono un licantropo....
Per ora lo seguo.
Le domande gliele porrò dopo.

L'Eterna Cacciatrice [IN REVISIONE] #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora